IV° CONTO ENERGIA
Raggiunto il consenso in Consiglio dei Ministri, il testo relativo al cosiddetto Quarto Conto Energia è stato firmato dai ministri competenti e predisposto per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/normativa/DM_PV_firmato.pdf
Molti operatori del settore sottolineano che si poteva far meglio, ma almeno dopo mesi di incertezze, finalmente il quadro normativo è certo.
Il 4° Conto Energia mira a premiare maggiormente gli impianti sotto il MW realizzati su coperture residenziali e industriali con una serie di bonus: bonifica dall’amianto, innovazione tecnologica, realizzazione di impianti su edifici pubblici o su siti a basso pregio come discariche e cave. Viene inoltre erogato un bonus particolarmente generoso qualora gli impianti siano realizzati con componenti almeno del 60% di produzione europea.
Per quanto riguarda gli incentivi, sono stati ridimensionati in modo graduale facendo riferimento all'evoluzione a medio termine. La lettura che quindi ne viene dell'allegato 5 del Decreto non è proprio semplice e può sembrare un complicato esercizio finanziario. La logica è quella di riposizionare le tariffe verso una decrescita costante senza che ci siano maggiori costi per lo stato.
NUOVO REGIME DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INCENTIVI
Il testo elimina ogni limite alla produzione con un nuovo sistema di regolazione automatica del livello degli incentivi in relazione alla potenza installata che entrerà a regime a partire dal 2013. Nel periodo transitorio è prevista una decrescita progressiva per allineare il nostro Paese ai livelli comunitari e la salvaguardia degli investimenti in corso. Inoltre un tetto di spesa massima ed un registro tenuto dal Gse solo sui grandi impianti (superiori a 1 mw su tetto e 200kw a terra), consentiranno di limitare i fenomeni speculativi. La tariffa percepita viene determinata dal momento dell'entrata in esercizio dell'impianto, con la garanzia del rispetto dell’iter di connessione da parte del gestore di rete, in conformità con i tempi e le relativi sanzioni previste dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas. Con questo nuovo sistema si prevede di raggiungere la grid parity – e cioè la competitività della tecnologia - già al 2017.
Per quanto riguarda le tariffe incentivanti nel 2011 il decremento degli incentivi sarà mensile, mentre nel 2012 tornerà semestrale. Dal 2013 invece le tariffe incentivanti saranno onnicomprensive, mentre per l'autoconsumo varrà un premio.
Sempre a partire dal 2013, la riduzione delle tariffe sarà collegata alla potenza complessiva del nuovo installato: più impianti si collegheranno in rete, maggiori saranno i tagli. Per gli impianti su edifici oltre il megawatt e quelli a terra con potenze superiori ai 200 chilowatt (grandi impianti), a partire dal 1º settembre del 2011 e per il 2012 vigerà l'obbligo di iscrizione in un registro preliminare (art. 8) per l'accesso agli incentivi e vi saranno limiti di spesa collegati a obiettivi di potenza.
Senza tetto di spesa alcuno nel 2011 e 2012, invece, gli impianti con potenze minori di quelle citate, che andranno tuttavia a intaccare il limite di spesa annua massimo indicato in 6-7 miliardi di euro. Partendo dal calcolo del Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. e considerando l'insieme degli impianti collegati in rete entro il 2010 e dell'intero salva-Alcoa, si prevede che la spesa annua si attesterà a 3-3,5 miliardi di euro l'anno per almeno 7 gigawatt di potenza.
BONUS PRODUZIONE UE
Il decreto prevede una serie di strumenti per rafforzare e potenziare la filiera industriale italiana attiva nella produzione di impianti fotovoltaici, quali premialità per le installazioni finalizzate alla sostituzione di amianto, per la realizzazione di impianti in aree da bonificare o soggette a recupero ambientale e per i moduli su barriere fonoassorbenti.
Sono quindi state confermate le strutture e tariffe della bozza presentata alle Regioni nelle scorse settimane. Tra le novità introdotte quella di un premio pari al 10% della tariffa spettante nel caso in cui oltre il 60% del valore della componentistica utilizzata venga considerata prodotta nell'Unione Europea.
Sono stati raggiunti obiettivi importanti e migliorativi per il mercato: l’innalzamento della potenza incentivabile da 8.000 MW a 23.000 MW. Considerando quindi gli incentivi previsti per i prossimi mesi il mercato italiano risulta ancora molto attraente.