I NUOVI ISA – LE NOTE AGGIUNTIVE

Come giustificare un basso punteggio ottenuto

Il ricorso al campo “note aggiuntive” dei modelli ISA a disposizione dei contribuenti sembra essere “l’ultima soluzione” alla quale il contribuente (o meglio il suo consulente) può ricorrere per segnalare al Fisco le molte anomalie e i tanti malfunzionamenti del software “Il Tuo Isa2018”.

Anche nella recente circolare n. 20/E, interamente dedicata alle risposte ai quesiti in materia di nuovi indicatori sintetici di affidabilità fiscale, il ricorso al campo "note aggiuntive" sembra essere l'unica soluzione a disposizione dei contribuenti.

In più parti la citata circolare, dopo aver ammesso le criticità sollevate dai contribuenti e dopo averne promesso la rimozione soltanto dal prossimo anno, si limita infatti a suggerire l'utilizzo di tale spazio a disposizione degli utenti.

Il ricorso a tali indicazioni può risultare utile nella speranza di indurre l'Amministrazione Finanziaria a evitare di selezionare la posizione in questione ai fini delle successive attività di controllo del rischio di evasione.

Analizzando meglio le parti della circolare n. 20/E che richiamano il ricorso alle note aggiuntive, si evince che, in realtà, siamo di fronte a vere e proprie “non soluzioni ai singoli problemi e alle criticità sollevate dai contribuenti. Ma evidentemente la soluzione proposta rappresenta il massimo che l'Amministrazione Finanziaria può concedere.

L'eventualità che l'indicazione di una serie di argomentazioni giustificative dei bassi punteggi ottenuti sia pressoché inutile, tuttavia, è piuttosto elevata. L'attività di analisi del rischio e di selezione delle posizioni dei contribuenti che allegheranno alla propria dichiarazione dei redditi per l'anno 2018 con i modelli ISA, verrà gestita attraverso procedure automatizzate. Tali procedure, almeno in una prima fase di scrematura, non consentiranno un'analisi compiuta e puntuale di ciò che i contribuenti avranno inserito all'interno del campo "note aggiuntive" del modello ISA.

Prima fase di analisi

Una prima selezione delle posizioni dei contribuenti con bassi punteggi ISA verrà costruita sulla base di specifici algoritmi che terranno conto di una serie di input e prenderanno a riferimento soltanto i punteggi ottenuti, sia a livello complessivo, che a livello di singoli indicatori elementari di affidabilità, e soprattutto di anomalia. Nella prima fase di selezione, con molta probabilità, la presenza o meno del quadro "note aggiuntive" verrà segnalato a fianco dei nominativi individuati in base agli specifici fattori di rischio introdotti.

Seconda fase di analisi

La lettura e l'esame del contenuto prodotto dal contribuente dovrebbe avvenire in una seconda fase della selezione delle posizioni e dovrebbe essere affidata e gestita da “persone”. È in quest'ottica che i contribuenti dovranno costruire tali informazioni, nella speranza che il loro contenuto, necessariamente diverso e disomogeneo da un contribuente all'altro, quindi impossibile da catalogare tramite processi automatizzati, venga attentamente valutato e analizzato.

Cosa indicare nel campo “note aggiuntive”

Per i motivi appena esposti, è dunque necessario che, nella compilazione delle note aggiuntive, il contribuente sia il più sintetico e preciso possibile. A tal fine potrebbe essere di estrema utilità richiamare anche il paragrafo della circolare che sollecita l'indicazione del problema specifico nelle note aggiuntive.

L'obiettivo da raggiungere è infatti quello di segnalare all'Amministrazione Finanziaria un'anomalia o una criticità nell'attribuzione dei punteggi al preciso fine di evitare l'inserimento nelle liste selettive di controllo.

A questo proposito, a nostro parere, sono da evitare frasi generiche con le quali si contestano e si stigmatizzano le capacità del modello ISA di rappresentare la situazione esaminata.

  • Data inserimento: 23.09.19
  • Inserito in:: Redditi
  • Notizia n.: 4232