Nella notte fra il 14 e il 15 marzo 2022 il Senato della Repubblica ha approvato un emendamento di interesse per la categoria al D.L. 4/2022 (c.d. "Sostegni-ter").
La modifica n. 4.2, che va a modificare l'art. 1 del DL) prevede infatti che:
1. "Il fondo di cui all'articolo 1, comma 366, della legge 30 dicembre 2021, numero 234 (legge di Bilancio 2022), è incrementato di 105 milioni euro per l'anno 2022, di cui 60,7 milioni di euro destinati al beneficio di cui al comma 2, 5 milioni di euro destinati alle imprese, non soggette a obblighi di servizio pubblico, autorizzate all'esercizio di trasporto turistico di persone mediante autobus coperti, e la quota rimanente, pari a 39,3 milioni di euro, destinata a misure di sostegno per la continuità aziendale e la tutela dei lavoratori dell'agenzia di viaggio e dei tour operator che abbiano subito una diminuzione media del fatturato nell'anno 2021 di almeno il 30% rispetto alla media del fatturato dell'anno 2019. Le risorse di cui al primo periodo destinate alle agenzie di viaggi e ai tour operator, sono erogate anche agli operatori economici costituiti o autorizzati successivamente al 1° gennaio 2020 secondo i criteri di cui al decreto del Ministro del Turismo del 24 agosto 2021, prot. numero SG/243, ferme restando le modalità di verifica e controllo di cui al medesimo decreto".
Si tratta quindi di un modesto contributo di ulteriori 5 milioni di euro rispetto a quanto previsto nella Legge di Bilancio 2022 e che nel dettaglio prevede l'istituzione, presso il Ministero del Turismo di un «Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente», con una dotazione pari a 120 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e a 40 milioni di euro per l'anno 2024. L'obiettivo è quello di razionalizzare gli interventi finalizzati all'attrattività e alla promozione turistica nel territorio nazionale, sostenendo gli operatori del settore nel percorso di attenuazione degli effetti della crisi e per il rilancio produttivo ed occupazionale in sinergia con le misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Seguiremo l'andamento della questione sulla quale forniremo tempestivi aggiornamenti, soprattutto in ordine alla modalità di erogazione del ristoro.
Ricordiamo infine che in questi giorni abbiamo presentato un emendamento al D.L. Energia con il quale si richiede un credito d'imposta del 30% sull'acquisto del carburante. L'emendamento impegna il Governo ad intervenire in maniera sollecita, al fine di calmierare il costo professionale del carburante, apprestando una misura temporanea di mitigazione dell'emergenza. La soluzione prospettata, e che auspichiamo venga accolta, è quella di alleviare - con la previsione di un credito d'imposta - il costo industriale del carburante, che costituisce la base di calcolo per la determinazione del prezzo finale alla pompa.
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