Le spese sostenute nell’anno 2016 per sistemi di sicurezza con videosorveglianza digitale, antintrusione e allarme negli immobili privati, così come i contratti con istituti di vigilanza, potranno godere del credito d’imposta, le cui regole per l’ottenimento sono state definite dal MEF con il Decreto del 6 dicembre 2016.
La legge di Stabilità per il 2016, aveva stanziato 15 milioni di euro per questa agevolazione, ma difatti senza indicarne le regole attuative. Mancano tuttavia l’informazione fondamentale ovvero ammontare dell’aliquota. Per questa si dovrà aspettare la determinazione a cura dell’Agenzia delle Entrate che entro il 31 marzo 2017, sulla base delle richieste ricevute via dichiarazione dei redditi andrà a ripartire i 15 milioni di euro disponibili.
Credito d’imposta solo per immobili privati
Le spese sostenute dovranno riguardare gli immobili privati, esclusi quelli utilizzati per l’esercizio del lavoro autonomo o dell’attività di impresa. Il credito di imposta è ridotto del 50%, per gli immobili ad uso promiscuo.
Il bonus può essere utilizzato in compensazione e imposta non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali riconosciute per le stesse spese.