Come noto, il 12 e 13 giugno p.v. si svolgeranno i referendum popolari.
Le operazioni di voto si svolgeranno nella giornata di domenica 12 giugno dalle ore 8 alle ore 22 e nella giornata di lunedì 13 giugno dalle ore 7 alle ore 15.
In merito al trattamento da applicare ai lavoratori dipendenti chiamati ad adempiere funzioni presso i seggi elettorali (presidente di seggio, segretario, scrutatore, rappresentante di lista o di gruppi di candidati), ricordiamo che agli stessi compete il diritto di assentarsi dal lavoro per tutto il periodo corrispondente alla durata delle operazioni elettorali.
Per quanto riguarda il trattamento economico relativo a tale periodo, occorre verificare quali giornate siano lavorative e quali siano non lavorative.
Per le giornate lavorative, il dipendente ha diritto di fruire dello stesso trattamento economico che gli sarebbe spettato in caso di effettiva prestazione.
Per le giornate festive e non lavorative, queste possono essere alternativamente recuperate con altrettante giornate di permesso (da usufruire immediatamente dopo le elezioni) o compensate con quote retributive giornaliere (pari cioè ad una giornata di retribuzione).
In assenza di specifiche disposizioni di legge, non deve essere riconosciuto alcun compenso per il lavoro straordinario (notturno e festivo) in relazione all'attività svolta presso il seggio, la quale costituisce oggetto di specifico ed esclusivo compenso da parte dello Stato.
I lavoratori interessati sono tenuti ad informare preventivamente il datore di lavoro dell’assenza per le operazioni di voto, producendo , oltre alla copia del certificato di chiamata al seggio, anche l'attestato, firmato dal presidente, con l'indicazione delle giornate di presenza al seggio e dell'orario di chiusura.
Per i lavoratori che assolvono l'incarico di presidente la certificazione potrà essere vistata dal vice presidente.