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partecipata”, possono richiedere la prestazione EBAV. Per usufruire di tale prestazione, le imprese, dovran-no essere in regola con i versamenti all’EBAV, secondo quanto previsto dall’accordo interconfederale regiona-le in materia di regolarità contributiva.

A cura delle organizzazioni sindacali sarà attuato un monitoraggio della attività formative realizzate dai centri di formazione di cui sopra. Il monitoraggio sarà predisposto d’intesa con i centri formativi.

Gli enti formativi sono tenuti ad informare le organiz-zazione sindacali regionali 10 giorni prima dell’attiva-zione del corso attraverso l’invio del relativo calenda-rio contenente l’indicazione delle ore di impegno di docenti espressi dalle medesime organizzazioni sin-dacali. Almeno 3 giorni prima dell’avvio del corso le organizzazioni sindacali regionali sono tenute ad indi-care congiuntamente il nominativo dei docenti e del/i soggetti che operano il monitoraggio. Nel caso non vi sia alcuna segnalazione congiunta da parte delle orga-nizzazioni sindacali regionali ovvero una indicazione parziale, il centro formativo avvierà comunque l’attivi-tà formativa e sarà comunque considerata “formazione partecipata”.

La struttura formativa di riferimento per la Confartigia-nato di Vicenza è il CESAR srl (tel. 0444 960100–mail

cesar@confartigianatovicenza.it) . Il Cesar srl è una strut-tura regolarmente accreditata dalla Regione del Vene-to.

La formazione non partecipata

L’attività formativa viene defnita “non partecipata” quando non viene effettuata, come soggetto organiz-zatore, dalle strutture formative promosse dalle asso-ciazioni provinciali/regionali dell’artigianato veneto (Confartigianato, Cna, Casartigiani), accreditate presso la Regione del Veneto.

L’impresa che attua la formazione “non partecipata” do-vrà:

- espletare gli adempimenti nei confronti del Comitato Paritetico Bilaterale Regionale; - effettuare la consultazione dell’RLST

- applicare nella gestione dei corsi il programma for-mativo defnito nell’accordo fra le parti sociali (vede-re sopra ai titoli “formazione generale e formazione specifca”).

- prevedere che due ore delle quattro della formazio-ne generale (tre ore per i settori meccanica, instal-latori di impianti, autoriparatori, oraf, odontotecnici) vengano svolte da docenti espressioni delle parti so-ciali.

Organizzazione dei corsi di formazione

Fermo restando quanto previsto dall’accordo Stato/Re-gioni sulla formazione sulla sicurezza ai lavoratori del 21/12/2011, ogni corso dovrà prevedere: - un responsabile del progetto formativo - i nominativi dei docenti

- il numero massimo di partecipanti non potrà essere superiore alle 30 unità

- registro presenza dei partecipanti

- declinazione dei contenuti che tenga presente le dif-ferenze di genere, di età, provenienza, lingua, nonché quelli connessi (per la parte specifca) alla specif-ca tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro

In presenza di lavoratori stranieri dovrà essere realizzata una verifca della comprensione e conoscenza della lingua italiana e potranno essere previste modalità che assicuri-no la comprensione dei contenuti del corso di formazione attraverso la presenza di un mediatore culturale o di un

traduttore oppure, se del caso, attivati corsia sostegno.

Attestato di frequenza

Fermo quanto stabilito dall’accordo Stato/Regioni del 21/12/2011, il COBIS predisporrà facsimile di attesta-to che le strutture formative, promosse dalle associa-zioni provinciali/regionali dell’artigianato veneto (Con-fartigianato, Cna, Casartigiani) consegneranno ai lavo-ratori che partecipano ai propri corsi.

Campo di applicazione dell’accordo interconfederale regionale del 15/03/2012

L’accordo si applica ai dipendenti delle imprese, arti-giane e non, che rientrano nella sfera di applicazione dei contratti collettivi nazionali e/o regionali di lavoro.

Disposizioni normative di riferimento

Decreto legislativo 10/09/2003 n. 276 – art. 2, comma 1, lettera h) - defnizioni

h)“enti bilaterali”: organismi costituiti a iniziativa di una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative, quali sedi privilegiate per la regolazione del mercato del lavoro attraverso: la promozione di una occupazione regolare e di qualità; l’intermediazione nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro; la programmazione di attività formative e la determinazione di moda-lità di attuazione della formazione professionale in azienda; la promozione di buone pratiche contro la discriminazione e per la inclusione dei soggetti più svantaggiati; la gestione mutualistica di fondi per la formazione e l’integrazione del reddito; la certifca-zione dei contratti di lavoro e di regolarità o con-gruità contributiva; lo sviluppo di azioni inerenti la salute e la sicurezza sul lavoro; ogni altra attività o funzione assegnata loro dalla legge o dai contratti collettivi di riferimento

Decreto legislativo 09/04/2008, n. 81 – art. 2, comma 1, lettera ee) - defnizioni

ee)“organismi paritetici”: organismi costituiti a iniziati-va di una o più associazioni dei datori e dei presta-tori di lavoro comparativamente più rappresentati-ve sul piano nazionale, quali sedi privilegiate per: la programmazione di attività formative e l’elabo-razione e la raccolta di buone prassi a fni preven-zionistici; lo sviluppo di azioni inerenti alla salute e alla sicurezza sul lavoro; l’assistenza alle imprese fnalizzata all’attuazione degli adempimenti in ma-teria; ogni altra attività o funzione assegnata loro dalla legge o dai contratti collettivi di riferimento

Decreto legislativo 09/04/2008, n. 81 – art. 2, comma 12

– formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti

12. La formazione dei lavoratori e quella dei loro rap-presentanti deve avvenire, in collaborazione con gli organismi paritetici, ove presenti nel settore e nel territorio in cui si svolge l’attività del datore di lavo-ro, durante l’orario di lavoro e non può comportare oneri economici a carico dei lavoratori.

Per approfondimenti consultare i fle:

- Modulo richiesta collaborazione Cobis formazione non partecipata.pdf

- Modulo consultazione RLST tramite sportello territoria-le.pdf

- Modulo consultazione RLS richiesta dallazienda.pdf

alla notizia 616 su www. informaimpresa.it

InformaImpresa 23 Venerdì 18 maggio 2012

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