Sistri: dopo l'abrogazione decisa con decreto legge, la commissione ambiente del Senato lo vuole riproporre
Fortissime le pressioni delle associazioni ambientalistiche, ma anche chiara e netta la posizione del ministro Stefania Prestigiacomo: “abrogare il Sistri, significa disattendere un obbligo europeo, rinunciare alla legalità in un settore in cui prosperano gli affari delle mafie, lasciare senza controllo 14 milioni di tonnellate di veleni che ogni anno il sistema produttivo italiano produce e sul cui smaltimento oggi non esiste alcun serio sistema di monitoraggio”.
Si sta quindi profilando un possibile “reintegro” del Sistri, con avvio dello stesso dal 1° gennaio 2012.
La situazione è ovviamente paradossale e da l’idea esatta di come il Governo, su questa materia non sia allineato. Ognuno fa e dice quello che vuole. Tutti hanno ragione e tutti hanno torto. Ma …. L’unica certezza è la confusione che regna sulla vicenda Sistri …. nato male, gestito in maniera poco accorta, presentato quando non era pronto, con indicazioni non sempre lineari con la normativa, in assenza di alcune interpretazioni sui rifiuti assolutamente necessarie e mai date, se non da chi non ne aveva la competenza.
Per capire come andrà a finire attendiamo la di conversione del decreto legge, nel quale era stata prevista l'abrogazione del Sistri. Confartigianato Vicenza, ovviamente, ritiene che il Sistri deve rimanere abrogato, e in tale senso sta sostenendo questa linea.
Di seguito si riporta il resoconto sommario (limitatamente alla vicenda Sistri), della 13^ commissione del Senato (Territorio, Ambiente, Beni Ambientali), convocata in plenaria il 23/08/2011
“In sede consultiva
Conversione in legge del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo
Il senatore DELLA SETA (PD)interviene …… Con particolare riferimento agli aspetti di interesse della Commissione, si sofferma sull’articolo 6 che dispone l’abrogazione del Sistema di controllo sulla
tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), fortemente voluto dal Ministro dell’ambiente nel 2009 e adesso unanimemente rinnegato dal Governo. A tale riguardo ricorda che nel corso di alcune audizioni in Commissione diverse categorie di operatori economici avevano sostenuto la necessità di differenziare
gli obblighi derivanti dal SISTRI in funzione della rilevanza dell’attività effettivamente svolta ed avevano fatto presente disfunzioni e malfunzionamenti dello stesso sistema. Ricorda inoltre il contesto di opacità nell’ambito del quale è stato affidato alla società Selex l’appalto relativo allo stesso SISTRI con procedure sicuramente discutibili, che hanno comportato l’apposizione del segreto di Stato a tutela di imprecisate esigenze di sicurezza nazionale. Risulta pertanto inaccettabile la scelta del Governo di sopprimere il SISTRI, anche perché il Paese ha bisogno di un sistema di tracciabilità dei rifiuti per far fronte ai persistenti fenomeni di illegalità nella gestione dei rifiuti stessi. Il SISTRI deve essere confermato correggendo i malfunzionamenti e differenziando gli adempimenti richiesti agli operatori delle diverse categorie in funzione della dimensione delle imprese e della tipologia di rifiuto prodotto. ….
Il senatore DE LUCA (PD)….. Richiama quindi l’esigenza di contrastare le attività della criminalità organizzata operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti evidenziando come la cancellazione
del SISTRI si muova in senso completamente opposto. Richiama ad un impegno costruttivo in sede parlamentare al fine di apportare le necessarie modifiche volte a rilanciare il SISTRI ed il ruolo delle istituzioni centrali e degli enti locali. Fa infine presente l’opportunità` di valorizzare l’ambiente ed il territorio anche ai fini della ripresa economica per il futuro delle giovani generazioni.
Il senatore FERRANTE (PD)rileva che l’inadeguatezza delle norme recate dal decreto-legge è immediatamente riscontrabile dall’assenza di qualsiasi riferimento alla tutela dell’ambiente e alla difesa del territorio che ben potrebbero costituire un utile volano alla ripresa economica. Ricorda poi le controverse vicende riguardanti le procedure di assegnazione degli appalti per la realizzazione del SISTRI alla società Selex, più volte denunciate dal suo Gruppo parlamentare e sulle quali il Ministero dell’ambiente non ha mai fornito i chiarimenti richiesti. A fronte della schizofrenia governativa che vede opporre i ministri Calderoli e Prestigiacomo, il Parlamento potrebbe salvare l’impiego della tracciabilità informatica dei rifiuti recependo le indicazioni e le esigenze manifestate a più riprese dalle categorie di operatori interessati all’avvio del SISTRI.
