Azione 1.1.3 Sostegno agli investimenti delle imprese in tecnologie avanzate e Azione 1.3.1 Sostegno alla promozione di processi di Transizione 4.0 e modelli di sviluppo sostenibile.
Con la DGR n. 1567 del 12 dicembre 2023 la Giunta Reginale ha approvato lo schema di Accordo di finanziamento tra Regione del Veneto e Veneto Innovazione S.p.A. per l'affidamento della gestione del “Fondo di Partecipazione PR Veneto FESR 2021-2027” da cui verranno poi erogate agevolazioni a valere sulla “Sezione transizione” dello stesso fondo a cui fanno riferimento le Azioni 1.1.3 “Sostegno agli investimenti e alle attività di ricerca e di innovazione delle PMI” - Sub A “Sostegno agli investimenti delle imprese in tecnologie avanzate” che ha una dotazione finanziaria di 20.000.000 di euro e l’Azione 1.3.1 “Sostegno al riposizionamento competitivo delle PMI mediante la promozione di processi di Transizione 4.0 e modelli di sviluppo sostenibile” che ha una dotazione finanziaria di 50.000.000 di euro.
BENEFICIARI
I beneficiari sono:
- le PMI;
- le MidCap;
- i Professionisti;
che alla data di presentazione della domanda:
- rientrino nei requisiti dimensionali di PMI (anche nel caso di Professionisti) o di MidCap;
- esercitino, in relazione alla Sede operativa destinataria dell'intervento, un’attività economica identificata come prevalente nelle sezioni ISTAT ATECO 2007-2022 B, C D, E, F, G (con esclusione: 45.11.02, 45.19.02, 45.31.02, 45.40.12, 45.40.22 e del gruppo 46.1), H, I56, J, K66, M, N, P85.52, Q (con esclusione 86.1), R, S95 e S96.
- siano regolarmente iscritti nel registro delle imprese istituito presso la CCIAA competente per territorio o all'albo delle imprese artigiane e siano in attività a tale data;
- ovvero, nel caso dei Professionisti, siano titolari di partita IVA attiva.
- abbiano la Sede operativa nel territorio del Veneto. La predetta localizzazione deve risultare dalla visura camerale;
- ovvero, nel caso dei Professionisti, abbiano il domicilio fiscale in Veneto. A tal fine, per domicilio fiscale è da intendersi quello indicato nel “Quadro B” “attività esercitata e luogo di esercizio” del Modello AA9/10;
- non rientrino nella definizione di “impresa in difficoltà”, di cui all’articolo 2, punto 18), del Reg. (UE) n. 651/2014, salvo si tratti di sostegno autorizzato nell’ambito di aiuti “de minimis” o di norme temporanee in materia di aiuti di Stato per far fronte a circostanze eccezionali;
- non si trovino in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata o in ogni altra situazione analoga;
- non figurino nella base centrale di dati sull'esclusione istituita e gestita dalla Commissione ai sensi del Regolamento (CE) n. 1302/2008;
- presentino una situazione di regolarità contributiva previdenziale ed assistenziale nei confronti di INPS, INAIL e Casse di Previdenza dei Professionisti;
- non presentino sulla posizione globale di rischio esposizioni classificate come “sofferenze”, e non presentino esposizioni nei confronti del Finanziatore classificate come inadempienze probabili o scadute e/o sconfinanti deteriorate;
- presentino, al fine di dimostrare idonea sostenibilità finanziaria ai sensi dell'art. 73, comma 2, lettera d) del Reg (UE) 2021/1060, una classe di merito creditizio ritenuta idonea in base ai modelli di rating in uso al Finanziatore.
SPESE AMMISSIBILI
Le tipologie di intervento ammissibili devono riferirsi a:
- investimenti che assicurino l’adozione di tecnologie previste dalle misure nazionali “Transizione 4.0” per aumentare la produttività delle imprese, vale a dire in tecnologie digitali materiali e immateriali che presentino caratteristiche tecniche tali da essere incluse negli elenchi di cui all’allegato A della legge 11 dicembre 2016, n. 232 e siano interconnesse al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura;
- investimenti a favore della transizione verso forme di produzione a minore impatto energetico e ambientale, l’economia verde e circolare.
Gli interventi devono favorire «innovazioni di prodotto» e/o «innovazioni di processo» in conformità con la “Strategia di specializzazione Intelligente (S3) della Regione del Veneto 2021 – 2027”, riferirsi ad uno tra gli ambiti di specializzazione “Smart Agrifood”, “Smart Manufacturing”, “Smart Health”, “Cultura e Creatività”, “Smart Living & Energy”, “Destinazione Intelligente”, individuando la specifica traiettoria tecnologica e una eventuale tra le Missioni Strategiche “Bioeconomy” o “Space Economy”. Il progetto potrà anche individuare uno o più Driver Trasversali.
