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36 Studi di settore periodo d’imposta 2010. I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate.
La circolare 30/E del 28.6.2011dell’Agenzia delle en-trate in tema di studi di settore dà indicazioni utili per la gestione dei correttivi anticrisi.
UTILIZZO RETROATTIVO DI STUDI DI SETTORE EVOLUTI E DI QUELLI INTEGRATI
I risultati di Gerico, nella versione aggiornata, pos-sono essere applicati retroattivamente , se depurati dai correttivi.
In sostanza, poiché il risultato degli studi di settore è frutto di costante affnamento e in continua evo-luzione nel tempo, è sempre stato ammesso che si potesse tenere conto dei risultati della versione più evoluta , anche per i periodi d’imposta che prece-devano l’evoluzione, se più favorevoli per il contri-buente.
L’Agenzia conclude, che le risultanze degli studi di settore che tengono conto dei correttivi di cui al decreto 7 giugno 2011 trovano applicazione, ai f-ni dell’accertamento, solo per il periodo d’imposta 2010.
PRINCIPALI NOVITA’ DELLA MODULISTICA
Soci amministratori
L’Agenzia conferma le indicazioni date con la circola-re 34/E del 2010 per quanto attiene la compilazio-ne del quadro A relativo alle fgure dei “Soci ammi-nistratori“ e “Soci non amministratori” .
Perdite e distruzione di beni
Nella sezione “Ulteriori elementi contabili” del qua-dro F sono stati istituiti dei righi per monitorare i casi di perdita o distruzione di beni per:
- Materie prime sussidiarie semilavorati, merci e prodotti fniti
F36 relativo ai “Beni distrutti o sottratti (esclusi quelli soggetti ad aggio o ricavo fsso)”;
F37 afferente i “Beni soggetti ad aggio o ricavo fsso distrutti o sottratti”.
- Esistenze iniziali relative ad opere, forniture e ser-vizi di durata ultrannuale di cui all’art. 93, comma 5, del TUIR
F38 “Beni distrutti o sottratti”
Nel caso in cui durante l’esercizio 2010 siano stati distrutti o sottratti beni appartenenti alle categorie sopra specifcate i predetti righi vanno valorizzati. L’indicazione riguarda:
- la distruzione accidentale dei beni a causa di eventi fortuiti per cause indipendenti dalla volon-tà dell’imprenditore.
- le distruzioni volontarie di beni da parte dell’im-prenditore.
Restano escluse dall’indicazione le distruzioni di be-ni collegate alla normale attività del soggetto quali sfridi, cali naturali, alterazioni o distruzioni dipen-denti da trasformazioni di beni rientranti nell’attivi-tà dell’impresa.
Le informazioni possono essere di aiuto agli uffci nella valutazione: - dell’anali del rischio;
- delle situazioni da sottoporre a controllo;
- nella valutazione delle richieste del contribuente per giustifcare lo scostamento rispetto al risultato di Gerico.
Beni mobili di valore inferiore a 516,46 euro
Nel quadro F “Ulteriori elementi contabili” è stato inserito il rigo F39 “Spese per l’acquisto di beni stru-mentali di costo unitario non superiore a 516,46 eu-ro”
In tale rigo va indicato l’ammontare delle spese che già sono state indicate nel rigo F20, sostenute per l’acquisto dei beni strumentali di costo unitario non superiore a € 516,46.
Il rigo è stato inserito per analizzare il fenomeno le-gato ad un eventuale malfunzionamento dell’indica-tore “Incidenza degli ammortamenti per beni mobili strumentali rispetto al valore storico degli stessi” ed eventualmente intervenire nelle future evoluzioni degli studi.
Opzione contabilità ordinaria
Nel rigo F00 è stata inserita l’informazione relati-va alla scelta della contabilità ordinaria da parte di soggetti semplifcati.
IL QUADRO Z
Sono stati inseriti appositi quadri Z all’interno degli studi di settore al fne di acquisire informazioni utili nell’elaborazione degli studi evoluti applicabili dal periodo d’imposta 2012.
Per reperire le necessarie informazioni, a volte sono stati modifcati anche i quadri D ed E.
QUADRO X
L’applicazione dei correttivi anticrisi presuppone la compilazione del quadro X ed in alcuni casi è ri-chiesto il raffronto tra i dati 2010 e quelli del bien-nio precedente.
Altri correttivi invece scattano automaticamente, co-me ad esempio quello congiunturale di settore. In riferimento alla gestione dei dati da inserire nel quadro X per l’applicazione del correttivo individua-le, la Circolare 30/E/2011 ha chiarito alcuni dubbi in merito ai seguenti casi particolari:
- Inizio attività da parte del contribuente nell’anno di riferimento ( 2008 o 2009) come mera prosecu-zione dell’attività svolta da altri soggetti.
In questo caso il contribuente deve ragguagliare ad anno i costi e ricavi dichiarati in tale periodo. L’anno viene considerato di 365 giorni.
- Il contribuente non ha presentato il modello studi di settore per il periodo d’imposta di riferimento del correttivo perché interessato da un causa di esclu-sione.
L’Agenzia chiarisce che è necessario indicare negli appositi righi del quadro X i costi ed i ricavi dichia-rati nell’anno di riferimento eventualmente raggua-gliati ad anno. E’ necessario perciò ricostruire lo stu-dio di settore al fne della compilazione del quadro X.
I dati da porre a confronto per il calcolo dei corretti-vi devono essere omogenei anche con riferimento al tipo di attività svolta ( rientranti nel campo di appli-
InformaImpresa 13 Venerdì 15 luglio 2011
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