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laggio raccolti in modo differenziato.

h. Favorire e promuovere lo studio e l’avvio di modalità in-novative di recupero/riciclo di materia nel territorio regio-nale, quali a titolo esemplifcativo la selezione dell’allumi-nio in impianti di trattamento dei rifuti urbani/produzione CDR, ovvero in impianti di trattamento delle scorie di ince-nerimento dei rifuti urbani.

i . Favorire e promuovere il mercato dei materiali e dei pro-dotti recuperati dai rifuti, anche da parte delle pubbliche amministrazioni, mediante l’inserimento nei capitolati per la fornitura di beni e servizi dell’obbligo di utilizzo di mate-riali riciclati, a condizioni rispondenti a quanto previsto dal D.M. 203/03 s.m.i.

j. Promuovere analisi e studi delle iniziative di prevenzione della formazione dei rifuti di imballaggio messi in atto o comunque promosse dalle Pubbliche Amministrazioni lo-cali.

k. Attivare iniziative di promozione/divulgazione dei risul-tati raggiunti tramite l’accordo stesso al fne di coinvolgere l’opinione pubblica su tali problematiche.

Art. 3 - Attività e impegni del CONAI

Al fne di rendere operativo il presente Accordo, CONAI, an-che attraverso i soggetti di cui agli artt. 221 e 223 del D. Lgs. n. 152/06, si impegna a:

a. Assicurare, il ritiro dei rifuti di imballaggio provenien-ti dalla raccolta differenziata nel quadro delle condizioni e degli standard qualitativi indicati negli Allegati tecnici dell’Accordo Quadro ANCICONAI, ivi compresi i corrispettivi previsti nello stesso Accordo Quadro.

b. Assicurare il ritiro delle frazioni merceologiche simila-ri secondo le indicazioni e gli standard di qualità indicati negli Allegati tecnici dell’Accordo quadro ANCI-CONAI alle condizioni previste nello stesso Accordo Quadro.

c. Ritirare dai centri di conferimento individuati i diversi materiali di pertinenza, nonché riconoscere ai soggetti con-venzionati i corrispettivi per i servizi aggiuntivi.

d. Supportare Regione e ARPAV nell’attività di aggiorna-mento dei dati relativi alla gestione dei rifuti urbani, per la parte relativa ai rifuti di imballaggio, e nel reperimento delle informazioni fnalizzate alla mappatura dei fussi di rifuti di imballaggio, dalla produzione al recupero/riciclo.

e. Effettuare in collaborazione con Regione e ARPAV una caratterizzazione qualitativa dei rifuti di imballaggio pro-venienti da raccolta differenziata sulla base della modalità gestionali adottate sul territorio ed elaborare eventuali in-dicatori che ne possano adeguatamente descrivere e moni-torare lo stato.

f. Partecipare anche con propri modelli di valutazione all’analisi e allo studio dei costi relativi alla gestione dei rifuti urbani con particolare riferimento ai rifuti di imbal-laggio

g. Individuare, d’intesa con Regione e ARPAV, specifche aree di intervento nel territorio regionale per l’attivazione di focus di monitoraggio dei modelli di raccolta adottati nonché eventuali sperimentazioni e/o progetti pilota fna-lizzati al miglioramento della qualità dei rifuti di imbal-laggio raccolti.

h. Valutare in accordo con Regione e ARPAV, eventuali cam-pagne di comunicazione e di informazione nel territorio re-gionale a supporto delle attività di cui al presente Accordo, e al fne di migliorare la sensibilizzazione dei cittadini alla raccolta differenziata.

i. Valutare, anche in base al principio di prossimità, la pos-sibilità di valorizzare le attività di recupero/riciclo nel terri-torio della Regione Veneto, nel rispetto delle regole di mer-cato.

