MECCANICI E AFFINI - CARROZZIERI: Problematiche settore revisioni - Aggiornamenti azione sindacale
Facciamo seguito alle precedenti informative, per aggiornarVi sugli sviluppi dell'azione svolta a livello istituzionale.
In data 24 ottobre u.s. siamo stati nuovamente ricevuti dal Direttore Generale Motorizzazione Ing. Pasquale D'Anzi. L'incontro, che è stato molto proficuo, si è focalizzato sulle criticità emerse in sede di Gruppo Lavoro Attrezzature, con particolare riferimento alla previsione del Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibili di attuare da febbraio 2024 la procedura per eseguire, durante le operazioni di revisione periodica, il controllo del consumo dei carburanti come previsto dal Regolamento 2021/392/EU attraverso il collegamento alla presa OBD.
In proposito abbiamo rappresentato che le stingenti modalità e tempistiche individuate dal Gruppo di Lavoro Attrezzature avrebbero ricadute assai gravose sui centri di controllo. Abbiamo quindi chiesto una rivisitazione dell'impostazione prevista per evitare il rischio di pregiudicare lo svolgimento delle operazioni di revisione, a danno delle imprese e degli utenti.
Queste le principali problematiche ed osservazioni da noi segnalate:
- difficoltà di inserimento/collegamento presa OBD, non sempre accessibile. Possibili malfunzionamenti presa OBD;
- implicazioni normativa privacy, ricadute improprie in termini di responsabilità sui centri di controllo;
- necessità di slittamento del termine di febbraio 2024, prevedendo un congruo periodo di sperimentazione del nuovo sistema che consenta ai centri di controllo di testare adeguatamente la procedura e segnalare le problematiche riscontrate, con possibilità di poter portare comunque a buon fine la revisione, anche in caso di anomalie.
Siamo poi tornati a sollecitare la definizione delle questioni applicative ancora aperte riguardanti il recepimento della Direttiva Europea 2014/45/UE, che vanno direttamente ad impattare sull'operatività dei centri di controllo, con particolare riferimento a:
- semplificazione di tutte quelle procedure che generano aggravi per i centri di controllo, senza apportare alcun beneficio per la sicurezza stradale, procedendo innanzitutto con la realizzazione degli adeguamenti tecnici già stabiliti dalla Direttiva, ma rimasti ancora inattuati. In particolare, abbiamo riproposto le seguenti richieste:
- fonometro: al fine di evitare effetti peggiorativi rispetto a quanto previsto dalla Direttiva, rendere soggettivo l'utilizzo del fonometro, lasciando la valutazione all'ispettore, nonché prevedere l'utilizzo del fonometro classe 2, come stabilito dalla stessa Direttiva.
- taratura apparecchiature: ripristinare la cadenza biennale della verifica metrologica delle apparecchiature, come previsto dalla Direttiva, correggendo il termine annuale stabilito invece dal Decreto di recepimento della stessa Direttiva. L'attuale termine più restrittivo comporta aggravi di costi per le imprese ed è ingiustificato sia tenendo conto dell'alta affidabilità tecnologica delle strumentazioni sia poiché si disallinea rispetto a quanto previsto dagli altri Paesi europei.
Altra tematica prioritaria che abbiamo posto all'attenzione del Ministero è la tariffa revisioni: tenuto conto dei nuovi, consistenti investimenti che dovranno sostenere i centri di controllo per adeguarsi progressivamente alle prescrizioni imposte dalla normativa europea, abbiamo evidenziato che l'attuale tariffa revisioni è inadeguata e andrebbe pertanto incrementata, al fine di garantire la sostenibilità economica dei centri di controllo e la continuità del servizio revisioni, essenziale per la prevenzione degli incidenti stradali e la sicurezza del parco circolante.
In questo complesso quadro di problematiche di interesse del settore revisioni, abbiamo, infine, sollecitato la ripresa di un confronto sistematico e costante con la Motorizzazione per un costruttivo lavoro congiunto che possa portare alla razionalizzazione e al miglioramento del sistema revisioni, anche contrastando i fenomeni di abusivismo e concorrenza sleale, purtroppo ancora dilaganti sul mercato, che danneggiano gli operatori regolari e squalificano il servizio all'utenza.
Per questo lavoro – abbiamo sottolineato – è fondamentale che la Motorizzazione si avvalga del qualificato contributo di competenza ed esperienza della Categoria, tenuto conto della funzione strategica affidata dallo Stato ai centri di controllo privati che assicurano 15/16 milioni di operazioni di revisione all'anno, a tutela degli automobilisti e della sicurezza stradale, nonché a salvaguardia dell'ambiente.
Le nostre sollecitazioni sono state accolte positivamente dal Direttore Generale della Motorizzazione che ha apprezzato il ruolo propositivo della Categoria e la disponibilità a collaborare attivamente con il Ministero.
Siamo stati rassicurati sul prosieguo del confronto costruttivo da parte del Ministero, per affrontare le priorità di azione del settore e adottare soluzioni condivise con la Categoria volte ad efficientare il sistema revisioni per l'innalzamento della qualità del servizio all'utenza e dei livelli di sicurezza stradale.
Per quanto concerne le criticità riguardanti il sistema revisioni tramite presa OBD dei veicoli, è stata recepita l'esigenza di uno slittamento del termine di febbraio 2024 e di modifiche ad hoc al meccanismo, prevedendo anche – aspetto molto importante - che il controllo attraverso l'OBD non vada ad influenzare l'esito della revisione. Siamo quindi in attesa di una circolare del Ministero che recepirà tutte le nostre istanze al fine di agevolare i centri di controllo, anche sotto il profilo della normativa sulla privacy.
Per quanto concerne la tariffa revisioni, l'Ing. D'Anzi ha anticipato che nel Decreto "Tariffa" (di prossima emanazione da parte del Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, di concerto con il Ministero Economia e Finanze, a completamento del quadro attuativo per l'affidamento delle revisioni dei veicoli pesanti ai centri di controllo privati), sarà anche previsto l'incremento della tariffa revisioni per i veicoli leggeri, agganciato all'indice ISTAT. L'Ing. D'Anzi ha manifestato comunque anche la disponibilità a lavorare ad una misura strutturale di incremento della tariffa, come da noi richiesto, che ritiene opportuno subordinare alla fase di test della procedura tramite OBD da cui potranno emergere gli elementi di "peso" significativi per argomentare e supportare adeguatamente la norma.
Infine, è stato preannunciato il probabile slittamento delle tempistiche previste dal provvedimento MIMS del 2-5-2022 per assolvere all'obbligo di aggiornamento della formazione da parte degli ispettori dei centri di controllo, tenuto conto delle nostre sollecitazioni circa le oggettive difficoltà/situazioni differenziate sul territorio che hanno di fatto impedito alle imprese di poter rispettare il calendario programmato dal Ministero.
Vi terremo informati sui futuri sviluppi del confronto con il Ministero