TARI 2020: le linee guida del MEF sui fabbisogni standard

Nel documento le indicazioni puntuali per il calcolo da parte di ogni Comune.

Il dipartimento delle Finanze ha pubblicato le “linee guida interpretative” per  l’applicazione dei fabbisogni standard necessari al calcolo dei costi efficienti per il servizio di gestione dei rifiuti. Va rammentato che per i Comuni, in sede di determinazione dei costi del servizio rifiuti, è obbligatorio avvalersi delle risultanze dei fabbisogni standard: fino all’anno scorso queste non rappresentavano un dato vincolante ma dal 2020 si tratta di un parametro obbligatorio: ne consegue che i Comuni che hanno già approvato le tariffe 2020 hanno l’obbligo di riaggiornare il Pef e le tariffe entro il 30 aprile 2020.

L’articolo 16 del nuovo metodo tariffario predisposto da Arera con delibera 443/19, prevede infatti l’uso dei fabbisogni standard come benchmark di riferimento per il costo unitario effettivo del servizio di gestione dei rifiuti, prevedendo altresì dei coefficienti di gradualità per l’applicazione di alcune componenti tariffarie.

Nelle Linee guida si forniscono inoltre le indicazioni per il calcolo del fabbisogno standard di ogni Comune, il quale è il risultato del prodotto tra «il costo standard di riferimento per la gestione di una tonnellata di rifiuti» e «le tonnellate di rifiuti urbani gestiti dal servizio». Il dato di partenza deriva dalla stima del costo medio nazionale di riferimento per la gestione di una tonnellata di rifiuti, il cui valore è pari a 130,45 euro. Tale valore subisce delle variazioni che dipendono da una serie di fattori che incidono sul costo del servizio e tra questi la percentuale di raccolta differenziata, la distanza fra il Comune e gli impianti, il numero e la tipologia di impianti presenti in regione e le modalità di raccolta (stradale o domiciliare).

Preso atto che i dati di base del Mef sono riferibili in parte al 2016 e in parte al 2017, il Comune dovrà calcolare il proprio fabbisogno standard aggiornando i dati di riferimento.

Questa operazione può essere effettuata utilizzando «l’applicativo di simulazione dei costi standard» messo a disposizione da Ifel (Istituto di Finanza ed Economia Locale), consultabile con le credenziali di accesso all’area riservata del sito.

 

  • Data inserimento: 07.01.20