Con l’autunno del 2016, Enel comincerà ad installare i nuovi contatori dell’energia elettrica di seconda generazione. Sono circa 32 milioni gli utenti privati e aziende che verranno coinvolti nell’installazione di questo nuovo contatore che si chiama “Enel Open Meter” che sostituirà il contatore attuale che, peraltro, dal 2001 era subentrato a quello elettromeccanico.
La sostituzione dei contatori, nelle previsioni di Enel, durerà cinque anni, con un investimento di circa 2,5 miliardi di euro. Inutile dire che l’investimento verrà comunque remunerato in bolletta, ovvero verrà pagato dagli utenti, che però al momento della sostituzione non dovranno versare nulla.
Ovviamente la sostituzione interesserò i soli clienti di Enel distribuzione (che dal 1° luglio 2016 si chiamerà “e-distribuzione”) indipendentemente dal fornitore di energia elettrica, che come è noto può essere scelto fra tutti quelli esistenti nel mercato elettrico.
Il nuovo contatore permetterà di rilevare i dati ogni quarto d’ora e di avere un quadro aggiornato e dettagliato dei prelievi di energia, della potenza utilizzata e dei picchi di consumo. Sembrerebbe quasi un preludio a quello che avverrà nel 2018, quando scomparirà il mercato di maggior tutela, quello che è ancora oggi utilizzato da circa 22 milioni di utenti, fra famiglie e aziende. Il mercato di maggior tutela è quello nel quale, l’Autorità per l’energia e il gas, trimestralmente decide quali sono le tariffe da applicare agli utenti, praticamente è quel mercato cui aderiscono i soggetti che ancora non hanno scelto le forniture proposte nel libero mercato dai diversi fornitori.
A questo punto parrebbe lecito domandarsi, visto che nel 2018 sparirà il mercato di maggiore tutela, se anche le fasce orarie predefinite esisteranno ancora o se, invece, visto cosa possano offrire i nuovi contatori, siamo di fronte alla possibilità, da parte dell’utente, di scegliere fasce diversificate, rispetto a quelle attuali (ovviamente in funzione di contratti di fornitura specifici).
Il nuovo contatore potrà dialogare e trasmettere dati ad un dispositivo in casa oppure a dispositivi mobili come gli smartphone e ai sistemi di domotica. E’ un contatore bidirezionale, che misura anche l’energia eventualmente prodotta nell’abitazione, tramite le fonti rinnovabili, con il vantaggio che i flussi in entrata e uscita saranno molto più dettagliate.