Nulla di definito e decisivo al termine dell'incontro tra i rappresentanti di UNATRAS, l'unione delle associazioni nazionali dell'autotrasporto, di cui Confartigianato detiene la presidenza con Amedeo Genedani, e Teresa Bellanova, Viceministro Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, conclusosi nel tardo pomeriggio di ieri martedì 15 marzo.
Una "fumata grigia" spiegabile con la volontà, da parte di UNATRAS, di riservarsi una valutazione attenta delle proposte avanzate dalla rappresentate del Ministero, nell'ambito di quello che la Viceministro ha definito un "protocollo d'intesa" che, se accettato e sottoscritto dalle parti, dovrebbe definire il punto di incontro tra le richieste avanzate dalla categoria, nel contesto di una vertenza apertasi per il profondo stato di crisi in cui versa il mondo dei trasporti (autotrasporto merci e trasporto persone), e le risposte del governo.
L'esecutivo UNATRAS dovrebbe riunirsi oggi, mentre non è ancora certo quando verrà fissato il nuovo incontro con Bellanova, ma il tutto si dovrebbe concretizzare entro il giovedì successivo. Il tavolo con il MIMS dovrebbe comunque rimanere aperto in maniera permanente, per procedere nel confronto e scongiurare, così, la trasformazione delle fibrillazioni della categoria in vera e propria mobilitazione.
Nello specifico, la Viceministro avrebbe presentato un pacchetto di proposte che, almeno per quel che riguarda le regole del settore, recepiscono le richieste di UNATRAS e Confartigianato Trasporti.
Per quanto riguarda il fronte caldissimo del caro-carburanti, Bellanova ha annunciato che le risposte alle richieste della categoria saranno fornite da un provvedimento generale del governo, con il Consiglio dei Ministri che si riunirà giovedì e approverà un provvedimento di riduzione del costo del gasolio di 15 centesimi. In realtà, tale compensazione non è stata quantificata nel corso dell'incontro, ma è frutto di notizie di stampa.
UNATRAS e Confartigianato Trasporti, per fermare la speculazione in atto, ha chiesto di avviare un'operazione di controlli serrati, oltre a fissare per decreto un tetto al prezzo del gasolio.
Ciò che non convince, nell'ipotesi di riduzione del prezzo del gasolio di soli 15 centesimi di euro, è la differenza eccessiva rispetto a quanto proposto nell'emendamento presentato al governo dalle Associazioni di categoria, che indica una diminuzione del 30% del costo industriale. Tradotto: con il gasolio ormai schizzato a 2.154,63 (ultima rilevazione ufficiale del MiSE del 14 marzo, sulla media settimanale dei prezzi, dal 7 al 13 marzo 2022), la diminuzione arriverebbe, per 1.000 litri, a 150 euro, contro i 345 euro proposti. Praticamente meno della metà.
UNATRAS, ha confermato le iniziative organizzate per il prossimo fine settimana, che saranno dettagliate prossimamente, e che verranno portate avanti per protestare contro le speculazioni sul prezzo del gasolio e dei carburanti e sulla carenza degli stessi che si sta verificando per i rifornimenti extra-rete.
Le proposte sulle regole di settore
• Rispetto della clausola di adeguamento del costo del carburante, elemento essenziale del contratto di trasporto, anche verbale, ed i costi indicativi di riferimento, aggiornati almeno trimestralmente dal Ministero.
• Controlli sul rispetto dei tempi di pagamento dei contratti di trasporto, anche tramite il coinvolgimento dell'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, e del Comitato Centrale per l'Albo nazionale degli autotrasportatori.
• Confermata la firma di entrambi i Ministeri interessati, MIMS e MEF, del Decreto interministeriale per la ripartizione del fondo di 240 milioni di euro destinati all'autotrasporto, che attende solo il via libera della Corte dei Conti.
• Accelerazione per tutte le procedure di pagamento degli incentivi e dei contributi dovuti agli Autotrasportatori
Per ogni ulteriori informazione e/o approfondimento, resta a disposizione il funzionario di categoria Maurizio Petris (tel. 0444/168432 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)