ETICHETTATURA INGREDIENTI PRODOTTI ALIMENTARI VENDUTI SFUSI

QUALI SONO I PRODOTTI NON PREIMBALLATI, DETTI ANCHE SFUSI?

1. I prodotti alimentari offerti in vendita al consumatore finale senza preimballaggio o imballati sui luoghi di vendita su richiesta del consumatore (es. pane, pizza, gelato ecc.)
2. i prodotti preimballati ai fini della vendita diretta nello stesso punto vendita (es. biscotti venduti già nel sacchettino)

SONO ESCLUSI gli alimenti forniti dalle collettività (bar, mense, ristoranti ecc.)

COSA BISOGNA FARE?

“Questi prodotti devono essere muniti di apposito cartello applicato ai recipienti che li contengono oppure di altro sistema equivalente, anche digitale, facilmente accessibile e riconoscibile, presente nei comparti in cui sono esposti.

Devono essere riportate almeno le seguenti indicazioni:

1. a) la denominazione dell’alimento;
2. b) l'elenco degli ingredienti (meglio se in ordine di peso decrescente). Nell’elenco ingredienti devono figurare le indicazioni delle sostanze o prodotti di cui all’Allegato II del regolamento (ved. Elenco allergeni allegato);
3. c) le modalità di conservazione per i prodotti alimentari rapidamente deperibili, ove necessario;
4. d) la data di scadenza SOLO per le paste fresche e le paste fresche con ripieno
5. g) la designazione «decongelato», fatti salvi i casi di deroga previsti, cioè nel caso di singoli ingredienti presenti nel prodotto finale e quando il decongelamento non dà al prodotto effetti negativi in termini di sicurezza o qualità.”

E IL VECCHIO CARTELLO UNICO?

Il cartello unico degli ingredienti era conosciuto e usato da tempo da molti laboratori artigiani con vendita diretta (pasticcerie, panifici, gelaterie, pizzerie da asporto, pastifici, gastronomie ecc.), perché previsto dalla precedente normativa. 

Ora le nuove disposizioni prevedono che:

“Per i prodotti della gelateria, della pasticceria, della panetteria, della pasta fresca e della gastronomia l'elenco degli ingredienti può essere riportato su un unico e apposito cartello tenuto ben in vista oppure, per singoli prodotti, su apposito registro o altro sistema equivalente, anche digitale, da tenere bene in vista in prossimità dei banchi di esposizione dei prodotti stessi purché le indicazioni relative alle sostanze o prodotti allergenici siano riconducibili ai singoli alimenti posti in vendita”

Dal testo della norma si evince che il vecchio cartello unico (in caso si volesse continuare a usarlo) dovrebbe essere accompagnato da un altro cartello o registro in cui per ogni allergene si indica il tipo specifico di prodotto che lo contiene.

COSA CONSIGLIAMO DI FARE?

La cosa più semplice e pratica risulta sicuramente la realizzazione di un registro (messo a disposizione per consultazione dei clienti) in cui riportare la lista dei vari prodotti che sono venduti seguita dall’elenco degli ingredienti, tra di essi quelli che sono allergenici devono essere evidenziati sottolineandoli o mettendoli in grassetto o ancora con un colore diverso.

Nel caso in cui le tipologie dei prodotti venduti nel negozio siano poche, si può eventualmente mettere un cartellino con il nome del prodotto e l’elenco degli ingredienti accanto al posto dove si trovano questi prodotti.

PRIMO LABEL

Confartigianato nazionale ha concluso un accordo con la ditta Made in Italy SLC che ha elaborato uno specifico software per l'elaborazione di etichette e tabelle nutrizionali. Il prezzo a cui viene messo a disposizione delle aziende socie di Confartigianato è particolarmente vantaggioso: 80 Euro + IVA all'anno compresi inserimenti di nuovi ingredienti non presenti nella banca dati e personalizzazione.

Il software è stato dotato di una nuova funzionalità: la possibilità (sempre inserendo la ricetta del prodotto) di poter realizzare anche il registro ingredienti, utile per i prodotti venduti sfusi.

Info: Area Strategia d’Impresa e di Mercato tel. 0444/168323 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.