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contributo ambientale. Confartigianato, in attesa di conoscere le decisioni ministeriali, suggerisce di ri-portare comunque la dicitura dell’applicazione del contributo.

Questo significa che le imprese che effettuano, a decorrere dal 07/09/2011, la vendita di pneuma-tici, devono inserire nella fattura, ricevuta fiscale, scontrino, una descrizione chiara e dedicata a tale operazione, omettendo ovviamente di specificarne l’importo, ma inserendo la formulazione “ammonta-re non disponibile”. Confartigianato propone la se-guente dicitura:

“contributo ambientale ai sensi del DM 11/04/2011, n. 82 – ammontare non disponibile”

Tale dicitura va evidenziata in tutti i documenti fi-scali di cessione di pneumatici nuovi, ed è assogget-tata ad iva (oggi aliquota 20%).

Si precisa infine che, anche per i pneumatici acqui-siti in precedenza al 07/09/2011, e quindi presenti nel magazzino degli autoriparatori, sui quali non è stato pagato alla fonte il contributo ambientale, nel-la fase della vendita successiva, dovrà comunque es-sere applicato il contributo (o la sola dicitura sopra evidenziata).

Eventuali informazioni possono essere richieste al Set-tore Ambiente di Confartigianato Vicenza.

Per approfondimenti consultare gli articoli collega-ti:

- Pneumatici fuori uso: parte il nuovo sistema di ge-stione e raccolta. Al via anche l’applicazione del con-tributo ambientale

- Pubblicato il decreto che regolamenta la gestione dei pneumatici fuori uso

- Pneumatici fuori uso: Ecopneus è un consorzio che è in grado di gestire la raccolta senza oneri per gli au-toriparatori

- Produttori e importatori di pneumatici devono garan-tire la gestione dei pneumatici fuori uso

alla notizia n. 285 sul sito www.informaimpresa.it

AMBIENTE - ENERGIA

44 Sistri. Dopo l’abrogazione avvenuta con il

decreto legge, il Parlamento lo reintroduce. Nessuna differenza fra maggioranza e opposizione.

Dal 9 febbraio 2012 le aziende (meno quelle che han-no fino a 10 dipendenti), dovranno avviare il Sistri. Fino a dicembre si testa il programma, con modalità da con-cordare con le associazioni di categoria

Mai visto una cosa del genere. Dopo che è stato istitui-to, il Sistri ha visto tre proroghe, un’abrogazione, la sua reintroduzione, …e disagi infiniti per le aziende. Più di 300.000 sono le aziende che hanno aderito obbligato-riamente al Sistri, e tutte avevano visto positivamen-te l’abrogazione di tale sistema. Indifferente a questo segnale, il Parlamento ha votato per la reintroduzione del Sistri. La motivazione è, che il non reintrodurlo co-me obbligo, sarebbe stato un regalo alle ecomafie. Il sistema delle imprese la vede diversamente, in quanto reputa che il Sistri, non sia altro che un ulteriore ap-pesantimento per la gestione aziendale. Nulla si dice, nella norma approvata, per quanto riguarda i contributi versati dalle imprese negli ultimi due anni, senza avere alcun beneficio o servizio.

Di seguito si riporta quanto il Parlamento ha licenziato

e quindi emanato con il decreto legge 138/2011, con-vertito dalla legge 148/2011.

All’articolo 6 del DL 138/2011 convertito dalle legge 148/2011, viene previsto quanto segue:

- fino al 15 dicembre 2011, il Sistri assicura la veri-fica tecnica delle componenti software e hardware, anche ai fini dell’eventuale implementazione di tec-nologie di utilizzo più semplice, rispetto a quelle at-tualmente previste, organizzando, in collaborazione con le associazioni di categoria maggiormente rap-presentative, il test di funzionamento con l’obiettivo della più ampia partecipazione degli utenti; - confermato l’avvio del Sistri, per le imprese che han-no fino a dieci dipendenti ad una data non antece-dente il 1° giugno 2012. A tale riguardo il Ministero dell’Ambiente deve ancora definire la data in questio-ne;

- dal 9 febbraio 2012 devono avviare il Sistri: - le imprese e gli enti produttori di rifiuti speciali pericolosi e/o non pericolosi che hanno più di dieci dipendenti

- le imprese e gli che effettuano il trasporto dei ri-fiuti, gli intermediari e i commercianti di rifiuti, le imprese che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti (in pratica tutti i gestori di rifiuti);

- entro il 15 dicembre 2011, dovrà essere emanato un decreto ministeriale, nel quale dovranno essere individuate specifiche tipologie di rifiuti, alle qua-li, in considerazione della quantità e dell’assenza di specifiche caratteristiche di criticità ambientale, che potranno continuare con l’attuale gestione ammini-strativa e quindi non saranno vincolati all’utilizzo del programma informatizzato del Sistri. Questo significa che potranno continuare con l’attuale registro di ca-rico e scarico dei rifiuti, l’utilizzo del formulario per la fase del trasporto dei rifiuti, quando smaltiti o avviati al recupero, e la presentazione del MUD entro il 30 aprile di ogni anno;

- gli enti e le imprese che producono esclusivamente rifiuti soggetti al ritiro obbligatorio da parte di siste-mi di gestione regolati per legge possono delegare gli adempimenti relativi al Sistri ai consorzi di re-cupero (sistema CONAI, COBAT, Consorzi pneumatici, RAEE, Polieco, ….). E’ giusto evidenziare che questa fattispecie è generalmente improbabile, in quanto è molto difficile, ma non impossibile, che un’azienda produca solo rifiuti destinati ai soggetti di cui sopra. Fermo restando quanto sopra, sorprende, visto anche le molte polemiche di questi ultimi mesi, che non ven-ga affrontato il problema dei contributi versati dalle imprese, nel 2010 e nel 2011. Si ritiene infatti che i contributi versati debbano essere restituiti oppure te-nuti in considerazione per gli anni futuri. Inoltre Con-fartigianato Vicenza, ritiene che debbano essere rivisti al ribasso i contributi annuali per il Sistri. In tale senso sarebbe anche opportuno conoscere come e dove ven-gono destinati.

Informazioni possono essere richieste al settore am-biente di Confartigianato Vicenza.

Per approfondimenti consultare gli articoli collegati:

- Sistri: abrogato con decreto legge. Si attende ora la leg-ge di conversione che confermi l’abrogazione, ma intan-to nessuna azienda parte il 1° settembre 2011 - Sistri: ecco gli articoli che hanno portato alla sua abro-gazione

- Sistri: dopo l’abrogazione decisa con decreto legge, la commissione ambiente del Senato lo vuole riproporre.

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4 InformaImpresa Venerdì 23 settembre 2011

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