Riceviamo e pubblichiamo nota di Confartigianato del Veneto
In allegato alla presente si trasmette la Circolare del 17 aprile u.s. con cui la Direzione Prevenzione Sicurezza Alimentare Veterinaria della Regione Veneto fornisce indicazioni alle imprese ed alla autorità di controllo sulle modalità da seguire per la valutazione dei rischi legati alla possibile contaminazione dei prodotti alimentari da perfluoroalchiliche (PFAS) e più in generale da qualsiasi altro contaminante.
Nella circolare si afferma che le imprese di tutto il territorio regionale devono tener conto dell’eventuale possibile presenza di PFAS nell’ambito della revisione del proprio Piano di Autocontrollo, quando eseguono la valutazione dei rischi e che come per tutti i contaminanti regolamentati, non c’è un obbligo di analisi sistematiche delle matrici indicate nel Regolamento (UE) 2022/2388 (nostra comunicazione prot. 10/MP dell’11/01/2023), ma l’impresa deve valutare l’inserimento di accertamenti analitici per la ricerca di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nel prodotto immesso sul mercato prendendo in considerazione, ad esempio, la letteratura scientifica, l’origine geografica delle materie prime, gli esiti di precedenti accertamenti analitici, la natura dei propri processi produttivi, i MOCA utilizzati ecc.
Tutti i dati, documenti che supportano le scelte e la stesura del Piano di autocontrollo devono essere conservati dall’impresa che li dovrà mettere a disposizione delle autorità competenti per le valutazioni in sede di controllo ufficiale.
La Regione invita, infine, le autorità di controllo a verificare l’adeguatezza dei Piani di Autocontrollo affinché ci sia una corretta gestione del rischio di tutti i contaminanti regolamentati, non solo dei PFAS.