Diverse sono le componenti applicate nella bolletta dell’energia elettrica che incidono nel costo finale che le aziende pagano. Spesso si pensa che gli aumenti delle bollette siano dovuti alle tariffe a kWh applicate dai fornitori, ma spesso le cose sono diverse. E’ il caso del continuo aumento degli oneri di sistema.
Proviamo a capire come funziona il meccanismo degli aumenti dei costi dell’energia elettrica, focalizzando però l’attenzione sulla continua oscillazione degli oneri di sistema.
La spesa evidenziata dalla fattura elettrica viene sintetizzata in 4 macro aree:
-spesa per la materia energia;
-spesa per il trasporto e la gestione del contatore;
-spesa per oneri di sistema;
-imposte.
Di seguito si espongono delle considerazioni sulla spesa per oneri di sistema, che negli ultimi anni ha assunto un forte peso sull’intera fattura elettrica, infatti può rappresentare dal 30 al 40% della stessa, almeno per quel che riguarda le piccole e medie imprese non energivore.
A decidere l’ammontare delle componenti tariffarie che rientrano nella spesa per oneri di sistema è l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (in sintesi l’ARERA), che le aggiorna trimestralmente; tali componenti tariffarie sono identificabili con le voci Asos e Arim.
Da cosa sono costituiti gli oneri di sistema?
In sintesi essi sono costituiti da:
per il 75-80% dalla componente A3sos, che copre i costi per il sostegno delle fonti rinnovabili e della cogenerazione, in sostanza garantisce l’elargizione dell’incentivo ventennale per coloro che hanno installato impianti fotovoltaici beneficiando dei Conti energia che si sono susseguiti dal 2006 al 2013.
A3sos è applicato in misura ridotta ai punti di prelievo nella titolarità di imprese a forte consumo di energia elettrica (imprese energivore).
Da questa riduzione concessa alle aziende energivore ne è scaturita l’imputazione, a tutte le piccole e medie imprese (non energivore), della componente AEsos che rappresenta circa il 10-15% di tutti gli oneri di sistema. Quindi le piccole e medie imprese si accollano l’agevolazione data alle imprese energivore.
Un altro 7-7,5% di tutti gli oneri di sistema è rappresentato dalla componente AUc7rim per finanziare misure ed interventi per la promozione dell'efficienza energetica negli usi finali.
Con le sole 3 voci sopra specificate, il 90-95% degli oneri di sistema è rappresentato.
Per arrivare a completare il 100% di essi, ci sono voci:
per coprire costi riferiti allo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse, e alla chiusura del ciclo del combustibile nucleare;
per coprire costi per l'incentivazione della produzione ascrivibile a rifiuti non biodegradabili;
per ridurre le spese energetiche a RFI (gruppo Ferrovie dello Stato);
per attività di ricerca e sviluppo finalizzata all'innovazione tecnologica del sistema elettrico;
per riconoscere il bonus elettrico per i clienti del settore elettrico in stato di disagio;
per la copertura delle integrazioni alle imprese elettriche minori;
per finanziare interventi per lo sviluppo tecnologico e industriale per l'efficienza energetica;
per il finanziamento delle misure di compensazione territoriale a enti pubblici che sono nelle vicinanze di luoghi che stoccano scorie radioattive.
L’impostazione con la quale venivano addebitate le componenti degli ONERI GENERALI DI SISTEMA fino a fine 2017 era la seguente:
- una componente di quota fissa mensile (€/mese);
- una componente di quota proporzionale ai consumi di energia attiva (€/kWh).
Tale impostazione dal 01 gennaio 2018 è stata modificata: praticamente è stata introdotta per tutte le piccole/medie imprese una componente all’interno degli oneri di sistema che si imputa in funzione della potenza impegnata, oltre a rimanere presente (seppur in misura minore) la componente Fissa e quella proporzionale ai consumi.
Dal 2018 in poi (e così nel 2019) la spesa per oneri di sistema è così costituita:
- componente di quota fissa mensile (€/mese);
- componente di quota proporzionale ai consumi di energia attiva (€/kWh);
- componente proporzionale alla potenza impegnata (€/kW).
Quindi a decorrere da gennaio 2018 la struttura degli oneri di sistema ha subito una riforma sostanziale dalla quale la potenza impegnata assume un ruolo importante.
In sintesi fino al 2017 la potenza impegnata influiva sulla sola spesa di trasporto ed incideva per 2,3-2,7 €/kW, mentre da gennaio 2018 essa influisce anche sugli oneri di sistema (oltre che mantenerla sulla spesa di trasporto) incrementando l’esborso unitario a 4,5 - 6 €/kW.
Per esempio l’azienda con 10 kW di potenza impegnata, fino a tutto il 2017 pagava in fattura 26,4 euro al mese, mentre dal 2018 in poi sui medesimi 10 kW deve sborsare circa 45-60 euro al mese (varia in funzione del trimestre).
In termini di esborso monetario come si traducono le componenti per oneri di sistema nell’ultimo anno e mezzo (intero 2018 e 1° semestre 2019)?
Nella tabella sottostante vengono posti dei casi concreti di aziende in funzione del consumo annuo e della potenza impegnata.
