Il Ministero del Lavoro, con risposta ad interpello n. 26 del 1° agosto u.s. , è intervenuto nuovamente sulla questione della proroga della Cassa integrazione, senza soluzione di continuità, anche nel settore Edile. A tal proposito ricordiamo che in precedenza il Ministero, rispondendo ad un altro interpello, aveva ammesso la possibilità di prorogare il periodo di Cassa integrazione nel settore Edile, senza soluzione di continuità, anche per i casi di sospensione totale dell’attività (e non solo di riduzione della stessa), limitando però tale opportunità solo alle imprese del settore Industriale. Di conseguenza, per le aziende artigiane, la possibilità di proroga della Cassa integrazione era ammessa solo in caso di riduzione dell’attività lavorativa.
A fronte di tale interpretazione, più volta la Confederazione è intervenuta presso il Ministero, mettendo in evidenza l’incongruenza di tale interpretazione. Ora, con risposta ad un nuovo interpello, il Ministero accoglie le tesi di Confartigianato, estendendo ai dipendenti delle imprese artigiane i benefici spettanti ai dipendenti delle imprese industriali; di conseguenza, anche per le aziende del settore Artigiano è prevista la possibilità di applicare il regime di proroga della Cassa integrazione non solo in caso di riduzione dell’attività lavorativa, ma anche nel caso di sospensione totale dell’attività. In pratica, sull’argomento di cui all’oggetto, viene sancita la parificazione tra il settore Industriale e quello Artigiano.