Appalti verdi: criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici
I criteri ambientali per “l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzioni di edifici pubblici”, sono stati adottati con il decreto del Ministro dell’ambiente 11/10/2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 259 del 06/11/2017.
Tali criteri dal 07/10/2017 sostituiscono quelli precedentemente stabiliti con il decreto del Ministro dell’ambiente dell’11/01/2017 (allegato 2), che a loro volta avevano sostituito quelli previsti da decreto del Ministro dell’ambiente 14/12/2015 (allegato 1).
Il documento è parte integrante del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione. L’obiettivo nazionale proposto, del Piano d’azione, è/era di raggiungere entro il 2012, la quota del 50% di appalti “verdi” sul totale degli appalti aggiudicati su questa categoria di forniture. L’obiettivo è stato poi spostato alla fine del 2014 con l’aggiornamento di Piano d’azione citato.
Ai sensi dell’articolo 34 e 71 del decreto legislativo 18/04/2016, n. 50 (sugli appalti e contratti pubblici), le stazioni appaltanti sono tenute ad utilizzare, per qualunque importo e per l’intero valore delle gare, almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali definite nel documento riportante questi criteri ambientali minimi. Inoltre, i criteri premianti stabiliti in questo documento sono da tenere in considerazioni anche ai fini della stesura (dagli enti pubblici) dei documenti di gara per l’offerta economicamente più vantaggiosa.
In allegato viene riportato il documento relativo “Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici”.