E’ legge il nuovo Piano Casa - Proroga fino al 2013 e fotovoltaico fino a 1 MW con procedura semplificata

Approvato il Piano Casa del Veneto che estende i benefici ai Centri Storici

Approvato il Piano Casa

Dato il successo della legge regionale del 2009 , con più di 20 mila domande presentate  entro fine del 2010, il nuovo Piano Casa del Veneto diventa legge. E’ stata approvato il testo della legge dal Consiglio Regionale con 39 voti favorevoli, uno contrario e tre astenuti il testo la Legge Regionale 13/2011 che estende il piano casa fino a luglio 2013.

 

Tipologia degli interventi ammessi

Rispetto alla formulazione precedente, la norma concede un ulteriore premio volumetrico del 15% per gli interventi che prevedono la riqualificazione energetica dell’intero edificio che ne porti la prestazione energetica in classe B.

 

Il bonus del 40% è inoltre ammesso anche per le demolizioni e ricostruzioni parziali.

 

La nuova legge regionale prevede una ulteriore riduzione sul contributo di costruzione oltre a quelli già previsti all’art. 7. Infatti nel caso di gli interventi che installano impianti a fonti di energia rinnovabile effettuati su edifici destinati a prima abitazione non è dovuto il contributo di costruzione.

 

È ammesso il cambio di destinazione d’uso  degli edifici, a condizione che la nuova destinazione sia consentita dalla disciplina di zona.

Il ruolo dei Comuni

Le maggiori innovazioni vanno comunque ad impattare sul predicato dell’art. 9 della Legge regionale  8 luglio 2009, n. 14. Viene infatti estesa la possibilità di intervento anche nei centri storici, a patto che lo strumento urbanistico non ponga vincoli di tutela e preveda la possibilità di ristrutturazione edilizia e urbanistica sull’immobile, nonché di demolizione e ricostruzione.

I Comuni quindi entro il 30 novembre 2011 possono deliberare se e con quali modalità consentire gli interventi. Dopo questo termine si potrà intervenire in tutto il centro storico limitatamente alla prima casa.

Con l’entrata in vigore della legge decadono però le delibere adottate precedentemente dai Comuni.  Perciò entro lo stesso termine del 30 novembre prossimo, i Comuni possono decidere come attuare il Piano Casa al di fuori dei centri storici e alle prime case, deliberando se e con quali eventuali limiti e modalità applicare la normativa estendendo le agevolazioni a seconde case, edifici produttivi, ricettivi, direzionali e commerciali. Scaduto il termine, la legge regionale si applica nella sua interezza ad ogni immobile.

 

Fotovoltaico e solare termico

Con la legge regionale che ha modificato il Piano Casa sono state modificate le procedure autorizzative degli impianti solari e fotovoltaici.

L’articolo 10 attribuisce ai  Comuni la competenza per il rilascio dell’autorizzazione unica per l’installazione di impianti solari e fotovoltaici, integrati e non integrati con potenza di picco fino ad 1 megawatt (mw), comprese le opere di connessione alla rete elettrica. Viene inoltre eliminato ogni dubbio circa l’iter di autorizazione per gli impianti con la chiarificazione della procedura introdotta la Procedura Abilitativa Semplificata (PAS), disciplinata dall’articolo 6 del Dlgs 28/2011, ovvero il Decreto Romani.

 

Resta ferma la sospensione fino al 31 dicembre 2011, decisa con la Finanziaria Regionale 7/2011, del rilascio di nuove autorizzazioni per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili. Il limite ricordiamo che  riguarda impianti fotovoltaici a terra in area agricola di potenza di picco superiore a 200kWp, impianti alimentati da biomassa di potenza elettrica superiore a 500kWe, ma anche alimentati da biogas e bioliquidi di potenza elettrica superiore a 1000kWe.

 

Le richieste di autorizzazione unica presentate in Regione fino alla data di entrata in vigore della Lr 13/2011 (9 luglio 2011), sono rilasciate dalla Regione stessa, salvo quelle per le quali sia stata comunicata al richiedente la carenza dei contenuti minimi di cui agli articoli 13, 13.1, 13.2 e 13.3 dell’Allegato “Linee guida per il procedimento di cui all’articolo 12 del Dlgs 387/2003” (Parte III) del DM 10 settembre 2010, “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”; queste ultime vanno trasmesse al Comune competente e seguono la nuova procedura.

Al fine di rendere omogenea la predisposizione delle domande e della documentazione necessaria per il rilascio dell’autorizzazione unica, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Lr 13/2011, la Giunta regionale adotterà e trasmetterà ai Comuni gli schemi di modulistica.