Sorgenia è un nome noto nel panorama delle società che forniscono energia elettrica e gas. Nel 2015 sono diventate azioniste della società, con la conversione del debito maturato in equity (debito peraltro molto rilevante) diversi istituti bancari come Intesa San Paolo, Unicredit, Monte dei Paschi, Banco BPM e UBI Banca, che mesi fa hanno nominato Lazard quale advisor al fine di arrivare ad un riassetto societario. Il termine che l’advisor Lazard aveva fissato per la presentazione delle manifestazioni d’interesse è scaduto qualche giorno fa e, adesso, sulla base delle proposte ricevute verrà valutato se proseguire con gli attuali soci o se invece ampliare la compagine sociale. Fra i pretendenti all’ingresso nella società sembra ci siano la milanese A2A, i cechi di Ehp, i tedeschi di Rwe e sembrerebbe che vi sia un interesse anche da parte di alcuni fondi internazionali. Gira anche il nome della francese ENGIE, ma al momento sembra non si siano riscontri a tale ipotesi. Nei giorni scorsi è inoltre apparso sulla stampa economica che è possibile una operazione condivisa fra A2A e i cechi di Ehp. La prima sembra sia interessata a rilevare 300mila clienti di Sorgenia, mentre la seconda sembrerebbe interessata a rilevare quattro centrali a ciclo combinato della società. Nei prossimi mesi si capirà come andrà a finire l’operazione.