InformaImpresa 02 - 2014 - page 9

InformaImpresa
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Venerdì
24
gennaio
2014
800 milioni di euro su base annua, che deve essere
colmato in altro modo.
Il mancato gettito derivante dalla riduzione degli
oneri per le imprese energivore, verrà comunque
“coperto” da tutte le altre utenze (famiglie e aziende
appartenenti al settore dell’artigianato, del commer-
cio, dei servizi) e lo si farà applicando nella bollet-
ta elettrica una nuova componente denominata “AE”,
che andrà ad aggiungersi alle altre componenti A,
UC, MCT, finora presenti.
Entrando nel merito dei numeri, tale componente
per le utenze allacciate in Bassa tensione diverse
dall’utenza domestica, è stata definita per il primo
trimestre 2014 pari a 0,469 cent€/kWh (=0,00469
€/kWh).
Per fare un esempio, un’azienda che consuma an-
nualmente 50.000 kWh (cioè che spende in bollet-
te elettriche circa annualmente 9.000/10.000 euro,
IVA esclusa) dovrà pagare nel 2014 circa 234,5 euro
in aggiunta ai già esosi oneri di sistema in vigore,
per consentire alle imprese energivore di avere un
calo degli oneri di sistema nelle loro fatture.
Proporzionalmente, l’azienda che consuma circa
100.000 kWh/anno, pagherà in aggiunta, per questa
nuova componente “AE” altri 469 euro/anno all’in-
terno degli oneri di sistema, la parrucchiera che con-
suma circa 10.000 kWh/anno verserà circa 46,9 eu-
ro l’anno in più … e così via in proporzione ai consu-
mi elettrici.
Rimanendo sull’esempio dell’azienda da 50.000
kWh di consumo annuo allacciata in Bassa tensio-
ne, e ipotizzando che i valori degli oneri di sistema
validi per il 1° trimestre 2014 saranno uguali per
tutti gli altri trimestri dello stesso anno (si evidenzia
che gli stessi, esclusa la componente AE, ammonta-
no nel 1° trim. 2014 a 6,367 cent€/kWh), si otterrà
un costo complessivo di circa 3.183,6 €, di cui l’85%
di esso relativo alla sola componente A3, quella che
finanzia il contributo ventennale verso quanti hanno
aderito ai vari conti energia per ottenere l’incentiva-
zione sull’installazione dei pannelli fotovoltaici.
Praticamente in aggiunta a questi già elevati
3.183,6 euro/annui (sulla presunta spesa annua di
9.000/10.000 euro), si sommeranno altri 234,5 eu-
ro per poter permettere di calare gli oneri di siste-
ma verso le aziende energivore. L’azienda da 50.000
kWh/anno verserà per la Cassa Conguaglio per il
Settore Elettrico circa 3.418,1 euro in un anno; pro-
porzionalmente l’azienda da 100.000 kWh/anno in
Bassa tensione sborserà circa 6.836,2 euro l’anno.
Da una parte si agevolano le aziende maggiormente
strutturate, ma dall’altra si appesantisce la spesa al-
le aziende non energivore. E’ evidentemente un cri-
terio che lascia fortemente perplessi, anzi a giudi-
zio della Confartigianato è assolutamente sbagliato
e ingiusto, in quanto la pressione impositiva verso
le aziende artigiane assume proporzioni sempre più
rilevanti.
Nella sola provincia di Vicenza se ipotizziamo che
il consumo medio aziendale possa essere in via del
tutto approssimativo, per le piccole imprese artigia-
ne, pari a 40.000 kWh/anno, per circa 27.000 azien-
de, vorrebbe dire che il consumo energetico dell’ar-
tigianato nella nostra provincia potrebbe essere pa-
ri a 1.080.000.000 kWh/anno. Applicando la nuova
componente AE, vorrebbe dire che le aziende dell’ar-
tigianato vicentino, avranno un aumento annuale
complessivo dei costi energetici di circa 5.065.200
euro, che contribuiranno alla riduzione degli oneri di
sistema delle imprese energivore.
Ancora una volta la piccola impresa, come pure le
famiglie, pagano una tassa occulta, per favorire l’ero-
gazione di agevolazione di altri soggetti, ed in que-
sto caso, i forti consumatori di energia elettrica.
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SICUREZZA
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Imprese della panificazione: continua
anche nel 2014 l’attività ispettiva in
materia di sicurezza e salute sul lavoro da
parte dello Spisal di Vicenza.
Lo Spisal di Vicenza dopo aver predisposto, nel 2013,
un manuale per la sicurezza e salute sul lavoro, ha av-
viato visite ispettive nelle imprese della panificazione.
Le ispezioni continueranno anche nel 2014.
Nel 2013 lo Spisal n. 6 di Vicenza, ha avviato verifi-
che ispettive in materia di sicurezza e salute sul la-
voro, presso le imprese della panificazione. Sono più
di 100 le imprese interessate e prevalentemente d
tipo artigianale, che possono presentare fattori di ri-
schio legati alle strutture edilizie, alle attrezzature,
macchine impianti e ai prodotti utilizzati. L’iniziativa
continua anche nel 2014.
Al fine di permettere alle imprese della panifica-
zione di verificare al meglio la propria situazione in
materia di sicurezza e salute sul lavoro, lo Spisal ha
predisposto uno specifico manuale (allegato on li-
ne).
I datori di lavoro potranno utilizzare il manuale per
identificare l’esistenza in azienda dei requisiti di sa-
lute e sicurezza che saranno oggetto di verifica da
parte degli Operatori SPISAL in occasione degli in-
terventi ispettivi programmati nel comparto.
Il documento è composto dalle seguenti sezioni:
- l’impianto organizzativo e gestionale della salute
e sicurezza del lavoro
- la sicurezza dei lavoratori
- la salute dei lavoratori
Nell’ultima pagina sono riportati i documenti di cui
deve essere in possesso l’azienda in relazione ai ri-
schi presenti e valutati.
Le aziende che necessitano di assistenza per verifi-
care la propria posizione e per la predisposizione di
quanto previsto dalla normativa in materia di sicu-
rezza e salute sul lavoro possono contattare il setto-
re sicurezza della Confartigianato di Vicenza.
Per approfondimenti consultare il file:
-
Download Manuale panificatori - Spisal Vicenza.pdf
alla notizia 1270 su
SICUREZZA
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Lavorazione carni, salumi e insaccati:
lo Spisal di Vicenza ha predisposto un
manuale sulla sicurezza e salute sul lavoro
e avvia le visite ispettive.
Dal mese di gennaio 2014, lo Spisal di Vicenza comin-
cerà le ispezioni presso un centinaio di imprese che ef-
fettuano la lavorazione della carne. Fra queste i pro-
duttori di salumi, insaccati e macellerie al dettaglio o
1,2,3,4,5,6,7,8 10,11,12,13,14,15,16
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