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7
Venerdì
27
febbraio
2015
Informazioni possono essere chieste al settore sicu-
rezza di Confartigianato Vicenza (tel. 0444 168486 /
168430 / 168420).
Maggiori informazioni si possono trovare su
maimpresa.it
.
SISTEMI E CATEGORIE
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Disciplina dei titoli e deimarchi di
identificazione deimetalli preziosi.
DPR 195/2014 recante ulteriori modifiche a DPR
150/2002.
È statopubblicato suG.U.del9gennaio2015, seriege-
nerale n. 6, il Decreto del Presidente della Repubblica
del 26 novembre 2014 , n. 195 “Regolamento recante
ulteriori modifiche al decreto del Presidente della Re-
pubblica 30maggio 2002, n. 150, concernente norme
per l’applicazione del decreto legislativo 22 maggio
1999, n. 251, sulla disciplina dei titoli e dei marchi di
identificazione deimetalli preziosi”.
Il regolamento, compostodi ununico articolo invigore
dal 24 gennaio 2015, è stato emanato in virtù del co-
stanteprogresso tecnico inmateria che rendenecessa-
ri aggiornamenti emodifiche ad una disciplina di base
ormai datata.
Si evidenziano le seguenti due previsioni del dettato
normativo di particolare interesse per le aziende arti-
giane nostre associate.
La sostituzione del comma 4 dell’art. 14 del DPR
1.
150/2002 con il seguente (punto e): «
L’obbligo di
munirsi del marchio di identificazione non sussiste
per chiunqueesegue, esclusivamenteper contodi ter-
zi titolari del marchio stesso, lavorazioni parziali e
per chiunque esegue, su oggetti usati, riparazioni per
conto di privati committenti
»;
La sostituzione del comma 1 dell’art. 36 del DPR
2.
150/2002 con il seguente (punto l): «
Sugli oggetti
costituiti dimetalli comuni recanti rivestimenti di oro,
di argento, di platinoodi palladiopuò essere impres-
so il termine, rispettivamente, “dorato”, “argentato”,
“platinato” o “palladiato” a condizione che la massa
del metallo prezioso fino sia non inferiore ad 0,01g
su ciascun cm2di superficie dell’oggetto stesso e che
talemassa di metallo prezioso sia rilevata con i me-
todi di analisi di cui all’articolo11mediante prelievo
di un campione avente spessoreminimo di 1mm ov-
vero pari allo spessore dell’oggetto, se inferiore […]
».
Relativamente al primo punto, quindi, le imprese terzi-
ste vengono esentate dall’obbligo di munirsi del mar-
chiodi identificazione seeseguono lavorazioni parziali,
così come ne vengono esentati gli artigiani riparatori
per contodi privati.
Relativamenteal secondopuntoviene risolto il proble-
ma dell’indicazione dei rivestimenti con tecnica PVD
(Physical Vapour Deposition), per il quale il legislatore
interviene indicando le precise condizioni, conditio si-
ne qua non, perché possa essere impressa la dicitura
“dorato”, “argentato”, “platinato”o “palladiato”.
Il provvedimento è completato da due allegati conte-
nuti in calce al testo: il II (che sostituisce l’allegato II
del DPR 150/2002) relativo ai metodi ufficiali di ana-
lisi per l’accertamento dei titoli delle materie prime
e dei lavori in metallo prezioso (platino, palladio, oro
e argento), il III (che sostituisce l’allegato II del DPR
150/2002) costituito da una tabella delle caratteristi-
che e dimensioni dell’impronta delmarchio di identifi-
cazione deimetalli preziosi.
Si rammenta che già il DPR26 settembre2012n. 208
“Regolamento recante modifiche al decreto del Presi-
dente della Repubblica 30maggio 2002, n. 150, con-
cernentenormeper l’applicazionedel decreto legislati-
vo22maggio1999, n. 251, sulla disciplina dei titoli e
dei marchi di identificazione dei metalli preziosi”, pub-
blicato su G.U. n. 283 del 4 dicembre 2012, era inter-
venuto per adeguarne le disposizioni al progresso tec-
nico (possibilitàdimarchiatura laser) e alla richiestadi
adesione dell’Italia alla Convenzione sul controllo e la
marchiaturadegli oggetti inmetalli preziosi, sottoscrit-
ta aVienna il 15novembre1972.