Art. 4 - Attività e impegni della Regione e dell’ARPAV

Al fne di rendere operativo il presente Accordo, Regione e ARPAV si impegnano a:

a. Defnire la mappatura del fusso dei rifuti di imballag-gio primari, secondari e terziari, dalle fasi di raccolta sia da

superfcie pubblica che privata, compresa quella effettuata da e per conto di attività industriali impegnate nel recu-pero dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata, fno al primo trattamento presso gli impianti di selezione e cernita.

b. Effettuare il monitoraggio del fusso di rifuti di imballag-gio, adottando standard condivisi e di riferimento comuni che garantiscano rappresentatività omogenea delle infor-mazioni raccolte;

c. Raccogliere, elaborare e rendere disponibili i principali indicatori di gestione dei rifuti, suddivisi per tipologia di materiale, e collaborare con il CONAI per l’aggiornamen-to dei dati di competenza, anche valutando la diffusione dell’Accordo ANCI-CONAI.

d. Effettuare in collaborazione con CONAI la caratterizza-zione qualitativa dei rifuti di imballaggioprovenienti da raccolta differenziata in funzione delle diverse modalità gestionali adottate sul territorio ed elaborare eventuali in-dicatori che ne possano adeguatamente descrivere e moni-torare lo stato.

e. Promuovere sistemi di gestione integrata dei rifuti d’in-tesa con i soggetti interessati.

f. Individuare specifche realtà locali nelle quali approfon-dire l’analisi e lo studio dei costi relativi alla gestione dei ri-futi urbani con particolare riferimento ai rifuti di imballag-gio anche attraverso specifci modelli di valutazione messi a disposizione da CONAI.

g. Favorire e sostenere la raccolta differenziata sulla base dei criteri e degli obiettivi stabiliti nel Piano regionale, e sulla base delle modalità di conferimento e di raccolta che defniscano un sistema organizzativo applicato in tutta la Regione al fne di conseguire i risultati quantitativi, e di soddisfare i requisiti qualitativi stabiliti negli Allegati Tec-nici dall’Accordo Quadro Nazionale.

h. Monitorare tutta la fliera del recupero, dalla raccolta f-no alle attività industriali impegnate nel recupero dei ma-teriali provenienti dalla raccolta differenziata, fnanche alla promozione dei beni prodotti da tali attività.

i. Sostenere e valorizzare, anche in base al principio di pros-simità e nel rispetto delle regole di mercato, le attività di recupero/riciclo nel territorio della Regione Veneto.

j. Promuovere, di concerto con CONAI, campagne di infor-mazione/sensibilizzazione nel territorio regionale, secondo quanto precisato nell’art. 3 punto f.

Art. 5 - Comitato Tecnico

Per assicurare la coerenza tra le attività individuate nel presente Accordo, si costituisce un Comitato Tecnico forma-to da rappresentanti della Regione, dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, di CONAI e dei Consorzi di Filiera.

Nell’ambito del Comitato Tecnico potranno essere indivi-duati specifci gruppi di lavoro, costituiti da diversi soggetti interessati (es. ATO, Province, gestori di impianti di selezio-ne/recupero) con l’obiettivo di approfondire le diverse te-matiche oggetto del presente accordo. Il Comitato provvede tra l’altro a:

a. monitorare il sistema della gestione dei rifuti di imbal-laggio, avvalendosi dell’Osservatorio regionale rifuti (per quanto attiene i dati sulla raccolta) e del CONAI nonché di altri operatori (per i dati riguardanti il riciclo) allo scopo di verifcare le reali quantità di rifuto intercettato con la rac-colta differenziata nonché avviato al recupero/riciclo.

b. Sviluppare e/o aggiornare accordi tecnici specifci per la gestione delle varie tipologie merceologiche di imballaggi secondo le necessità che dovessero emergere, anche in con-siderazione delle potenzialità industriali di recupero/riciclo esistenti nell’ambito regionale.

c. Studiare le attività per le campagne di informazione/sen-sibilizzazione, fnalizzate ad una informazione coordinata sul territorio regionale”.

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InformaImpresa 4 Venerdì 16 dicembre 2011

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