Entro il 7 dicembre 2012 molte delle aziende operanti nella Regione del Veneto, dovranno predisporre un piano di adeguamento per il contenimento delle acque meteoriche di dilavamento, delle acque di prima pioggia e delle acque di lavaggio, in seguito all’entrata in vigore del Piano di Tutela delle Acque - P.T.A. - approvato con apposite Deliberazioni del Consiglio regionale del Veneto cui fanno riferimento le Norme Tecniche di Attuazione - N.T.A. - che lo rendono operativo.
Il documento costituisce uno specifico piano di settore, dove il legislatore ha disposto che le regioni, sentite la provincie, adottino un P.T.A. che contenga tutte le misure necessarie alla tutela qualitativa e quantitativa del sistema idrico.
Il Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto comprende i seguenti tre documenti:
a) Sintesi degli aspetti conoscitivi: riassume la base conoscitiva e i suoi successivi aggiornamenti e comprende l’analisi delle criticità per le acque superficiali e sotterranee, per bacino idrografico e idrogeologico.
b) Indirizzi di Piano: contiene l’individuazione degli obiettivi di qualità e le azioni previste per raggiungerli;
c) Norme Tecniche di Attuazione (N.T.A.): contengono la disciplina delle aree richiedenti specifiche misure di prevenzione dall’inquinamento e di risanamento, la disciplina degli scarichi, la disciplina per la tutela quantitativa delle risorse idriche.
Le azioni e le misure da realizzare sono dunque state codificate in dettaglio nelle N.T.A. ed in particolare nell’articolo 39 dove vengono previste delle regole per determinate tipologie di attività recanti una superficie scoperta che, in caso di pioggia, può presentare il potenziale pericolo di dilavamento di sostanze pericolose.
L’articolo 39 prevede tra le altre, un elenco di attività elencate nell’Allegato F che, indipendentemente dall’estensione delle superfici scoperte di cui si compone il sito, dovranno inoltrare un piano di adeguamento dell’area interessata al gestore del servizio idrico, corredata dal progetto che intenderanno attuare, entro il 7 dicembre 2012 (la scadenza sarebbe in realtà l’8 dicembre 2012, sabato, giorno in cui gli uffici degli Enti pubblici sono chiusi).
Tra le attività previste vi sono gli impianti di smaltimento dei rifiuti, impianti di recupero di rifiuti, depositi e stoccaggi di rifiuti, centri di cernita di rifiuti.
Il piano di adeguamento dovrà:
- contenere, quali elementi minimi, la planimetria delle superfici interessate e la descrizione degli interventi in programma;
- garantire la sua realizzazione per quanto la ditta ha previsto, entro il 31 dicembre 2015;
- essere trasmesso all’Autorità competente per il conseguimento della prevista autorizzazione agli scarichi.
Sono dunque 3 gli anni concessi dal P.T.A. per adeguare la gestione di acque meteoriche di dilavamento, acque di prima pioggia e acque di lavaggio.
Eventuali ulteriori informazioni possono essere chieste contattando il settore Ambiente di Confartigianato Vicenza allo 0444/168367