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18 Energia. La componente A3 incide in maniera
significativa sulla bolletta elettrica.
Si riportano le spiegazioni riguardante alla compo-nente A3 che si trova come costo nella fattura/bolletta dell’energia elettrica di ogni utente.
In questi ultimi mesi si è parlato molto della compo-nente tariffaria A3, in relazione ai benefici economici del conto energia per il sostegno al fotovoltaico. Proviamo quindi a capire qualcosa in più di questa componente, che negli ultimi due anni è fortemente aumentata.
Gli oneri generali di sistema (elettrico) sono voci di costo fissate per legge che vengono pagate da tutti i clienti finali del servizio elettrico e sono destinati alla copertura di voci diverse:
- smantellamento delle centrali nucleari e misure di compensazione territoriale (componenti A2 e MCT ). - promozione della produzione di energia da fonti rin-novabili e assimilate (componente A3 );
- finanziamento dei regimi tariffari speciali (compo-nente A4 );
- finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo (componente A5 ).
- copertura dei costi già sostenuti dalle imprese e non recuperabili in seguito alla liberalizzazione del mer-cato elettrico (componente A6 );
- copertura degli squilibri dei sistemi di perequazione dei costi di distribuzione, nonché dei meccanismi di promozione delle aggregazioni e di integrazione dei ricavi (componenti UC3 );
- copertura delle integrazioni tariffarie alle imprese elettriche minori (componente UC4 );
- copertura dei costi riconosciuti derivanti da recuperi di qualità del servizio (componenti UC6 );
- copertura degli oneri derivanti da misure ed inter-venti per la promozione dell’efficienza energetica ne-gli usi finali (componenti UC7 );
Di tutte queste componenti si vuol evidenziare l’evolu-zione dell’ammontare della componente A3 negli ulti-mi anni, in particolar modo negli ultimi trimestri; ta-le componente all’interno della somma di tutte le voci comprese negli oneri generali di sistema pesa per cir-ca l’87% (dato riferito al 2° trimestre 2011 per utenze aziendali allacciate in BT).
I ragionamenti sotto specificati fanno riferimento alle
sole utenze aziendali allacciate in Bassa Tensione , cioè prive di propria cabina elettrica di trasformazione (al-lacciate per lo più a tensione di 380 Volt).
Ebbene nell’anno 2007, 2008 e 2009 la componente A3 ha assunto valori sempre inferiori a 0,0145 €/kWh, per poi cominciare a salire nel corso del 2010. All’inizio del 2010 il valore A3 si è alzato a 0,01575 €/ kWh per arrivare alla fine dello stesso anno a 0,02028 €/kWh.
Lo stesso valore si è ripetuto per il 1° trimestre 2011 ma ha subito un forte rialzo nel 2° trimestre 2011 por-tandosi a 0,02772 €/kWh.
Dal 2009, dove la media annua della componente da-va un valore unitario di 0,01328 €/kWh, al 2° trimestre 2011 c’e’ stato un aumento della componente A3 del 108,7 % .
In termini assoluti ciò si traduce in un aumento della spesa unitaria di 0,01444 €/kWh.
Se confermati anche per i prossimi trimestri, ad esem-
pio, per un’azienda che consuma circa 45.000 kWh/ anno (grosse pasticcerie, piccole aziende della lavo-razione del mobile, piccole metalmeccaniche, …) ciò si traduce in un aumento della spesa energetica di cir-ca 650 euro all’anno da aggiungere ai precedenti 598 euro che già si pagavano nel 2009 (e all’incirca anche negli anni 2007 e 2008).
In un anno il contributo economico in un anno dell’azienda del nostro esempio ammonterebbe a circa 1.250 euro.
Quanto sopra ovviamente non fa solo riferimento alle aziende in bassa tensione, ma anche a quelle in media tensione, con numeri diversi: tariffa della componente A3 leggermente inferiore, ma incide generalmente in maniera più pesante per i consumi inevitabilmente più elevati.
La componente A3 è quindi soggetta ad importanti aumenti, soprattutto per le esigenze di sostegno allo sviluppo delle energie rinnovabili, come ad esempio, il fotovoltaico. Ovviamente questo incide, come abbiamo visto, in termini di costi, in maniera significativa, anche sulle piccole imprese ed in particolare su quelle arti-giane. E’ auspicabile quindi una grande attenzione su questo aspetto da parte del legislatore.
Quello che si auspica è che tale contributo ritorni ad assumere valori più contenuti e meno impattanti per il sistema imprenditoriale in generale. Per approfondimenti consultare il file: - IncrementoA3_mag2011.pdf
notizia numero: 182 sul sito www.informaimpresa.it
AMBIENTE - ENERGIA
19 SISTRI: pubblicata in Gazzetta Ufficiale la
proroga.
Si parte a scaglioni dal 1° settembre 2011 in relazione alle dimensioni aziendali e all’attività svolta. E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 mag-gio u.s. il decreto firmato dal Ministro dell’Ambiente con il quale viene prorogata l’operatività del sistema di tracciabilità dei rifiuti - SISTRI prevista per il 1 giu-gno 2011.
Come già comunicato, il “Click Day” , promosso dal-la quasi totalità delle organizzazioni di categoria l’11 maggio scorso ha ulteriormente messo in evidenza le carenze strutturali della piattaforma informatica su cui l’intero sistema di tracciabilità si regge obbligando il Ministero ad una profonda riflessione che è sfociata in un altro slittamento dei termini di entrata in vigore del sistema.
Di seguito si evidenziano le date di inizio del SISTRI suddivise per categoria d’appartenenza:
1 SETTEMBRE 2011
SOGGETTI OBBLIGATI:
- Produttori di rifiuti speciali pericolosi con più di 500 dipendenti
- Imprese ed enti produttori di rifiuti speciali non pe-ricolosi (derivanti da attività industriali, artigianali, recupero e smaltimento di rifiuti ) con più di 500 di-pendenti
- Imprese ed enti che raccolgono o trasportano rifiu-ti speciali a titolo professionale autorizzati per una quantità annua complessivamente trattata superiore a 3.000 tonnellate
InformaImpresa 3 Venerdì 17 giugno 2011
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