TRASPORTO MERCI: nuova incombenza per la categoria - Contributo ART
Anche gli operatori economici operanti nel settore dei servizi di trasporto merci su strada connessi con autostrade, porti, scali ferroviari merci, aeroporti, interporti sono tenuti al versamento del contributo per il funzionamento dell'Autorità di regolazione dei trasporti, ART. Lo hanno stabilito recenti sentenze del Consiglio di Stato.
Tali sentenze, purtroppo, riesumano nuovamente il problema delle richieste di pagamento da parte dell'ART, che, come Confartigianato, abbiamo combattuto negli scorsi anni anche con ricorsi presentati al TAR e che ci avevano visto vincitori contro le richieste assurde di pagamento di contributi a favore di questo Ente che non svolge alcun servizio o funzione a favore dell'autotrasporto di merci. Nonostante ciò, l'Autorità di Regolazione dei Trasporti, in un comunicato emesso il 1° marzo scorso, a seguito delle recenti sentenze del Consiglio di Stato, ha ribadito che sono tenuti al versamento del contributo anche gli operatori economici operanti nel settore dei servizi di trasporto merci su strada connessi con autostrade, porti, scali ferroviari merci, aeroporti, interporti.
Tale obbligo sussiste solo per quegli operatori che si avvalgono di mezzi di capacità di carico di massa complessiva superiore a 26.000 (ventiseimila) chilogrammi, nonché trattori con peso rimorchiabile oltre i 26.000 (ventiseimila) chilogrammi.
Il contributo è fissato nella seguente misura:
0,6 per mille del fatturato 2017 per l'annualità 2019
0,6 per mille del fatturato 2018 per l'annualità 2020
0,6 per mille del fatturato 2019 per l'annualità 2021
Per fatturato deve intendersi l'importo risultante dal conto economico alla voce A1 (ricavi delle vendite e delle prestazioni) sommato alla voce A5 (altri ricavi e proventi) o voci corrispondenti per i bilanci redatti secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS.
Il fatturato da prendere in considerazione per il calcolo del contributo è solo quello riconducibile ai mezzi con la capacità sopra individuata (superiore a 26.000 kg.), impiegati esclusivamente nei servizi di trasporto da/per le infrastrutture sopra richiamate. Dal totale dei ricavi vanno inoltre esclusi i ricavi conseguiti per attività eventualmente svolte all'estero da detti mezzi.
Il fatturato rilevante è solo quello superiore a 3 milioni di euro l'anno.
Il contributo dovrà essere versato secondo le modalità che verranno pubblicate sul sito dell'Autorità www.autorita-trasporti.it da venerdì 5 marzo p.v..
Confartigianato Trasporti nazionale, nel proseguire l'azione di tutela nei confronti della categoria, si riserva di ritornare sull'argomento non appena ci saranno nuovi sviluppi in merito.
CONFARTIGINATO SOLLECITA LA PUBBLICAZIONE DEL DECRETO DI CANCELLAZIONE DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PER IL MESE DI MARZO
Confartigianato ha nuovamente sollecitato l'emanazione di un DM per l'annullamento dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti almeno per il mese di marzo auspicando che il provvedimento venga emanato immediatamente onde consentire alle imprese una naturale programmazione dei servizi di trasporto.
CORONAVIRUS, GERMANIA: REGISTRAZIONE WEB NON DISPONIBILE, SOSTITUITA MOMENTANEAMENTE DA MODULO CARTACEO
Grazie alle informazioni provenienti da Unione Europea Trasporti, Confartigianato comunica che il portale di registrazione e PLF della Germania non è attualmente disponibile a causa di un probabile attacco informatico. Il portale potrebbe non essere accessibile almeno per i prossimi tre giorni e pertanto, in caso di controlli, il trasportatore deve essere in possesso di una versione cartacea.
Di seguito la versione in inglese https://www.bundesgesundheitsministerium.de/fileadmin/Dateien/3_Downloads/C/Coronavirus/Infoblatt/2021/Englisch.pdf
Al seguente link è disponibile il modulo in altre lingue europee
https://www.bundesgesundheitsministerium.de/coronavirus-infos-reisende/merkblatt-dea.html#c18693
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILI (MIMS): CAMBIA IL NOME DEL MIT
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti diventa "Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili". Questo è il nuovo nome approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro Enrico Giovannini con il decreto-legge sulla riorganizzazione dei ministeri. Secondo il Ministro, il cambio di nome corrisponde ad una visione di sviluppo che allinea l'Italia alle attuali politiche europee e ai principi del Next Generation Eu. L'obiettivo è promuovere una forte ripresa economica del Paese che sia sostenibile anche sul piano sociale e ambientale come indicato dal Presidente Draghi. Per il Ministro Giovannini, investimenti rapidi e consistenti, rafforzamento e ammodernamento delle reti infrastrutturali e del settore della logistica, investimento in infrastrutture sociali e nelle diverse aree del sistema dei trasporti sono le principali future trasformazioni del settore nella direzione della sostenibilità. Il Ministero ha inoltre dichiarato che aprirà un dialogo intenso con gli operatori economici e sociali per identificare le azioni più idonee per accelerare questo percorso, tenendo conto anche delle nuove opportunità derivanti dai recenti orientamenti del mondo finanziario e delle politiche europee in materia.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti, resta a disposizione il responsabile provinciale di categoria, Maurizio Petris, raggiungibile via telefono al numero 0444/168432, oppure via mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..