La caduta dall’alto in presenza di parapetto non conforme alla normativa causa la responsabilità del datore di lavoro anche in caso di condotta imprudente del lavoratore
Deve sempre essere garantita la sicurezza dell'ambiente di lavoro, indipendentemente dalla attualità dell'attività e, quindi, anche in momenti di pausa, riposo o sospensione del lavoro; perfino per danni che possano derivare a terzi
La sentenza conferma la responsabilità, per quanto avvenuto (caduta dall’alto a seguito di lavori in quota), dell’amministratore delegato e del preposto
L’obbligo del POS sussiste anche per le imprese familiari e fa capo al datore di lavoro che nelle imprese familiari è il soggetto che esercita i poteri decisionali e di spesa
Le norme antinfortunistiche non sono dettate soltanto per la tutela dei lavoratori nell'esercizio della loro attività, ma sono dettate anche a tutela dei terzi che si trovino nell'ambiente di lavoro
Per la Corte di Cassazione la mancanza del PSC non può essere imputata al responsabile dei lavori presso un cantiere edile, ma bensì al coordinatore per la progettazione
L’obbligo di redigere il PSC e il POS non è un mero adempimento burocratico, ma gli stessi, sono validi solo se prendono in considerazione gli specifici rischi del singolo cantiere interessato
Rigettato il ricorso del datore di lavoro: deve sempre garantire l’incolumità dei lavoratori e prevenire eventuali condotte imprudenti o disattente dei propri dipendenti