Tensione |
pot. impegnata |
consumo annuo |
I-2018 |
II-2018 |
III-2018 |
IV-2018 |
I-2019 |
II-2019 |
kW |
kWh |
euro/trim. |
euro/trim. |
euro/trim. |
euro/trim. |
euro/trim. |
euro/trim. |
|
Bassa |
1,5 |
500 |
23,44 |
24,54 |
18,94 |
18,94 |
27,39 |
30,13 |
Bassa |
3,0 |
2.500 |
59,34 |
62,00 |
52,05 |
52,05 |
66,41 |
71,26 |
Bassa |
6,0 |
5.500 |
123,92 |
129,46 |
109,62 |
109,62 |
137,87 |
147,51 |
Bassa |
10,0 |
9.000 |
200,52 |
209,47 |
177,71 |
177,71 |
222,76 |
238,18 |
Bassa |
15,0 |
14.500 |
310,80 |
324,62 |
277,27 |
277,27 |
343,98 |
366,96 |
Bassa |
35,0 |
50.000 |
857,70 |
897,68 |
783,53 |
783,53 |
940,43 |
995,83 |
Bassa |
80,0 |
105.000 |
1.840,23 |
1.926,18 |
1.673,67 |
1.673,67 |
2.022,21 |
2.144,72 |
Media |
90,0 |
155.000 |
2.718,17 |
2.845,09 |
2.471,83 |
2.471,83 |
2.982,92 |
3.163,40 |
Media |
250,0 |
450.000 |
7.276,58 |
7.613,33 |
6.731,59 |
6.731,59 |
7.914,28 |
8.340,99 |
Media |
700,0 |
1.400.000 |
21.145,10 |
22.116,08 |
19.862,09 |
19.862,09 |
22.810,78 |
23.902,14 |
La tabella sopra la si legge nel seguente modo; in particolare si focalizza l’attenzione sulla ditta riportata nella 4^ riga, senza contare le righe dell’intestazione colonne.
Si tratta di azienda allacciata in Bassa tensione avente una potenza impegnata pari a 10 kW (e quindi con potenza disponibile pari a 11 kW) e che ha un consumo annuo di 9.000 kWh.
Essa ha sostenute spese per oneri di sistema pari a:
200,52 € - 1° trimestre 2018;
209,47 € - 2° trimestre 2018;
177,71 € - 3° trimestre 2018;
177,71 € - 4° trimestre 2018;
222,76 € - 1° trimestre 2019;
238,18 € - 2° trimestre 2019.
Da notare come il 2° semestre del 2018 la spesa per oneri di sistema ha subito una forte diminuzione, motivata dal fatto che l’Autorità ARERA in quel periodo aveva annullato il valore di parte degli oneri di sistema ed in particolare delle componenti Arim, per cercar di contrastare l’aumento dei prezzi di vendita di energia elettrica che si stavano registrando nella seconda parte del 2018.
Però il mancato incasso della Arim nel 2° semestre 2018 viene recuperato nel 2019.
Infatti l’azienda del nostro esempio nel passare dal 4° trim. 2018 al 1° trim. 2019 ha subito un incremento di spesa sugli oneri di sistema (=222,76-177,71) di circa 45,05 euro, che applicato al singolo mese divengono 15,02 € in più.
Così nel passare dal 1° al 2° trimestre 2019, l’azienda subirà un aumento della spesa per oneri di sistema per (=238,18-222,76) circa 15,42 euro, che spalmato al singolo mese diviene un incremento pari a 5,14 euro in più (vedasi 4^ riga della tabella sottostante).
Tensione |
pot. impegnata |
consumo annuo |
Incremento da IV trim 2018 a I trim. 2019 |
Incremento da I trim 2019 a II trim. 2019 |
kW |
kWh |
euro/trim |
euro/trim |
|
Bassa |
1,5 |
500 |
8,45 |
2,74 |
Bassa |
3,0 |
2.500 |
14,36 |
4,85 |
Bassa |
6,0 |
5.500 |
28,25 |
9,64 |
Bassa |
10,0 |
9.000 |
45,05 |
15,43 |
Bassa |
15,0 |
14.500 |
66,71 |
22,99 |
Bassa |
35,0 |
50.000 |
156,90 |
55,39 |
Bassa |
80,0 |
105.000 |
348,54 |
122,51 |
Media |
90,0 |
155.000 |
511,09 |
180,48 |
Media |
250,0 |
450.000 |
1.182,69 |
426,71 |
Media |
700,0 |
1.400.000 |
2.948,69 |
1.091,36 |
Analogamente, ponendo l’attenzione sull’azienda della 6^ riga, allacciata in bassa tensione con 35 kW di potenza impegnata ed un consumo annuo di 50 mila kWh, nel passare dal 4° trimestre 2018 al 1° trimestre 2019 ha subito un aumento della spesa per oneri di sistema per circa 156,90 euro al trimestre, che si riflette in circa 52,3 euro di aumento al mese, IVA esclusa.
La stessa azienda da 50 mila kWh di consumo, nel passare dal 1° trimestre 2019 al 2° trimestre 2019 subirà un ulteriore aumento della spesa per oneri di sistema per altri 55,39 euro al trimestre, che si riflette in circa 18,46 euro di incremento al mese, IVA esclusa.
Praticamente la stessa azienda da 50 mila kWh di consumo annuo, nel passare dal 4° trimestre 2018 al 2° trimestre 2019 subirà un aumento di spesa degli oneri di circa (=52,3 + 18,46) 70,76 euro al mese.
Si evidenzia che tali corrispettivi decisi dall’ARERA sono applicati da qualsiasi fornitore di energia elettrica in egual modo; non è possibile che un fornitore del mercato libero possa operare degli sconti su tali voci riferite alla spesa per oneri di sistema.
Eventuali informazioni possono essere chiesti all’ing. Enrico Raumer del CAEM (tel. 0444168469).