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installare un nuovo impianto oppure di rinnovarlo. L’utente finale potrà chiedere all’installatore che la re-alizzazione dell’impianto elettrico sia di livello 1, 2 o 3, dove il livello 1 individua la configurazione minima che dovrà avere un impianto perché possa essere conside-rato a norma, mentre i livelli superiori 2 e 3 aumenta-no le prestazioni dell’impianto e quindi la sua fruibilità che si adegua alle necessità degli utenti e alla morfo-logia dell’habitat.

La variante V3 contiene l’Allegato A nel quale vengono fornite prescrizioni relative ai solo ambienti residen-ziali. Una grossa novità, rispetto al passato, consiste nel fatto che l’Allegato A non riguarda gli aspetti relativi alla sicurezza delle persone e dei beni, bensì fornisce delle prescrizioni che riguardano la funzionalità e la fruibilità degli impianti elettrici di unità immobiliari ad uso residenziale.

Le prescrizioni dell’Allegato si applicano ai nuovi im-pianti, compresi i rifacimenti totali delle unità immobi-liari, ma sono esclusi i casi in cui siano presenti vincoli legislativi (edifici pregevoli per arte e storia di cui al Dlgs 42/2004) e non si applicano alle parti comuni dei condomini.

Come dicevamo la nuova variante V3 della norma CEI 64-8 introduce nell’allegato A “ambienti residenziali - prestazioni dell’impianto”, delle prescrizioni addiziona-li che sebbene non sono collegate alle categorie cata-stali e alle classi di prestazioni energetica degli edifici, indicano la qualità dell’impianto elettrico e, pertanto, concorrono a determinare la qualità di un’unità immo-biliare.

Ma cosa indicano i tre livelli? Il livello 1 individua la configurazione minima che dovrà avere un impianto perché possa essere considerato a norma. I livelli su-periori 2 e 3 aumentano le prestazioni dell’impianto e quindi la sua fruibilità che si adegua alle necessità de-gli utenti e alla morfologia dell’habitat. L’impianto minimo (livello 1) prevede:

- un numero minimo di punti-prese e punti-luce in funzione della metratura o della tipologia di ogni lo-cale dell’appartamento;

- un numero minimo di circuiti in funzione della me-tratura dell’appartamento;

- almeno 2 interruttori differenziali al fine di garantire una sufficiente continuità di servizio

Il livello 2, rispetto al livello 1, prevede un aumento della dotazione e dei componenti, oltre che alcuni ser-vizi ausiliari quali il videocitofono, l’anti-intrusione e il controllo carichi.

Il livello 3, oltre a un ulteriore aumento delle dotazio-ni, introduce la domotica che va anche a beneficio del risparmio energetico all’interno dell’abitazione. L’im-pianto, per essere considerato domotico, deve gestire almeno, a esempio, quattro delle seguenti funzioni: an-ti-intrusione, controllo carichi, gestione comando luci, gestione temperatura, gestione scenari, controllo re-moto, sistema diffusione sonora, rilevazione incendio, sistema antiallagamento e/o rilevazione gas.

L’introduzione di questa classificazione è il frutto di una crescente sensibilità nei confronti di una cultura della buona fattura degli impianti domestici. E’ vero in-fatti che l’Allegato A ha lo stesso valore della norma. Questo significa che dal 1° settembre sarà obbligatorio eseguire gli impianti elettrici nelle unità immobiliari almeno con le dotazioni previste dal livello 1 che rap-presenta il livello minimo al di sotto del quale non è consentito scendere.

CATEGORIE

12 Impiantisti. Lettera circolare sull’attestazione

di idoneità di impianti di gas per utenze civili in esercizio sprovvisti di dichiarazione di conformità prevista dal D.M. 22 gennaio 2008 n. 37/2008.

Modello di Dichiarazione di Rispondenza della Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica ai fini del rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi.

Il 25 maggio la Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica ha diramato una lettera-circolare sull’Attestazione di idoneità di impianti di gas per uten-ze civili in esercizio sprovvisti di dichiarazione di con-formità prevista dal D.M. 22 gennaio 2008 n. 37. Oggetto della circolare sono gli impianti per la distri-buzione e l’utilizzazione di gas realizzati prima del 27.3.2008, così come definiti all’articolo 2, comma l, lettera g) del DM 37/08, per i quali i proprietari non sono provvisti di dichiarazione di conformità.

Per tali impianti il decreto prevede che la dichiarazione di conformità, se non reperibile, possa essere sostituita da una dichiarazione di rispondenza resa o da tecnico abilitato iscritto ad albo o da responsabile tecnico di ditta installatrice.

Tenuto conto che il DM 37/08 non fornisce un preciso modello a cui attenersi per la redazione della «dichia-razione di rispondenza», a differenza di quanto fatto per la «dichiarazione di conformità» tramite gli Allegati I e II, al fine di rendere uniforme sul territorio nazionale la documentazione da acquisire ai fini del rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi è stato predisposto un modello “dichiarazione di rispondenza” elaborato anche dopo uno studio con il Comitato Italiano Gas. Tale modello verrà utilizzato in luogo del modello CERT.IMP 2008, di cui alla circolare P515/4101 sott. 72/E.6 del 24 aprile 2008, solo nel caso di impianti a gas a servizio di utenze ad uso civile.

Resta inteso che, nel caso in cui l’impianto dovesse es-sere compreso nell’elenco delle attività soggette ai con-trolli dei Vigili del Fuoco, la dichiarazione dovrà essere sottoscritta da un professionista, iscritto negli elenchi del Ministero dell’Interno di cui alla legge 818/84. Per approfondimenti consultare i file: - lettera circolare vigili.pdf

- Dichiarazione_di_Rispondenza_editabile.pdf

alla notizia numero 177 sul sito www.informaimpresa.it

CATEGORIE

13 Impiantisti. Variante V3 alla norma CEI 64-8.

Allegato A “ambienti residenziali - prestazioni dell’impianto”.

Lo scorso marzo è stata pubblicata la nuova variante V3 della CEI 64-8 che diventerà effettiva a partire da set-tembre 2011: “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua”.

Le principali novità della variante V3 riguardano l’ado-zione di una classificazione degli impianti elettrici in tre livelli, con regole da applicarsi agli impianti di unità immobiliari ad uso residenziale.

Questa classificazione descrive ciò che gli utenti po-tranno scegliere nel momento in cui, rivolgendosi alle imprese installatrici di impianti elettrici, decidano di

InformaImpresa 5 Venerdì 17 giugno 2011

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