A partire dal 1° gennaio 2025, se sarà confermato l’emendamento, il limite di reddito da lavoro dipendente e assimilati (ex art. 49 e 50 del Tuir), che impedisce l'accesso al regime forfettario sarà innalzato da 30.000 a 35.000 euro, portando significativi cambiamenti per chi intende aderire alla flat tax delle partite IVA.
Cosa cambia per i redditi di lavoro dipendente e pensione
Secondo le nuove disposizioni, coloro che nel 2024 percepiranno redditi da lavoro dipendente o assimilati superiori a 35.000 euro, non potranno accedere al regime forfettario nel 2025. Questo è un cambiamento significativo rispetto alla situazione attuale, in cui la soglia è fissata a 30.000 euro.
Attualmente infatti, come già chiarito dall’ Agenzia delle Entrate, sono esclusi dal regime forfettario coloro che nel 2024 supereranno la soglia di 30.000 euro in redditi da lavoro dipendente o assimilati, a meno che non abbiano cessato il rapporto di lavoro nello stesso anno.
Come funzionano i redditi da lavoro dipendente nel regime forfettario?
Con l’entrata in vigore della soglia di 30.000 euro (Legge di Bilancio 2020), l'Agenzia delle Entrate precisò che il superamento di questa soglia già nel 2019 avrebbe impedito l'accesso al regime per l'anno successivo.
Lo stesso principio potrebbe applicarsi anche quest'anno con il nuovo limite a 35.000 euro, influenzando in questo modo i lavoratori dipendenti e i pensionati in procinto di ricevere rinnovi contrattuali o adeguamenti delle pensioni.
Nel 2024, chi ha già aderito al regime forfettario e supera i 30.000 euro di ricavi, ma non supera la nuova soglia di 35.000 euro di ricavi, potrebbe rimanere nel regime agevolato senza dover cambiare regime fiscale.
Ad esempio, qualora un lavoratore dipendente avesse guadagnato 28.000 euro nel 2023 e arrivasse a 32.000 euro nel 2024, potrebbe continuare a beneficiare del regime forfettario grazie alla modifica normativa, se la stessa permetterà a chi non supera i 35.000 euro di rimanere nel regime, anche in caso di aumento del reddito.
Importanza della verifica del reddito per il 2024
La verifica del reddito complessivo al lordo di eventuali oneri deducibili è fondamentale, soprattutto alla luce di possibili aumenti salariali o adeguamenti delle pensioni.
È importante ricordare che, secondo la risposta ad interpello n. 102/2020 dell'Agenzia delle Entrate, vengono considerati solo i redditi percepiti in via ordinaria e non arretrati o altri emolumenti soggetti a tassazione separata.
Tuttavia, le somme erogate dal datore di lavoro a titolo di premi di risultato, tassate con imposta sostitutiva al 5%, sono rilevanti ai fini del calcolo del reddito.
Prossimi passi: approvazione definitiva della Legge di Bilancio
L'emendamento che modifica il limite di reddito per l'accesso al regime forfettario è stato approvato.
La Legge di Bilancio 2025, contenente anche altre novità fiscali, è stata votata dalla Camera dei deputati il 20 dicembre 2024 ed è ora al vaglio del Senato per l’approvazione definitiva entro il 31 dicembre 2025.
Se approvata definitivamente, la nuova normativa entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2025.