Una delle novità più rilevanti del modello IVA 2019 riguarda senza dubbio la modalità di compilazione del campo VL33 (Iva a credito).
Qualora la differenza tra :
assuma valore positivo nel rigo VL33 (Iva a credito) deve essere indicato l’importo ottenuto dalla somma dei crediti IVA considerando però solo gli importi periodici effettivamente versati fino alla data della presentazione della dichiarazione IVA. Inoltre, qualora la differenza determinata come appena indicato esprima un valore negativo, il campo VL33 non deve essere compilato.
Ne deriva che, a differenza di quanto accadeva nel modello IVA riferito all’anno 2018, gli omessi versamenti periodici influiscono sul credito risultante dalla dichiarazione annuale. La stessa cosa non accade nel caso di saldo a debito della dichiarazione annuale.
E’ evidente che, questa nuova modalità di compilazione della dichiarazione Iva, penalizza i contribuenti che pur avendo omesso i versamenti periodici Iva intendano porre rimedio alla situazione. Infatti, fino a quando non avverrà il versamento periodico omesso (con il ravvedimento operoso), la dichiarazione annuale Iva non evidenzierà il credito Iva (o lo evidenzierà in misura ridotta) impedendo di fatto l’effettiva compensazione del credito in quanto non esposto in dichiarazione.
Nei casi in cui i versamenti periodici 2018 siano effettuati successivamente alla presentazione del modello dichiarativo annuale (anche per effetto di rateazioni da avviso bonario), il contribuente per poter compensare il credito dovrà necessariamente presentare una dichiarazione integrativa Iva.