La Regione del Veneto in passato è sempre stata capace di disegnare la mobilità regionale consentendo alle imprese di dare risposte efficaci alla domanda di trasporto, in un quadro di programmazione ben definito. Con l'incontro di oggi tra le associazioni dei tassisti del Veneto, il Presidente Luca Zaia e la Vice Presidente De Berti si è voluto rafforzare il legame e la vicinanza tra la Regione del Veneto e gli operatori del trasporto mediante taxi.
Il delegato regionale della categoria di Confartigianato Veneto Alessandro Nordio ci ha tenuto a rappresentare come i recenti accadimenti che hanno visto coinvolto il Governo siano legati a cause indipendenti dalle vicende che hanno riguardato l'art.10.
"Siamo molto soddisfatti che sia stata recepita la richiesta di stralcio dell'art.10, fortemente voluta dalla categoria, motivata ed argomentata, ma addossarci una qualche responsabilità per la crisi in atto è un pretesto per coprire il peso che la politica ha dovuto sostenere in questi mesi, che l'hanno vista arretrare nei confronti di un Governo tecnico che di fatto ha
circoscritto la democrazia parlamentare.
Questa sofferenza è la vera causa che ha creato le condizioni per una crisi di
Governo, non utile al Paese, non necessaria, dannosa per le imprese ma soprattutto per i cittadini per le difficoltà economiche che ne deriveranno. Per ridare vigore al modello Veneto che ci ha permesso di affrontare seppur con molte criticità, oltre un decennio di crisi profonde, riteniamo debba essere attivato il Tavolo Tecnico di Coordinamento nonché Comitato di monitoraggio e controllo". Conclude Nordio.
Durante l'incontro si è avuto modo di confrontarsi sulle nuove sfide che la categoria dovrà affrontare nel prossimo futuro e Confartigianato taxi ha evidenziato alcune delle priorità da:
1. Monitorare il settore, quantificarne le dimensioni, il numero di imprese, il numero degli addetti, la ramificazione e concentrazione sul territorio, valutare il grado di presenza in aree a domanda debole e proporre soluzioni integrative e complementari al TPL.
2. Sulla base delle dimensioni accertate delle imprese, studiare proposte normative che favoriscano processi di aggregazione, al fine di evitare una intermediazione selvaggia, da cui difficilmente le imprese più piccole possono difendersi, da parte delle piattaforme, che si tradurrebbe in fenomeni di sfruttamento e dumpimg fiscale che penalizzerebbe anche gli utenti.
3. Favorire processi di semplificazione amministrativa e di razionalizzazione delle procedure ad esempio costituendo una banca dati regionale, dove i vettori si possano accreditare per accedere a ZTL e ZTC con una unica modalità di accesso e senza inseguire i provvedimenti emessi dai Comuni.
4. Proporre un impianto normativo al fine di sviluppare un modello di erogazione del servizio che ponga al centro il cittadino utente, il quale attraverso la innovazione tecnologica, possa usufruire di una serie di servizi che colgano tutti gli aspetti della mobilità individuale o di piccoli gruppi di persone, anche attraverso una razionalizzazione, su base regionale, di alcuni punti omogenei del quadro tariffario.
5. Proporre soluzioni sia strutturali (stazioni di ricarica) che relative ai veicoli per favorire un reale processo di transizione ecologica nel quadro degli obiettivi del Piano regionale dei trasporti e PNRR.
6. Favorire, processi di innovazione tecnologica nel settore, con soluzioni che vedano chi esegue il trasporto in forma aggregata come soggetto in grado di erogare servizi sulla base della qualità (misurata e percepita), efficienza (tenuto conto anche delle minori emmissioni/moto ondoso, ottenibili razionalizzando servizi, percorsi e capienza dei mezzi), professionalità (razionalizzazione dei ruoli individuando bacini di traffico più ampi delle provincie- innalzamento del livello degli esami e previsione di corsi quinquennali per il mantenimento del titolo), trasparenza (tariffaria in primo luogo con possibilità di acquisire preventivi di massima in app e incentivando l'uso di tariffe fisse anche dedicate a soggetti deboli con formule di abbonamento che consentano gradatamente l'abbandono del mezzo privato alla fascia più anziana della popolazione) sicurezza (installando ad esempio delle telecamere esterne ai veicoli in grado di trasmettere in tempo reale alle control room la situazione attorno al veicolo, interfacciarsi con le smart road e dare all'utenza un senso di fiducia e protezione.
7. Proporre soluzioni per una effettiva integrazione e complementarità con il TPL cosi come previsto dalla L.R.25/98.