Le agevolazioni sono le seguenti:
La prima agevolazione consiste in una detrazione Irpef del 19% per le spese sostenute nel 2018 per gli abbonamenti al trasporto pubblico regionale ed interregionale, nella misura massima di 250 Euro di spesa (quindi una detrazione massima di 47,5 Euro da far valere in dichiarazione dei redditi). Si tratta di abbonamenti al trasporto locale, regionale ed interregionale, quindi autobus, metropolitane, tram, treni ecc…). Ai fini della detrazione vale il principio di cassa, che costituisce il principio tipico in materia di oneri. La detrazione è calcolata sull'intera spesa sostenuta nel 2018, anche se l'abbonamento scade nel periodo d'imposta successivo (ad esempio abbonamento pagato a dicembre 2018, con validità dicembre 2018- marzo 2019). La detrazione spetta anche per le spese sostenute per i familiari a carico fermo restando il limite complessivo di spesa di 250 Euro.
Per usufruire della detrazione è necessario conservare copia delle spese sostenute per gli abbonamenti, in modo che tali documenti siano visionabili da parte del Caf/professionista abilitato che predisporrà la dichiarazione e dai funzionari dell'Agenzia delle Entrate in caso di futuri controlli.
La seconda agevolazione dà la possibilità per il datore di lavoro di rimborsare al dipendente 'abbonamento al trasporto pubblico in completa esenzione. La nuova disposizione prevede che le somme erogate o rimborsate ai dipendenti da parte del datore di lavoro, o quelle da quest'ultimo direttamente sostenute, per l'acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale del dipendente o dei suoi familiari fiscalmente a carico, non costituiscono reddito in capo al dipendente. Il datore di lavoro può utilizzare tre diverse modalità:
• pagamento diretto al fornitore del servizio di trasporto;
• erogazione di denaro al dipendente, come anticipo della spesa;
• rimborso della spesa al dipendente. E' necessario che l'agevolazione, se erogata, sia distribuita alla generalità o a categorie di dipendenti, a prescindere poi dal fatto che ne usufruiscano tutti o solo alcuni ed è valida anche per gli abbonamenti utilizzati dai familiari indicati all'art. 12 del TUIR, purché fiscalmente a carico del dipendente.