E’ stato pubblicato sulla G. U. del 6 maggio u. s. il decreto legge n. 51 che contiene misure urgenti per l’agricoltura, in particolare per il settore lattiero-caseario.
Il provvedimento, oltre a prevedere la rateizzazione in tre anni senza interessi per le multe dell’ultima campagna e alla compensazione tra produttori, nell'ambito della quota nazionale, per l'ultima campagna, consentendo a chi ha superato le quote fino al 12% di compensare fino al 6%, cosa che prima non era prevista e che vedeva scattare la sanzione sull'intera percentuale di splafonamento, entra nel merito degli accordi di fornitura del latte tra allevatori e aziende
Vediamo in sintesi i principali aspetti del decreto ( artt. da 1 a 3) , che rinvia alle norme previste dal Reg. UE 1308/2013 sulla organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e specificatamente al Capo II sezione 3 ( artt. dal 148 al 151 ) relativo alle relazioni contrattuali nel settore lattiero-caseario, al Capo III sezione 1 ( artt. dal 152 al 158 ) sulle organizzazioni di produttori e loro associazioni ed organizzazioni interprofessionali, sezione 2 ( artt. 161 e 163) su disposizioni specifiche per il riconoscimento delle organizzazioni nel settore lattiero-caseario , sezione 3 ( artt. 164 e 165 ) sull’estensione delle regole e contributi obbligatori ed infine le parti III e IV dell’allegato contenenti definizioni di latte e prodotti lattiero-caseari.
Contratti di vendita scritti e con durata minima di un anno
Viene ribadita la necessità del contratto di vendita redatto in forma scritta, come previsto dall'art. 62 del decreto-legge n. 1 del 2012 convertito con modificazioni dalla Legge 24 marzo 2012, n. 27, e si introducono delle novità rilevanti:
- la durata minima dei contratti è fissata a 12 mesi, salvo rinuncia espressa per iscritto da parte dell’agricoltore cedente;
- il contratto deve espressamente contenere il prezzo da pagare alla consegna che può essere fisso o legato a fattori determinati, come indicatori di mercato, volume consegnato e qualità o composizione del latte crudo.
- il monitoraggio dei costi medi di produzione del latte crudo è effettuato da parte di Ismea, secondo le metodologie stabilite dal Ministero delle politiche agricole. I dati verranno elaborati mensilmente e costituiranno un benchmark ai fini delle segnalazioni all'Antitrust;
Creazione dell'Interprofessione del latte per organizzare la filiera
Al fine di rafforzare la filiera si definisce la creazione di un unico organo interprofessionale nel settore lattiero-caseario o per ciascun prodotto o gruppo di prodotti dello stesso settore; in questi ultimi casi il riconoscimento sarà attribuito alla organizzazione interprofessionale maggiormente rappresentativa tra quelle richiedenti.
Per essere riconosciuta l'organizzazione interprofessionale del settore deve arrivare al 20 per cento di rappresentatività degli operatori esercenti attività economiche connesse alla produzione e ad almeno una delle fasi della filiera tra la trasformazione o il commercio di prodotti mentre per quella relativa a singoli prodotto o gruppi di prodotti deve attestarsi ad almeno il 35 per cento di rappresentatività degli operatori esercenti attività economiche connesse alla produzione e ad almeno una delle fasi della filiera tra la trasformazione o il commercio del singolo prodotto o gruppo di prodotti.
L'Interprofessione ha un campo d'azione che comprende le regole di produzione, la rilevazione dei prezzi, la commercializzazione, la promozione e valorizzazione dei prodotti anche con strumenti per migliorare la loro qualità, la ricerca per l’innovazione e l’orientamento della produzione, i contratti tipo e la tutela ambientale.
Questa organizzazione potrà prendere decisioni, con la richiesta al Mipaaf dell’estensione delle regole assunte al proprio interno , tra cui anche quella della richiesta agli operatori economici di contributi obbligatori per la promozione dei prodotti di filiera, in modo che siano valide "erga omnes", ovvero indipendentemente dalla adesione o meno dell’operatore economico a tale organizzazione, a determinate condizioni, come accade in altri Paesi europei come la Francia.
Le condizioni da rispettare sono che l’organizzazione sia rappresentativa, ovvero rappresenti in percentuale del volume della produzione, del commercio o della trasformazione dei prodotti almeno i due terzi.
Rafforzamento del contrasto alle pratiche sleali di mercato con Antitrust
Viene rafforzato il livello di tutela degli allevatori e dei produttori di latte, attraverso una riforma dell'art. 62 che prevede:
- inasprimento delle sanzioni per violazioni delle prescrizioni dell'art. 62 con multe che vengono innalzate da 3 mila fino a 50 mila euro;
- l'Ispettorato repressione frodi del Mipaaf (ICQRF) potrà segnalare all'Antitrust le possibili violazioni.
Il decreto è entrato in vigore il 7 Maggio u. s e dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni dalla data di pubblicazione.