Con l’emanazione del decreto del Ministero dell’ambiente 5/02/2015, nell’allegato, sono stati stabiliti i criteri ambientali minimi per l’acquisto di articoli per l’arredo urbano.
Il documento è parte integrante del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione. L’obiettivo nazionale proposto, del Piano d’azione, è/era di raggiungere entro il 2015, la quota del 50% di appalti “verdi” sul totale degli appalti aggiudicati su questa categoria di forniture.
L’appalto per l’acquisto di articoli per l’arredo urbano ambientalmente sostenibili è definito “verde” se è conforme ai criteri ambientali minimi indicati nella sezione “specifiche tecniche” dell’allegato al decreto del Ministero dell’ambiente del 05/02/2015.
A titolo esemplificativo per articoli di arredo urbano si intendono: panchine, fioriere, porta biciclette, tavoli, attrezzature per il gioco e le strutture ludiche, pavimentazioni antitrauma, transenne, steccati, bagni chimici, contenitori per la raccolta dei rifiuti, tappeti per parchi giochi, accessori per piste ciclabili, attraversamenti pedonali, dissuasori di sosta, rallentatori di traffico.
Al fine di tenere nel massimo conto gli aspetti della sostenibilità (ambientali, economici e sociali) la forma di aggiudicazione preferibile, che le amministrazioni pubbliche devono considerare, è quella dell’offerta economicamente più vantaggiosa prevista dal Codice dei contratti pubblici. Tale sistema consente di qualificare ulteriormente l’offerta rispetto a quanto indicato come requisito base, attribuendo un punteggio tecnico a prestazioni ambientali più elevate, tipiche di prodotti meno diffusi e talvolta più costosi. In questo modo è possibile dunque favorire e premiare l’ecoinnovazione del mercato, senza compromettere l’esito della gara.
Secondo le indicazioni della Commissione europea, allo scopo di fornire al mercato un segnale adeguato, è opportuno che le stazioni appaltanti assegnino ai criteri premianti punti in misura non inferiore al 15% del punteggio totale.
Fra i criteri ambientali minimi per l’acquisto di arredo urbano troviamo:
1) I criteri ambientali per la progettazione e la realizzazione di spazi ricreativi e di sosta e per l’acquisto di articoli di arredo urbano destinati al contatto con le persone, ovvero:
Progettazione di spazi ricreativi e fornitura dei relativi articoli a minori impatti ambientali (giostre, altalene, tiri al bersaglio e altri divertimenti di parchi ricreativi),
Acquisto di articoli di arredo urbano destinati al contatto diretto con le persone, ovvero ove sia probabile un contatto cutaneo diretto del pubblico durante la vita di impiego del bene (elementi per parchi giochi, panchine, tavoli, panche, superfici antitrauma, campi da gioco …; - Giostre, altalene, tiri al bersaglio e altri divertimenti di parchi ricreativi; Arredo urbano, Panchine; Tavoli; Sedili, sedie e prodotti affini, parti associate) a minori impatti ambientali.
Nel contesto di questi criteri ambientali minimi sono riportate alcune “specifiche tecniche” riguardanti:
- Indicazioni per la progettazione degli spazi ricreativi e criteri ambientali dei materiali impiegati
* Articoli di arredo urbano in legno, a base di legno o composti anche da legno: caratteristiche della materia prima legno, gestione sostenibile delle foreste e/o presenza di riciclato;
* Articoli di arredo urbano in legno, a base di legno o composti anche da legno, caratteristiche della materia prima legno: requisiti dei conservanti e dei prodotti utilizzati nei trattamenti, anche superficiali, del legno;
* Articoli di arredo urbano in plastica, in gomma, in miscele plastica - gomma, in miscele plastica-legno: contenuto di materiale riciclato;
* Articoli di arredo urbano in plastica, in gomma, in miscele plastica- gomma, in miscele plastica-legno: limiti ed esclusioni di sostanze pericolose.
Trattamenti e rivestimenti superficiali
Ecodesign: disassemblabilità
Manutenzione dell’area attrezzata
Requisiti dell’imballaggio
2) I criteri ambientali per l’acquisto di articoli di arredo urbano non destinati al contatto diretto con le persone, ovvero:
Acquisto di articoli di arredo urbano (Arredo urbano; Arredo stradale) non destinati al contatto diretto con le persone, ovvero ove sia improbabile un contatto cutaneo diretto del pubblico durante la vita di impiego del bene (rastrelliere per biciclette, tettoie per banchine, cestini per la raccolta dei rifiuti, segnapassi, portabici, pali, stecche, pontili) a minori impatti ambientali.
Nel contesto di questi criteri ambientali minimi sono riportate alcune “specifiche tecniche” riguardanti:
Caratteristiche dei prodotti in plastica, gomma, miscele plastica-gomma, plastica-legno: contenuto di riciclato minimo
Trattamenti e rivestimenti superficiali
Requisiti dell’imballaggio
Nel documento dei criteri ambientali minimi, sono riportati i “criteri premianti” che devono tenere in considerazione il
Maggiore contenuto di materiale riciclato. Si assegnano punti all’offerta di prodotti (individuati dalla stazione appaltante) di plastica o gomma o miscele plastica-gomma o miscele di plastica-legno che garantiscano le prestazioni della normativa tecnica pertinente e che contengano una maggiore percentuale, in ogni caso superiore al 50%, di materiale riciclato rispetto al peso complessivo del manufatto.
In allegato viene riportato il documento relativo “Criteri ambientali minimi per l’acquisto di articoli per l’arredo urbano”.
Il decreto del Ministero dell’ambiente 05/02/2015 riguardante i criteri ambientali minimi per l’acquisto di articoli per l’arredo urbano è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, n. 50 del 02/03/2015