Confartigianato Imprese Vicenza informa che la Federazione Regionale ha inviato all'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani una lettera per segnalare una questione di particolare rilevanza che riguarda le gare di appalto per i servizi scuolabus.
In particolare, grazie anche alle segnalazioni fatte da Confartigianato Imprese Vicenza nei mesi scorsi, la FRAV ha potuto segnalare all'Associazione dei Comuni che in alcune gare, le imprese partecipanti applicherebbero la disciplina dell’esonero contributivo di cui all’art. 1, comma 161 della legge di bilancio 2021, estesa sino al 31 dicembre 2029, riservato alle imprese che si trovano in specifiche aree svantaggiate, identificate nelle seguenti Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia; con la conseguenza di poter formulare offerte vantaggiose ricorrendo al ribasso del costo della manodopera.
Nella sua lettera, la FRAV ha richiesto all'Associazione dei Comuni di impegnarsi a sensibilizzare le varie Amministrazioni coinvolte affinché vigilino sulla corretta applicazione delle disposizioni - di seguito evidenziate - nelle gare di appalto e ad adottare le misure correttive, laddove necessario, anche ricorrendo alle segnalazioni presso gli Enti preposti alle verifiche sulla corretta osservanza della normativa in materia di lavoro.
Approfondimento tecnico - la base normativa a fondamento delle richieste della FRAV all'ANCI
La predetta agevolazione, consistente in uno sgravio contributivo pari al 30% fino al 31 dicembre 2025, così come evidenziato nella circolare INPS n. 33 del 22 febbraio 2021, trova applicazione per i rapporti di lavoro dipendente, a condizione che la sede di lavoro sia collocata in una delle Regioni sopra citate. Ne consegue che, qualora il lavoratore dipendente dell’impresa, anche avente sede in una delle aree svantaggiate, svolga la propria prestazione in regioni differenti, nello specifico in Veneto dove è stato bandito l’appalto, il beneficio non può essere riconosciuto.
Il Codice Appalti, per evitare ai partecipanti di formulare offerte vantaggiose ricorrendo al ribasso del costo della manodopera, al comma 1, articolo 11 del D.lgs. n.36/2023, prevede l'obbligo di applicare al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni il contratto collettivo nazionale e territoriale in vigore per il settore e la zona in cui si eseguono le prestazioni di lavoro, stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Inoltre, nel bando di gara o negli inviti, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti sono tenuti a indicare il contratto collettivo applicabile al personale dipendente impiegato nell'appalto o nella concessione, in conformità al comma 1.
Sempre su impulso della FRAV, nel 2021 la Regione del Veneto ha modificato la Legge regionale n.46/1994 "Disciplina degli autoservizi atipici" al fine di prevedere specifici prerequisiti che le imprese sono tenute a rispettare nel territorio regionale. Nel dettaglio ha previsto: