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associate, le attività relative ai pneumatici fuori uso derivanti dalla demolizione dei veicoli. Il Comitato, entro il 07/08/2010, individua l’entità del contributo per la copertura dei costi di raccolta e gestione dei pneumatici dei veicoli a fne vita. Sarà poi l’autorità competente a dover approvare defnitivamente l’am-montare del contributo. Il contributo deve coprire anche i costi di gestione e di amministrazione del Comitato. Con decreto del Ministero dell’Ambiente, da adottare entro l’08/07/2010, sono defniti i parametri tecnici per l’individuazione delle diverse categorie di contributo.

Il contributo è riscosso dal rivenditore del veicolo all’atto della vendita di ogni veicolo nuovo nel terri-torio nazionale e versato in un fondo appositamente costituito presso l’ACI, utilizzato per la copertura dei costi di raccolta e gestione dei pneumatici a fne vita.

Dal 07/10/2011 decorre l’obbligo, da parte dei ri-venditori, di esazione del contributo che deve essere indicato in modo chiaro in una riga separata nella fattura di vendita.

Entro il 07/08/2011 i produttori e gli importatori di pneumatici o loro forme associate, concordano con i demolitori ed eventuali loro forme associate le attività di ritiro e recupero dei pneumatici fuori uso ed i relativi costi.

Entro il 30 settembre di ogni anno, i produttori e gli importatori dei pneumatici o le loro eventuali forme associate comunicano al Comitato, le stime e gli oneri relative alle componenti di costo, ai fni dell’aggiorna-mento del contributo per l’anno successivo. I centri di raccolta conferenti i pneumatici fuori uso, provenienti dai veicoli a fne vita, debbono inserire i quantitativi dei pneumatici fuori uso nel MUD.

Tavolo permanente di consultazione

E’ stato istituito il tavolo di consultazione che ha il compito di esaminare la gestione dei pneumatici fuori uso con la fnalità di incrementare il livello quanti-tativo e qualitativo delle varie fasi della gestione complessiva.

Come calcolare il peso dei pneumatici

Il regolamento stabilisce che, una quantità di pneumatici nuovi pari in peso a cento, equivale ad una quantità di pneumatici fuori uso pari in peso a novanta. Il 10% in meno rispetto ad un pneumatico nuovo.

AMBIENTE - ENERGIA

30 Rifiuti. Pneumatici fuori uso: Ecopneus è

un consorzio in grado di gestire la raccolta senza oneri per gli autoriparatori

Confartigianato Autoriparatori ha siglato un pro-tocollo d’intesa con ECOPNEUS, che è in grado di organizzare, senza oneri per le aziende, la raccolta dei pneumatici fuori uso (prodotti dal 09/06/2011) a partire dal 07/09/2011.

A seguito dell’emanazione del decreto n. 81 del 08/06/2011, riguardante la gestione dei pneuma-tici fuori uso, la Confartigianato Autoriparatori ha sottoscritto con ECOPNEUS un protocollo d’intesa, che promuove i gli aspetti di seguito riportati: lotta all’illegalità, totale tracciabilità dei fussi, attuazione

degli indirizzi, comunitari, sviluppo di un’industria nazionale del riciclo e del recupero di alta qualità, massimizzazione del benefcio ambientale ed eco-nomico, ottimizzazione dei costi di sistema, ricerca e sperimentazione.

Evidentemente ognuno dei punti sopra citati esprime dei valori assolutamente condivisibili.

La società consortile ECOPNEUS vede fra i suo pro-motori le aziende Bridgestone, Continental, Goodyear Dunlop, Marangoni, Michelin e Pirelli.

Premesso che l’accordo, istituisce una relazione fra Confartigianato Autoriparatori e la società consorti-le ECOPNEUS, è bene segnalare che le aziende che producono con la loro attività i pneumatici fuori uso (rifuti non pericolosi - CER 16.01.03), se lo vorranno, potranno provvedere alla loro raccolta rivolgendosi appunto a tale società consortile, senza sostenere alcun costo.

Per poter avvalersi del servizio citato, che partirà successivamente al 07/09/2011, le aziende che pro-ducono i pneumatici fuori uso (autoffcine, gommisti, …), devono inviare una dichiarazione di interesse al servizio, nell’Area iscrizione operatori del sito www. ecopneus.it. Con tale registrazione dovranno essere fornite anche le seguenti informazioni: - dati aziendali, sede o sedi operative;

- quantità di pneumatici fuori uso avviati al recupero nel corso degli ultimi tre anni, come risultanti da documenti uffciali dell’azienda;

- nominativi degli operatori utilizzati per la raccolta e il recupero;

- quantitativo usualmente detenuto e modalità di messa a disposizione;

- quantitativo di pneumatici fuori uso esistente nella sede o sedi operative alla data del 30/06/2010. Successivamente all’invio della segnalazione di inte-resse, le aziende verranno contattate per concordare le modalità operative della raccolta dei pneumatici fuori uso.

Il ritiro avverrà senza alcun onere, purché siano rispettate le modalità che verranno concordate e che verranno illustrate in un regolamento in fase di defnizione.

E’ bene precisare che non rientrano nel servizio la raccolta i pneumatici per bicicletta, le camere d’aria, i relativi protettori (fap) e le guarnizioni in gomma e i pneumatici per aereoplani e aereomobili in genere. La raccolta e il recupero dei pneumatici fuori uso, sen-za oneri, è motivata dal fatto che è stato istituito con apposito decreto legislativo il “contributo ambientale” su ogni pneumatico venduto ed immesso nel mercato nazionale, dalla data del 07/09/2011. Al momento si è in attesa di conoscere il valore economico che dovrà essere imputato al cliente fnale, e che dovrà essere bene evidenziato in fattura.

AMBIENTE - ENERGIA

31 Rifiuti. Produttori e importatori di

pneumatici devono garantire la gestione dei pneumatici fuori uso.

Il produttore o l’importatore dei pneumatici è la per-sona fsica o giuridica che immette per la prima volta sul mercato pneumatici da impiegare come ricambio. Deve applicare il contributo ambientale e garantire la gestione dei pneumatici fuori uso

InformaImpresa 7 Venerdì 15 luglio 2011

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