Il 4 maggio 2016 il nuovo Regolamento generale sulla protezione dei dati (General Data Protection Regulation, o GDPR) è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea.
Questo è ciò che prevede in breve il nuovo Regolamento Privacy UE:
Come per gli altri Regolamenti UE, il nuovo Regolamento Privacy entrerà in vigore nell'intero territorio dell'Unione nel giro di 20 giorni dalla data di pubblicazione, ovvero il 25 maggio 2016; il regolamento prevede tuttavia due anni di tempo per adeguarsi, e quindi non sarà applicabile fino al 25 maggio 2018.
Il nuovo regolamento rappresenta un traguardo per le normative sul trattamento dati, e servirà a rafforzare i diritti esistenti e a dare agli individui più poteri di controllo sui propri dati personali, creando al contempo opportunità di business ed incoraggiando l'innovazione.
Nel mese di gennaio (2016), l’Unione Europea ha pubblicato una bozza del nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali che sostituirà la legislazione comunitaria esistente in materia di tutela dei dati personali, ovvero la Direttiva 95/46/EC.
Il 4 maggio 2016, il Regolamento generale sulla protezione dei dati personaliè stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Come per ogni regolamento europeo, il GDPR entrerà in vigore su tutto il territorio UE dopo 20 giorni dalla pubblicazione, ovvero il 25 maggio 2016; tuttavia, non sarà applicabile prima del 25 maggio 2018 in quanto il regolamento stesso prevede un periodo di 2 anni per adeguarsi alle nuove disposizioni.
Il nuovo regolamento rappresenta un traguardo per le normative sul trattamento dati, e servirà a rafforzare i diritti esistenti e a dare agli individui più poteri di controllo sui propri dati personali, creando al contempo opportunità di business ed incoraggiando l'innovazione.
La riforma in questione si basa sull'Articolo 16 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea (TFUE) il quale permette l'adozione di una normativa relativa alla protezione dell'individuo con riguardo all’elaborazione di dati personali ad opera degli Stati Membri quando impegnati nel ricoprire attività che rientrano nell'ambito del diritto comunitario.
Permette inoltre l'adozione di una normativa riguardante il libero scambio di dati personali, includendo dati personali elaborati dagli Stati Membri o da parti private.
Prima di tutto, è importante comprendere che il GDPR è un regolamento, e non una direttiva come la precedente Direttiva 95/46/EC. Questi due termini sono spesso usati come sinonimi, ma hanno in realtà un significato molto diverso: infatti, una direttiva è attuata per mezzo della legislazione dei singoli Paesi (deve quindi essere recepita dal singolo Stato e tramutata in legge ordinaria) mentre un regolamento, una volta adottato, diventa immediatamente applicabile come legge in tutti gli Stati UE simultaneamente.
Il regolamento riguarderà sia i consumatori che le imprese. Infatti, la nuova normativa serve innanzitutto a rafforzare i diritti già esistenti ed a potenziare i singoli individui con più controllo sui propri dati personali. In particolare:
Nell'unificare le normative europee in materia di protezione dei dati, i legislatori mirano anche a creare opportunità di business e ad incoraggiare l'innovazione. Con questa prospettiva la nuova regolamentazione stabilirà alcuni nuovi principi:
In aggiunta, questa riforma taglierà i costi e la burocrazia del commercio europeo, con particolare attenzione alle Piccole e Medie Imprese (PMI). La riforma della protezione dei dati dell'UE aiuterà le PMI ad affacciarsi su nuovi mercati. Grazie alla nuova normativa, le PMI otterranno inoltre dei benefici derivanti da alcune semplificazioni nella burocrazia:
Secondo la Commissione Europea, questa direttiva punta a migliorare la cooperazione tra le autorità incaricate dell'applicazione delle norme, rafforzando la fiducia reciproca tra polizia e autorità giudiziaria. Inoltre fornirà ai cittadini una migliore protezione dei propri dati: i dati personali dei singoli individui saranno protetti con più sicurezza anche durante una qualsiasi operazione a scopo giudiziario, inclusa la prevenzione di un crimine. La normativa proteggerà chiunque – a prescindere dall'essere vittima, sospettato di reato o testimone. Tutti i trattamenti necessari per l'applicazione della legge nell'Unione dovranno attenersi ai principi di necessità, proporzionalità e legalità, con le appropriate garanzie per i singoli individui. La supervisione è garantita dalle autorità nazionali responsabili della protezione dei dati; in più, dovranno essere messi a disposizione dell'individuo degli strumenti giudiziari per i ricorsi.
A questo punto è necessario continuare ad analizzare i principi di cui sopra, attendere ulteriori istruzioni, linee guida e – quando sarà il momento – le decisioni prese dai tribunali europei e dalle autorità di protezione dei dati personali.
I documenti ufficiali sulla riforma della protezione dei dati sono disponibili qui.