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« Previous Page Table of Contents Next Page »ristretta semplificata ; mentre in caso di trattativa pri-vata si passa dal 30% al 20% della quota di lavori su-bappaltabili. L’obbligo del Durc (Documento unico di regolarità contributiva) viene sostituito da un’autocer-tificazione per tutti gli appalti di servizi e forniture con un valore inferiore a 20mila euro.
Riguardo alla tracciabilità informatica dei rifiuti specia-li e pericolosi ( SISTRI ), per le imprese che producono rifiuti ed hanno fino a 10 dipendenti, il Sistri sarà ope-rativo a decorrere da giugno 2012, anziché da gennaio 2012, come previsto inizialmente.
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20 Edili. Manovra correttiva: ridotta dal 10 al 4%
la ritenuta sui bonifici alle imprese per lavori incentivati con detrazioni del 36 e 55%.
E’ approdata nella Gazzetta Ufficiale del 6 luglio la manovra economica 2011 (Decreto Legge n. 98 del 06/07/2011) e con essa la norma (art. 23 comma 8) che interviene riducendo dal 10% al 4% la ritenuta sui bonifici versati alle imprese che hanno svolto lavori in-centivati con le detrazioni fiscali del 36% (ristruttura-zione edilizia) e del 55% (risparmio energetico). Tale misura era stata più volte sollecitata da Confarti-gianato e dalle altre associazioni di categoria, visto e considerato come la ritenuta del 10% si era tradotta unicamente in una minor disponibilità monetaria per le imprese, che andava ad aggiungersi alle già ingenti problematiche finanziarie legate all’attuale congiuntu-ra economica negativa.
L’aliquota del 10% era stata introdotta con il decreto legge 78/2010 “Misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e la competitività economica”, che con l’art. 25 imponeva a partire dal 1 luglio 2010 a banche e poste italiane di operare una ritenuta sulle somme ver-sate tramite bonifico dai soggetti che effettuano lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica bene-ficiando degli incentivi fiscali. Di fatto si istituisce una ulteriore anticipazione del prelievo che, peraltro calco-lato sui ricavi anziché sul reddito, sommandosi ai nor-mali acconti di imposta già versati, determina un incre-mento delle posizioni a credito.
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21 Edili. Appalti e tracciabilità finanziaria.
L’autorità per la vigilanza predispone nuove linee guida per i contratti pubblici.
Nuove indicazioni operative dall’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici (AVCP) in materia di tracciabili-tà dei flussi finanziari (Legge del 13 agosto 2010, n. 136, “Piano straordinario contro le mafie”) con la De-terminazione n. 4 del 7 luglio. Allo scopo di arginare l’infiltrazione economica delle organizzazioni mafiose nell’attività di esecuzione delle commesse pubbliche e di rendere trasparenti le operazioni finanziarie relative all’utilizzo del corrispettivo dei contratti pubblici, l’art. 3 della legge 136/2010 prevede che tutti i movimenti finanziari connessi a contratti di appalto (e relativi su-bappalti e subcontratti) debbano essere effettuati se-condo modalità, stabilite nella medesima norma, che ne garantiscano la piena tracciabilità.
Le nuove linee guida dell’AVCP rispondono alla richie-sta di una serie di chiarimenti interpretativi ed applica-
tivi avanzata negli scorsi mesi dagli operatori del set-tore riguardo la tracciabilità e di fatto sostituiscono le due precedenti Determinazioni, la n. 8 e la n. 10 del 2010.
La Determinazione n. 4 del 2011, tra gli altri aspet-ti, fornisce esempi sulla filiera delle imprese nei con-tratti di servizi e forniture, chiarimenti sulla nozione di “concessionari di finanziamenti pubblici anche euro-pei”, precisazioni circa l’applicazione delle norme sulla tracciabilità ai contratti d’appalto stipulati dalle stazio-ni appaltanti con operatori stranieri, approfondimenti sul tema della compensazione dei crediti, indicazioni sull’utilizzo di conti correnti bancari o postali dedicati. Per approfondimenti consultare:
- Determinazione AVCP n. 4-2011 - Tracciabilita finanzia-ria.pdf
- Link al dossier sulla Tracciabilità dei flussi finanziari sul sito dell’AVCP
alla notizia 239 sul sito www.informaimpresa.it
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22 Edili. E’ legge il nuovo Piano Casa. Proroga
fino al 2013 e fotovoltaico fino a 1 MW con procedura semplificata.
Approvato il Piano Casa del Veneto che estende i bene-fici ai Centri Storici.
APPROVATO IL PIANO CASA
Dato il successo della legge regionale del 2009, con più di 20 mila domande presentate entro fine del 2010, il nuovo Piano Casa del Veneto diventa legge. E’ stata ap-provato il testo della legge dal Consiglio Regionale con 39 voti favorevoli, uno contrario e tre astenuti il testo la Legge Regionale 13/2011 che estende il piano casa fino a luglio 2013.
TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI AMMESSI
Rispetto alla formulazione precedente, la norma con-cede un ulteriore premio volumetrico del 15% per gli interventi che prevedono la riqualificazione energetica dell’intero edificio che ne porti la prestazione energe-tica in classe B.
Il bonus del 40% è inoltre ammesso anche per le de-molizioni e ricostruzioni parziali.
La nuova legge regionale prevede una ulteriore ridu-zione sul contributo di costruzione oltre a quelli già previsti all’art. 7. Infatti nel caso di interventi che in-stallano impianti a fonti di energia rinnovabile effet-tuati su edifici destinati a prima abitazione non è dovu-to il contributo di costruzione.
È ammesso il cambio di destinazione d’uso degli edifi-ci, a condizione che la nuova destinazione sia consen-tita dalla disciplina di zona.
IL RUOLO DEI COMUNI
Le maggiori innovazioni vanno comunque ad impattare sul predicato dell’art. 9 della Legge regionale 8 luglio 2009, n. 14. Viene infatti estesa la possibilità di inter-vento anche nei centri storici, a patto che lo strumen-to urbanistico non ponga vincoli di tutela e preveda la possibilità di ristrutturazione edilizia e urbanistica sull’immobile, nonché di demolizione e ricostruzione. I Comuni quindi entro il 30 novembre 2011 possono deliberare se e con quali modalità consentire gli inter-venti. Dopo questo termine si potrà intervenire in tutto
4 InformaImpresa Venerdì 29 luglio 2011
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