Pubblicata in G.U. la norma contro gli sprechi di prodotti alimentari e farmaceutici

Sono previste riduzioni sulla TARI per i soggetti che doneranno prodotti alimentari ad istituzioni con finalità assistenziali.

la Legge 19 agosto 2016, n. 166 si pone lo scopo di favorire il recupero e la donazione di prodotti alimentari e farmaceutici scartati per ragioni commerciali, estetiche o perché prossimi alla data di scadenza.

Si tratta di alimenti ancora commestibili e potenzialmente destinabili al consumo umano o animale e che, in assenza di un possibile uso alternativo, sono destinati ad essere smaltiti e di medicinali entro il periodo di validità e con un confezionamento integro.

Questi, a titolo esemplificativo, i prodotti agricoli e agro-alimentari che si possono considerare “eccedenze alimentari (e che devono comunque possedere i necessari requisiti di igiene e sicurezza):

  • prodotti invenduti o non somministrati per carenza di domanda;
  • ritirati dalla vendita perché non conformi ai requisiti aziendali di vendita;
  • rimanenze di attività promozionali;
  • prodotti prossimi alla data di scadenza;
  • rimanenze di prove di immissione in commercio di nuovi prodotti;
  • prodotti invenduti perché danneggiati da eventi meteorologici a causa di errori nella programmazione della produzione;
  • prodotti non idonei alla commercializzazione per difetti di imballaggio secondario che non pregiudicano le condizioni di conservazione.

 

I prodotti finiti della panificazione e i derivati degli impasti di farina che non necessitano di una conservazione a temperatura controllata, non venduti o somministrati entro le ventiquattro ore successive alla produzione e che risultino eccedenti presso le rivendite di negozi, anche della grande distribuzione, i produttori artigianali o industriali, la ristorazione organizzata, inclusi gli agriturismi, e la ristorazione collettiva, possono essere donati a soggetti individuati.

Sono previsti benefici fiscali per chi cede a titolo gratuito prodotti alimentari a persone indigenti: in particolare, alle attività commerciali, industriali, professionali e produttive in genere, che producono o distribuiscono beni alimentari, e che a titolo gratuito cedono tali beni alimentari a persone indigenti o bisognose o per l'alimentazione animale, i Comuni potranno applicare un coefficiente di riduzione sulla TARI proporzionale alla quantità, debitamente certificata, dei beni e dei prodotti ritirati dalla vendita e oggetto di donazione.

Il Ministero dell'ambiente, di concerto con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e con il Ministero della salute, promuoverà campagne informative al fine di incentivare la prevenzione della produzione di rifiuti alimentari, anche con specifico riguardo a pratiche virtuose nelle attivita' della ristorazione che consentano ai clienti l'asporto dei propri avanzi di cibo.

Per ridurre gli sprechi alimentari nel settore della ristorazione, concorrendo altresi' al raggiungimento degli obiettivi del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti, le regioni possono stipulare accordi o protocolli d'intesa per promuovere comportamenti responsabili e buone abitudini volti a ridurre lo spreco di cibo e per dotare gli operatori della ristorazione di contenitori riutilizzabili, realizzati in materiale riciclabile,idonei a consentire ai clienti di raccogliere e portare a casa gli avanzi alimentari.

  • Data inserimento: 05.09.16