Il 20 marzo u.s. la Regione del Veneto ha sottoscritto con le Parti Sociali del Veneto l’accordo quadro per l’applicazione nella nostra Regione della Cassa integrazione in deroga per la causa “emergenza Covid-19”.
Il 27 marzo la Regione del Veneto ha adottato le Linee Guida applicative del predetto accordo che prevedono la presentazione delle domande dell’ammortizzatore a decorrere dalla medesima data.
La CIG in deroga si applica alle imprese private che non dispongono o che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali ordinari previsti dalla normativa vigente per il settore di appartenenza. Le imprese artigiane non edili potranno accedere alla CIG in deroga, in via residuale, dopo l’esaurimento della durata massima o delle risorse disponibili delle prestazioni ordinarie del Fondo FSBA, mentre le imprese artigiane edili solo dopo aver esaurito la cassa integrazione ordinaria.
L’ammortizzatore può essere riconosciuto retroattivamente a decorrere dal 23 febbraio 2020 per una durata massima di 13 settimane.
Il 26 marzo Confartigianato Imprese Veneto, di concerto con le altre associazioni artigiane, e CGIL, CISL, UIL hanno siglato l’Accordo Interconfederale Regionale che regola le procedure sindacali da utilizzare per consentire alle imprese di utilizzare la CIG in deroga Covid-19 nella Regione del Veneto.
L’accordo si applica alle imprese artigiane, alle imprese non artigiane di qualunque natura giuridica che rientrano nel campo di applicazione dei CCNL e/o CCRL sottoscritti da Confartigianato e, in via residuale, a tutte le imprese associate a Confartigianato.
In allegato una sintesi combinata dei menzionati accordi, con specifica dei requisiti per l’accesso alla CIG in deroga, della procedura di consultazione sindacale e delle le note operative per la presentazione dalla domanda.
Si allegano anche i modelli di comunicazione di attivazione della procedura sindacale e di verbale di accordo definiti dall’Accordo Interconfederale Regionale del 26 marzo 2020.