Per gli interventi appena descritti le spese ammissibili sono:
- spese per opere murarie e impianti tecnologici (nel limite del 20% della spesa ammissibile) solo se funzionalmente correlate agli investimenti (gli interventi strutturali non devono comportare ulteriore consumo di suolo pertanto dovranno essere realizzati in aree classificate come produttive/industriali/commerciali, privilegiando superfici già impermeabilizzate/degradate e solo dove questa possibilità è preclusa si deve prevedere il recupero di una uguale superficie impermeabilizzata in area diversa);
- acquisto e installazione di macchinari, impianti produttivi, hardware, attrezzature tecnologiche necessari per il conseguimento delle finalità del programma di investimenti (100% della spesa ammissibile);
- acquisto di software e licenze d’uso software, marchi, brevetti e licenze di produzione commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa; rilascio di certificazioni (100% della spesa ammissibile) (ISO 14001:2015, 45001:2018, 50001:2018; registrazione EMAS; ReMade in Italy; Plastica Seconda Vita; Cradle to cradle; Carbon footprint; Ecolabel; Greenguard);
- spese di direzione lavori, studi, progettazioni, consulenze (nel limite del 10% della spesa ammissibile), consulenze affidate all’esterno, connessi con il Programma di investimenti e finalizzati anche ad iniziative di commercializzazione e promozione
Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione. Per data di presentazione della domanda si intende la data di avvenuto caricamento dell’istanza completa di tutti gli allegati obbligatori, nel portale del Gestore.
Gli interventi devono avere spese per un importo minimo di euro 20.000 e massimo euro 500.000 e una durata:
- Operazioni “miste” (attivi materiali immobiliari, spese tecniche e altri investimenti mobiliari e/o immateriali): min 36 mesi – max 84 mesi (compreso preammortamento max 12 mesi);
- Operazioni “dotazionali” (attivi materiali mobiliari, attivi immateriali e spese tecniche – esclusi gli attivi materiali immobiliari): min 36 mesi – max 60 mesi (compreso preammortamento max 12 mesi).
L’importo massimo costituisce anche il limite di importo di più operazioni agevolate, riferite alla medesima impresa, finalizzate alla realizzazione di investimenti.
Non sono ammissibili ad agevolazione le spese per singoli beni/servizi di importo unitario inferiore ad euro 200,00 al netto dell’IVA.
I beni devono essere nuovi di fabbrica e strettamente funzionali alla realizzazione del progetto proposto. Sono comprese anche le relative spese di trasporto e installazione presso la sede operativa in cui si realizza il programma di investimenti.
AGEVOLAZIONE CONCEDIBILE
L’impresa richiedente può scegliere, ai fini dell’erogazione del sostegno, fra uno dei seguenti regimi di aiuto: “in de minimis” e “in esenzione”.
L’agevolazione può assumere una delle seguenti forme tecniche:
- Finanziamento agevolato;
- Leasing agevolato: tale forma tecnica è attivabile solo per iniziative finalizzate alla realizzazione di investimenti che si concretizzano nell’acquisizione, con obbligo di riscatto, di impianti produttivi, attrezzature tecnologiche e macchinari.
Queste prime 2 operazioni finanziarie sono a doppia provvista e sono così composte:
- una quota di provvista pubblica a tasso zero per un importo non superiore al 50% dell’operazione agevolata (“Quota Fondo”) con assunzione del rischio a carico del Fondo per la parte di competenza;
- una quota di provvista privata, messa a disposizione dal Finanziatore ad un tasso (“Tasso
- Banca”) non superiore al “Tasso Convenzionato”, per il rimanente importo.
- Forma mista, costituita da un finanziamento agevolato a cui è aggiunta una sovvenzione a fondo perduto. La Sovvenzione a fondo perduto è calcolata sull’ammontare dell’investimento totale ammissibile, con esclusione delle sole spese tecniche.
Questa ultima operazione finanziaria è, invece, così composta:
- una quota di sovvenzione a fondo perduto per un importo non superiore al 13% del costo
dell’iniziativa ammesso e realizzato in caso di medie imprese e del 18% in caso di piccole imprese (“Quota Sovvenzione”);
- una quota di provvista pubblica a tasso zero per un importo non superiore al 47,5% del costo dell’iniziativa ammesso e realizzato (“Quota Fondo”) con assunzione del rischio a carico del Fondo per la parte di competenza;
- una quota di provvista privata, messa a disposizione dal Finanziatore ad un tasso (“Tasso Banca”) non superiore al “Tasso Convenzionato”, per il rimanente importo.
La quota massima consentita per la sovvenzione a fondo perduto, del 13% o del 18%, si determina in modo uguale per i due regimi di aiuto “in de minimis” e “in esenzione”, e si raggiunge sommando alla quota base una maggiorazione basata su criteri di premialità che non può superare l’8%.
- Quota base
- del 10% per le piccole imprese fino ad un massimo
- del 5% per le medie imprese fino ad un massimo
- Maggiorazione sulla base dei seguenti criteri di premialità (massimo 8%):
- del 2% per investimenti che assicurino la rispondenza a processi “Transizione 4.0”
- del 2% per imprese in possesso di una o più certificazioni ambientali o il cui investimento sia finalizzato all’ottenimento delle certificazioni ambientali
- del 3% per investimenti localizzati in aree caratterizzate da particolari condizioni di svantaggio o da progettualità di sviluppo (Comuni individuati dalla Carta degli aiuti a finalità regionale vigente per il periodo 2022-2027; Comuni rientranti nella Zona Logistica Semplificata Porto di Venezia-Rodigino; Area di crisi industriale complessa riconosciuta con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 8 marzo 2017, Aree di crisi industriale non complessa riconosciute con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico19 dicembre 2016)
- dell’1% per imprese che hanno conseguito il “rating di legalità”
TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande di agevolazione possono essere presentate continuativamente, essendo l’agevolazione “a sportello”.
Confartigianato Imprese Vicenza in collaborazione con FidiNordEst può assistere le imprese interessate ad approfondire la misura e a presentare la domanda di sostegno.
Link per essere contattati: https://forms.office.com/e/xC6rMvaKXH