Il Tar della Lombardia ha sospeso in via cautelare gli aumenti delle tariffe dell’energia elettrica e del gas per il periodo luglio – settembre 2016, deliberati dall'Autorità dell'Energia e il gas.
I giudici hanno accolto il ricorso che Codacons ha presentato, con il quale sono state denunciate speculazioni da parte dei grossisti sul mercato elettrico. Il procedimento è stato quindi rinviato nel merito alla camera di consiglio fissata al 15 settembre 2016.
L'Autorità aveva deciso gli aumenti per il terzo trimestre 2016, dopo i ribassi nei primi sei mesi dell'anno. L'aumento per la fornitura di energia elettrica corrisponde al 4,3%, mentre per il gas è dell'1,9%.
Tali rincari erano dovuti a una previsione di aumento dei prezzi delle materie prime, in particolare del gas naturale, e ai maggiori costi per il servizio di dispacciamento (distribuzione) dell'elettricità. L'Authority aveva comunque aperto una indagine sui comportamenti anomali degli operatori.
A seguito della decisione del Tar Lombardo di sospendere gli aumenti in questione, L’Autorità per l’energia, con una delibera, ha proposto «immediata istanza di revoca» del decreto del Tar, che «si presta ad essere censurato in quanto si basa - secondo quanto scrive il presidente dell’Authority, Guido Bortoni - su un’erronea rappresentazione degli elementi di fatto e di diritto rilevanti.
Immediata anche da parte del Ministero dello sviluppo economico la richiesta "di fare al più presto chiarezza sui fatti e sui possibili comportamenti speculativi che hanno portato ad un aumento anomalo dei costi di dispacciamento negli ultimi mesi".
In allegato la delibera dell’Autorità per l’energia 20/07/2016 n. 410.