TRASPORTO PERSONE: La nuova ordinanza regionale proroga al 15 ottobre le misure di prevenzione recependo il limite dell'80% di passeggeri indicato dal Governo.
Il Presidente della Regione Veneto ha emanato un'ordinanza più restrittiva rispetto a quanto previsto dalle precedenti, accogliendo il limite dell'80% di capienza nel trasporto pubblico locale di linea a fronte dell'opzione regionale che prevedeva in precedenza il cento per cento dei passeggeri rispettando i termini di omologazione previsti, con mascherina obbligatoria a bordo e deroga al distanziamento. Sull'argomento si è tenuto un confronto tra le categorie del TPL non di linea della Confartigianato Imprese Veneto e l'assessore regionale ai trasporti De Berti.
Pur comprendendo che la permanenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili e l'esigenza di evitare uno scontro istituzionale abbiano portato alla scelta prudenziale di recepire i contenuti del Dpcm sul trasporto, Confartigianato considera la decisione della Regione Veneto una retromarcia estremamente dannosa sotto tutti i punti di vista ma soprattutto sotto il profilo economico per le imprese del settore.
Confartigianato ritiene invece apprezzabile la possibile azione del Governatore Zaia nei confronti del Governo di richiesta di deroga sul numero dei trasportati sulla base del fatto che il trasporto privato di persone può garantire la piena tracciabilità degli utenti. La categoria trova infatti contraddittorio che un gruppo di amici possa condividere lo stesso tavolo durante un pranzo, o uno stesso ambiente di lavoro, ma che debba viaggiare nei mezzi con stringenti limitazioni.
All'assessore regionale De Berti, Confartigianato, ha sottolineato che le imprese e gli addetti del settore hanno di fatto sempre seguito scrupolosamente le norme e gli adempimenti di sicurezza e non mancherebbero di farlo anche a pieno carico. E' stato inoltre ribadito che le imprese e gli imprenditori del settore e quindi taxi, ncc, bus operator sia privati che integrati nel trasporto pubblico, nonostante la grave crisi, non si sono tirati indietro quando si è trattato di investire nella sicurezza dei mezzi, degli addetti e, consequenzialmente, anche dei passeggeri nonostante il Governo sia recentemente intervenuto con una riduzione sul credito di imposta per spese in materia di costi legati alla sanificazione portando il risparmio fiscale effettivo dal 60% a poco più del 9% delle stesse.
L'auspicio è che la Regione recepisca le nostre istanze e a breve si attivi nei confronti del Governo nei termini da noi espressi in occasione dell'incontro.