La decorrenza delle sanzioni, per quanto stabilito dall’articolo 19-ter del primo D.L. sul PNRR, fissata all’1.1.2023, viene anticipata al 30.06.2022. La novità si evince dalla bozza relativa al secondo D.L. di attuazione del PNRR approvato dal Consiglio dei Ministri.
In particolare, gli esercenti (si intendono tali anche gli artigiani che svolgono attività in locali aperti al pubblico o presso il domicilio dei clienti) che non accetteranno i pagamenti tramite POS, rischieranno una sanzione fino a 30 euro a cui si deve aggiungere il 4% del valore della transazione rifiutata.
Evidenziamo che, rispetto alle norme prospettate in passato, non viene previsto alcun importo minimo al valore della transazione al di sotto del quale l’esercente possa legittimamente negare l’utilizzo della moneta elettronica.
L’accertamento delle violazioni, su segnalazione del “cliente” a cui è stato rifiutato il pagamento in moneta elettronica, sarà effettuato a cura degli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria ed anche dagli organi addetti al controllo sull’osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista una sanzione amministrativa con pagamento di una somma di denaro (leggi Agenzia delle Entrate).
Risulta evidente la volontà di accelerare le norme che spingono verso i pagamenti elettronici in chiave antievasione anche se in apparente contrasto con quanto recentemente stabilito dal Decreto Milleproroghe che innalza la soglia per i pagamenti in contanti, per tutto il 2022, a 1.999,99 euro.
Condividendo la preoccupazione delle imprese sull’aumento dei costi di “gestione” derivanti dalle commissioni bancarie applicate per il noleggio e per il transato dello strumento POS, Confartigianato Imprese Vicenza ha sottoscritto specifiche convenzioni con alcuni istituti di credito per limitare gli importi e le percentuali applicate dagli istituti di credito per l’accettazione della moneta elettronica. Accedendo ai nostri uffici territoriali, potrete avere le opportune informazioni sul contenuto delle convenzioni.