Fra gli indicatori più importanti sulla salute delle imprese c’è quello relativo ai consumi di energia elettrica, rilevati dall’Osservatorio sui consumi di energia elettrica del consorzio CAEM promosso da Confartigianato Imprese Vicenza.
“L’indicatore dei consumi elettrici dice come stanno le cose, se i macchinari e le attrezzature sono in funzione, significa che le aziende lavorano in caso contrario è evidente che ci sono problemi – spiega Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Vicenza –. Il 2021 è partito bene, infatti nel primo trimestre si sono riscontrati i primi timidi segnali di ripresa, differenziati a seconda della tipologia di attività. Speriamo ora non solo che il trend positivo sia confermato e aumenti con le prossime rilevazioni. Già sarebbe un risultato tornare ai dati pre Covid, che per noi non erano comunque soddisfacenti, che oggi sarebbero un buon punto di ripartenza considerata la situazione per altro sempre in divenire impedendo alle aziende di fare qualsiasi tipo di previsione”.
L’Osservatorio tiene in considerazione i consumi trimestrali reali delle piccole imprese aderenti considerando un campione significativo di 4.282 soggetti. I primi dati, dopo un 2020 stravolto dalla pandemia che ha comportato un calo del 9% dei consumi di energia, registrano per i primi mesi del 2021 un aumento, nonostante l’ancora difficile situazione sanitaria e l’alternarsi delle zone rosse e arancioni. La crescita fotografata dall’Osservatorio nel primo trimestre 2021 è quindi del 3,4% è (rispetto ad analogo periodo dell’anno precedente).
“La ripresa dei consumi di energia elettrica nel primo trimestre 2021 nelle piccole aziende è un primo importante segnale positivo - commenta Nerio Dalla Vecchia vice presidente di Confartigianato Vicenza- pur dovendo evidenziare che nello stesso periodo del 2020 i consumi elettrici erano calati del 7%. Se quindi non si può ancora parlare di una crescita reale dei consumi, diciamo che le nostre imprese, anche se non tutte, nella prima parte del 2021 hanno iniziato a recuperare quanto perso a causa del Covid. Un segnale incoraggiante che speriamo sia confermato”.
Il trend positivo dei consumi di energia di inizio 2021 ha coinvolto la maggior parte dei settori dell’artigianato con le sole eccezioni dell’alimentazione (-2,6% rispetto al primo trimestre 2020) e della moda che segna (-1,6% nello stesso periodo dell’anno precedente). Gli aumenti più intensi si osservano per le imprese del settore casa (+7,9%) e del legno e arredo (+6,6%), incrementi probabilmente derivanti dalle detrazioni e incentivazioni fiscali per le ristrutturazioni. Anche le imprese della produzione hanno registrato un segno positivo (+4,9%) con la meccanica ed elettromeccanica che registra un +5,5% dei consumi elettrici. Crescita dei consumi anche per le imprese della mobilità con un +4,5% (carrozzieri, meccanici e trasporto), mentre crescita ridotta per l’artigianato artistico (+2%) ovvero le imprese della ceramica e dei metalli preziosi. Infine un risicato aumento dei consumi lo si riscontra anche nelle aziende del benessere (+0,9%) rispetto allo stesso periodo del 2020.