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Il principio su cui si basa la geotermia è l’utilizzo del sottosuolo come serbatoio di calore, rendendo il ciclo termodinamico efficiente grazie alla temperatura co-stante che il terreno ha lungo tutto il corso dell’anno. Sin dal 2009 la Regione del Veneto, ha previsto in ca-po alle Province la competenza per il rilascio delle au-torizzazioni alla produzione di energia geotermica. Di seguito quindi alla approvazione del PTCP in seno al Consiglio Provinciale, è seguita l’approvazione nella se-duta dello scorso 31 maggio, del Regolamento provin-ciale sulle sonde geotermiche, che entrerà in vigore il prossimo 6 luglio.

Il provvedimento disciplina la possibilità di produrre energia termica da fonte rinnovabile geotermica sfrut-tando il calore del terreno. Decade quindi il divieto che finora rendeva impossibile installare questi impianti. A breve verranno messi a disposizione dall’Autorità Pro-vinciale il modulo di autorizzazione alla realizzazione di un impianto di scambio termico e quello di comuni-cazione relativa ad impianto esistente.

NOTA TECNICA

Alla convenienza economica degli impianti geotermi-ci si somma anche quella ambientale quando il COP dell’impianto (coefficiente di prestazione, ovvero la quantità di lavoro prodotto rispetto all’energia utilizza-ta) è superiore 3, ovvero quando per ogni kWh elettrico si ottengono almeno 3 kWh termici. In queste condi-zioni infatti il REP = COP * nel (rapporto di energia pri-maria), che si calcola dal prodotto tra il COP e il rendi-mento medio della rete (circa 0,36), indica che lo sfrut-tamento di energia primaria (come dire l’energia pos-seduta dal gas metano) è inferiore a quella utilizzata delle caldaie a maggiore efficienza.

Gli impianti di scambio si dividono in due famiglie, in funzione della modalità con cui avviene lo scam-bio termico con il sottosuolo:impianti a circuito aperto, che utilizzano l’acqua di falda come fluido termovet-tore con reimmissione nella falda stessa dopo l’uso; e impianti a circuito chiuso, in cui all’interno scorre un fluido che scambia con il sottosuolo. A loro volta gli impianti a ciclo chiuso si suddividono in ragione della tipologia di sonda utilizzata, che può essere verticale ovvero orizzontale.

ITER BUROCRATICO

La competenza in materia di difesa delle acque im-pone alle Regioni la redazione di un piano di tutela delle acque secondo quanto indicato dall’art. 121 del D.lgs 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambien-tale”, cioè il testo unico Ambiente. La Regione Veneto ha quindi approvato il proprio PTA – Piano Territoriale delle Acque - con deliberazione del Consiglio regionale n.107 del 5 novembre 2009.

La competenza sulla geotermia viene quindi rimandata alla Province dalle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque all’art. 31 – Scarichi nel sottosuolo. Infatti ai fini della protezione delle acque sotterranee, la realizzazione di sistemi di scambio ter-mico con il sottosuolo che non prevedano movimenta-zione di acqua di falda è autorizzata dalla Provincia. Da qui il collegato al nuovo PTCP della Provincia di Vicenza nelle cui Norme Tecniche Attuative all’art. 29 punto 5 è stata sinora vietata in prescrizione la realiz-zazione di tali impianti.

Nel frattempo il PTCP ha visto il passaggio d’appro-vazione presso il Consiglio Provinciale, il quale, nella seduta dello scorso 31 maggio, ha inoltre approvato anche il Regolamento provinciale sulle sonde geoter-miche, che entrerà quindi in vigore il prossimo 6 luglio facendo decadere il divieto sinora imposto alla realiz-zazione di questi impianti. Per approfondimenti consultare:

CATEGORIE

14 Impiantisti. Conto Energia: prossima revisione

del TICA. Delibera ARG/elt 73/11.

Avvio di procedimento finalizzato alla revisione degli strumenti, implementati nel Testo Integrato delle Con-nessioni Attive, al fine di superare il problema della sa-turazione virtuale delle reti elettriche

L’Autorità per l’energia e il gas ha avviato con la De-libera ARG/elt 73/11 il procedimento finalizzato alla revisione degli strumenti, implementati nel TICA (Testo Integrato delle Connessioni Attive) per superare il pro-blema della saturazione virtuale delle reti elettriche In pratica con lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Ita-lia i preventivi di connessione hanno fatto emergere delle vere e proprie sproporzioni in alcune regioni do-ve superano di gran lunga la capacità installabile, por-tando alla saturazione virtuale della capacità di rete soprattutto nelle zone dove questa è più scarsa. Pur es-sendo una saturazione “sulla carta” ci si pone il proble-ma dello sviluppo di nuove iniziative.

Nel tentativo di fornire un quadro più rigido e dirige-re la prenotazione di potenza, evitando la saturazione della capacità di rete, lo scorso anno era stato proposto un documento di consultazione che proponeva due li-nee di intervento possibili. Nella prima ipotesi il diritto alla prenotazione della capacità di trasporto sulle li-nee elettriche si veniva a consolidare soltanto a segui-to dell’ottenimento delle autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’impianto di produzione, mentre nella seconda veniva introdotta una garanzia (deposi-to cauzionale o fideiussione) da presentare al gestore di rete, in aggiunta al versamento dei corrispettivi per la richiesta del preventivo e per la realizzazione della connessione.

In prima battuta si è optato per la seconda ipotesi, che prevedeva nelle aree critiche e per le linee critiche, per il richiedente il versamento di un corrispettivo a ga-ranzia della prenotazione della capacità di rete, sotto forma di fideiussione bancaria o di deposito cauzionale (se diverso da un cliente finale domestico). D’altro can-to con le ordinanze 13 gennaio 2011, dalla n. 8 alla n. 65, il Tar Lombardia ha sospeso l’efficacia degli artico-li 32 e 33 dell’Allegato A della deliberazione ARG/elt 125/10 e dell’articolo 5 dell’Allegato B della medesi-ma deliberazione, nonché della deliberazione ARG/elt 173/10 limitatamente all’applicazione del corrispetti-vo per la prenotazione della rete.

Per risolvere però il problema della saturazione virtua-le delle reti, l’Autorità ha deliberato lo scorso 9 giugno di avviare un procedimento per la revisione degli stru-menti necessari a superare il problema della saturazio-ne virtuale delle reti . La responsabilità del tema è stata quindi demandata al Direttore della Direzione Mercati dell’Autorità che dovrà concludere il procedimento con l’adozione del provvedimento finale entro il 31 dicem-bre 2011.

CATEGORIE

15 Impiantisti. Approvato il nuovo regolamento

provinciale sulle sonde geotermiche.

Il Consiglio Provinciale, nella seduta dello scorso 31 maggio, ha approvato il Regolamento provinciale sulle sonde geotermiche

Nella Provincia di Vicenza, come peraltro in tutta l’Ita-lia è alto l’interesse per l’installazione di impianti di climatizzazione invernale ed estiva che impiegano tec-nologie legate alla geotermia a bassa entalpia.

InformaImpresa 5 Venerdì 1 luglio 2011

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