Finalmente dopo quasi cinquanta giorni di appelli e proteste da parte delle associazioni di categoria compresa Confartigianato, il Ministero dei Trasporti recepisce lo scontento degli autotrasportatori e di tantissime imprese manifatturiere contro il contingentamento della circolazione dei veicoli pesanti sul Brennero.
La risposta inviata dal Capo di Gabinetto del Mit, Mauro Bonaretti, in una lettera all’ambasciatore d’Austria a Roma, René Pollitzer, stigmatizza la situazione che si è creata e si appella alle norme comunitarie ma non indica le contromisure pratiche in opposizione all’iniziativa austriaca che l’Italia intende immediatamente attuare.
Anche la Commissaria UE ai Trasporti Violeta Bulc, dopo un’iniziale temporaggiamento, si è decisa ad esprimere ufficialmente un netto giudizio negativo sul contingentamento del traffico pesante al Brennero ritenendo che questa misura debba essere limitata a circostanze eccezionali.
La Commissaria UE ritiene che le 25 giornate di divieto in calendario fino al mese di luglio siano esagerate e contrarie alle norme UE sulla libera circolazione e di fatto “provocatorie”.
In questo periodo, infatti, le esportazioni italiane sono aumentate e le nostre imprese non possono rischiare di mettere in crisi l’intero ciclo produttivo manifatturiero specie per le forniture meccaniche del Nord Est all’Europa centrale ed in particolare verso la Germania che potrebbe rivolgersi ad altri fornitori qualora vedesse scarseggiare l’arrivo della nostra componentistica dell’automobile e simile.
La questione è delicata e l’alternativa del treno riguarda il futuro e non il presente; il domani non l’oggi.
All’inizio dello scorso mese di febbraio con il Brenner Meeting; un apposito vertice convocato dal coordinatore del corridoio scandinavo-mediterraneo della Ue, Pat Cox, si era cercato - mettendo attorno a un tavolo i ministri dei trasporti di Italia, Austria e Germania, nonché i presidenti delle Regioni coinvolte, ovvero Baviera, Tirolo, Alto Adige e Trentino - di affrontare con senso di responsabilità la gestione di tutto il corridoio del Brennero.
Confartigianato Trasporti è consapevole che per trovare soluzioni sostenibili e di lungo periodo per il problema del traffico lungo l'asse del Brennero, siano decisive le scelte di pianificazione e realizzazione delle opere infrastrutturali stradali e ferroviarie.
L’Associazione aveva visto con interesse la decisione di costituire un gruppo di lavoro che doveva valutare nel dettaglio tutti gli aspetti legati alla gestione della situazione esistente ed attende la prossima riunione convocata ad Innsbruck per fare il punto della situazione.
Orbene, nonostante ciò con un atto d’imperio unilaterale, l’Austria ha deciso di contingentare il traffico dei veicoli pesanti per soli 300 veicoli ogni ora, rallentando notevolmente il flusso di molti operatori italiani con gravi ricadute sia per gli autotrasportatori sia per i produttori.
La prima attuazione del calendario dei divieti ha creato interminabili file di veicoli per circa una ventina di chilometri provocando ovviamente maggiore inquinamento, stress e ritardi, con moltissimi danni e pochi effetti positivi. L’azione di vietare la circolazione non porta benefici ma soltanto perdite e svantaggi per tutti.
Confartigianato Trasporti concorda con la presa di posizione della Commissione Europea ma ritiene debole la risposta italiana perché le imprese del settore hanno bisogno assoluto in tempi brevi di certezze per operare con dignità ed efficacia nel mercato. Alla luce di tutto ciò la pressione di Confartigianato nei confronti del Ministero dei Trasporti italiano persisterà fino ad ottenere il risultato auspicato.
Per eventuali approfondimenti resta a disposizione il funzionario di categoria Maurizio Petris (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;