Il 07 settembre 2016 è stata presentata alla Commissione degli esperti un'ipotesi di evoluzione dello strumento studi di settore. In particolare, il tratto saliente dell'intervento consiste nel superamento degli attuali studi di settore e nell'abbandono del loro utilizzo come strumento di accertamento presuntivo. In luogo degli attuali studi di settore che determinavano un livello di ricavi/compensi a cui, eventualmente, il contribuente poteva adeguarsi, il nuovo strumento porterà ad un indicatore di compliance che fornisce, su scala da uno a dieci, il grado di affidabilità fiscale del contribuente.
L’indicatore di compliance è un dato sintetico che fornisce, su scala da uno a dieci, il grado di affidabilità del contribuente. Se Il contribuente raggiunge un grado elevato avrà accesso al sistema premiale che prevede oggi, l’esclusione da alcuni tipi di accertamento e una riduzione del periodo di accertabilità.
Il nuovo indicatore sintetico verrà costruito sulla base dell’attività economica svolta in maniera prevalente, con la previsione di specificità per ogni attività o gruppo di attività. Verrà costruito sulla base di una metodologia statistico-economica innovativa che prende in considerazione molteplici elementi:
Il singolo contribuente utilizzando un nuovo software, in luogo dell'attuale GERICO, avrà la possibilità di conoscere il risultato dell'indicatore sintetico e delle sue diverse componenti, comprese quelle che appaiono incoerenti.
In tal modo il contribuente potrà, se lo ritiene opportuno, integrare i propri ricavi/compensi per migliorare il livello dell'indicatore fermo restando che il livello dell'indicatore sarà influenzato anche da indici non sensibili al livello dei ricavi/compensi dichiarati.
Il livello di tali ultimi indicatori, quindi, potrà migliorare solo mediante la modifica di comportamenti aziendali.