L’INPS interviene per spiegare i nuovi permessi concessi al padre lavoratore per i figli nati dal 1 gennaio 2013
Facciamo seguito alla notizia pubblicata su InformaImpresa online n. 889 del 10 gennaio 2013 per informarvi che:
- il decreto del 22.12.2012 del Ministero del lavoro è stato pubblicato nella G.U. n° 37 del 13.2.2013.
- l’INPS con circ. 40 del 14.3.2013 (in allegato) ha ribadito il diritto al padre lavoratore di fruire del congedo obbligatorio “aggiuntivo” (1 giorno) e del congedo facoltativo (1 o 2 giorni anche continuativi) entro e non oltre il quinto mese di vita del figlio.
Il congedo facoltativo è condizionato alla rinuncia della madre dello stesso numero di giorni del proprio congedo di maternità e i congedi non possono essere frazionati ad ore.
La disciplina si applica agli eventi parto, adozione e affidamenti avvenuti a partire dal 1° gennaio 2013.
Il termine del quinto mese decorre dall’effettivo ingresso in famiglia del minore nel caso di adozione nazionale o dall’ingresso del minore in Italia nel caso di adozione internazionale.
La durata dei permessi non subisce variazioni in caso di parto plurimo.
Il padre lavoratore per i giorni di congedo obbligatorio e facoltativo ha diritto ad una indennità giornaliera a carico INPS pari al 100% della retribuzione.
L’indennità è anticipata dal datore di lavoro in attesa che l’INPS fornisca istruzioni per conguagliare tale indennità e per l’esposizione, attraverso l’UniEmens, delle giornate di congedo fruite.
Compatibilità con altre prestazioni a sostegno del reddito
I congedi possono essere richiesti anche durante:
- il periodo indennizzato per indennità di disoccupazione (ASPI) e mini ASPI
- nel periodo transitorio durante la percezione del’indennità di mobilità
- nel periodo di trattamento di CIG
Per tali periodi, analogamente a quanto previsto nel congedo di maternità, è prevalente l’indennità per la fruizione dei congedi in argomento rispetto alle altre prestazioni a sostegno del reddito, che sono, pertanto incumulabili.
In entrambi i congedi spetta l’assegno per il nucleo familiare e la contribuzione figurativa.