Il senatore MOLINARI (Per il Terzo Polo (ApI-FLI)paventa il pericolo di contenzioso sollevato da parte di quegli operatori che hanno sostenuto i costi per aderire al SISTRI nonostante fossero ben noti al Ministero dell’ambiente le disfunzioni ed il malfunzionamento del sistema. A suo avviso sarebbe opportuno calibrare il SISTRI sulle esigenze manifestate dalle associazioni rappresentative di categoria piuttosto che sopprimere l’intero sistema. ……
Il senatore CORONELLA (PdL)… Dichiara quindi di condividere l’esigenza di mantenere il SISTRI......
Il senatore FLUTTERO (PdL)….. Con riferimento al SISTRI, e` opportuno coniugare l’esigenza di non gravare di oneri eccessivi le piccole e medie imprese con la necessità di assicurare un sistema di controllo e di tracciabilità dei rifiuti. La normativa comunitaria non impone, peraltro, la digitalizzazione della tracciabilità dei rifiuti, la quale non sempre consente una riduzione dei costi. Nel parere della Commissione andrebbe evidenziata l’esigenza di un cambiamento dell’atteggiamento del Ministero
dell’ambiente in funzione delle richieste espresse dai rappresentanti degli operatori interessati. In tale contesto, al Comitato di vigilanza e controllo del SISTRI andrebbe attribuito un ruolo più incisivo ed andrebbero affrontate le problematiche relative alla interoperabilità del sistema ed all’armonizzazione
delle norme sul SISTRI con quelle sul Codice dell’amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005.
Il presidente D’ALI` (PdL), relatore, illustra i contenuti della sua proposta di parere favorevole. In particolare la proposta di parere favorevole è condizionata al ripristino del SISTRI prevedendone, in via principale e nel rispetto del già previsto scaglionamento per i produttori di rifiuti pericolosi con un numero di dipendenti fino a 10 unità, la piena operatività a far data dal 1º gennaio 2012 e valutando l’opportunità di interventi, sentite le organizzazioni maggiormente rappresentative delle categorie economiche, finalizzati a superare le difficoltà tecniche ed operative emerse e prevedendo eventuali esenzioni ulteriori per tipologie di rifiuti che non presentino aspetti di particolare criticità ambientale.
……..
Il senatore DELLA SETA (PD), pur apprezzando il contenuto della condizione e delle osservazioni proposte dal Relatore ai fini dell’espressione di un parere favorevole, dichiara il voto contrario a nome del suo Gruppo.
Previa verifica del numero legale, il presidente D’ALI` pone ai voti la proposta di parere favorevole con condizione ed osservazioni, riportata in allegato al resoconto della seduta odierna, che risulta approvata.
Parere approvato dalla commissione sul disegno di legge n. 2887
La 13ª Commissione del Senato,
esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge in titolo, ……. premesso che l’articolo 6 dispone il ritorno al sistema cartaceo per la tracciabilità dei rifiuti, affidato al principio di autodichiarazione, che in passato non ha saputo evitare quell’assoluta incertezza intorno alla sorte
definitiva di ingenti quantitativi di rifiuti, non solo pericolosi, che pone a rischio nel nostro Paese la salute dei cittadini oltre che la tutela dell’ambiente, creando i presupposti per il perdurare di traffici illeciti legati al settore dei rifiuti. La generalizzata soppressione del sistema SISTRI, lungi dall’assicurare risparmi di spesa, espone il Paese agli oneri finanziari conseguenti al prevedibile esito di una procedura di infrazione per violazione della normativa comunitaria, che come noto impone per i rifiuti pericolosi l’obbligo della tracciabilità (articolo 17 della direttiva quadro sui rifiuti 2008/98/CE). L’improvviso ritorno al vecchio sistema cartaceo rende elevato il rischio dell’attivazione di un contenzioso, dagli esiti imprevedibili, da parte di quanti – ovvero la stragrande maggioranza degli obbligati – hanno già sostenuto i costi necessari per adeguarsi per tempo al sistema SISTRI;
………..
esprime parere favorevole con la seguente condizione:
sia ripristinato il sistema SISTRI, prevedendone, in via principale e nel rispetto del già previsto scaglionamento per i produttori di rifiuti pericolosi con un numero di dipendenti fino a 10 unità, la piena operatività a far data dal 1º gennaio 2012 e valutando l’opportunità di interventi sentite le organizzazioni maggiormente rappresentative delle categorie economiche, finalizzati a superare in particolare difficoltà tecniche ed operative e prevedendo eventuali esenzioni ulteriori per tipologie di rifiuti che non presentino aspetti di particolare criticità ambientale;
…….”