AMBIENTE
93 Responsabilità delle aziende: le procedure
semplificate per lePiccoleMedie Imprese.
Con decreto del Ministero del Lavoro sono state adottate-
le procedure semplificate che riguardano in particolare la
parte operativamentre forniscono solo alcune indicazioni
di carattere generale riguardo alle altre parti.
Il decreto legislativo 231/2001 intitolato “Disciplina
della responsabilità amministrativa delle persone giu-
ridiche, società e delle associazioni anche prive di per-
sonalità giuridica “ ha introdotto la responsabilità de-
gli enti/impreseper alcune tipologiedi reati commessi
nel loro “interesse o vantaggio” da soggetti apparte-
nenti alla strutturaaziendaleo comunque cheoperano
nell’ambitodella struttura stessa.
Anche le imprese, pertanto, possono “commettere“ re-
ati. Si tratta di una responsabilità che comporta l’ap-
plicazione di sanzioni pecuniarie e interdittive e che si
aggiunge a quella “personale”dell’autore del reato.
Tra i reati di cui l’aziendapuòesserechiamataa rispon-
dere rientrano anche il reato di omicidio colposo e di
lesioni gravi o gravissime commesse con violazione
dellenorme sulla tutela della salute e sicurezza sul la-
voro (art. 25 septies del d.lgs. 231/2001).
L’impresa può difendersi tramite la predisposizione di
modelli organizzativimirati.
Il decreto legislativo n. 231/2001 non ha previsto un
modello organizzativo (di seguito, MOG) differenziato
per le piccolemedie imprese (PMI).
Appare però logico che, nell’elaborazione del modello,
si debba tener conto della dimensione e del tipo di at-
tività svolta dall’impresa (in tal senso, l’art. 7, comma3
del d.lgs. 231/2001).
Pertanto, il differente ambitomerceologico in cui ope-
ra l’azienda e la soglia dimensionale sono fattori de-
terminanti per la compilazione del MOG. Il fatto che
un’impresa opera in un settore piuttosto che in un al-
tro aumenterà le probabilità di un certo tipo di reato
(un’impresa edile, sarà più esposta al rischio di reati in
materia di sicurezza sul lavoro, un’impresa di trasporto
e smaltimento di rifiuti ai reati inmateria ambientale).
Per quanto riguarda le soglie dimensionali, in una pic-
colaazienda la strutturaorganizzativaapparepiù sem-
plice emeno complesse le stesse procedure operative
e decisionali.
Come individuare
lanozionedi PMI?
E’ possibile ricorrere allaRaccomandazione della Com-
missione Europea n. 361/2003 cui ha dato attuazio-
ne il decreto del Ministero delleAttività Produttive del
18/04/2005.
S’intendono:
MEDIE IMPRESE
: quelle conmeno di 250 occupati e il
cui fatturato non sia superiore a 50 milioni di euro o
il cui totale di bilancio annuo non sia superiore a 43
milioni di euro.
PICCOLE IMPRESE
: quelle conmenodi 50occupati e il
cui fatturatoo totaledi bilancioannuonon sia superio-
re a10milioni di euro.
MICRO IMPRESE
: quelle con meno di 10 occupati e il
cui fatturatoo totaledi bilancioannuonon sia superio-
re a2milioni di euro.
Nell’otticadiunasemplificazioneavantaggiodellePMI,
con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali del 13/02/2014, sono state adottate
le Proce-
dure semplificate per l’adozione e l’efficace attuazione
deimodelli di organizzazioneegestionedella salutee
sicurezzasul lavoronellePMI
approvatedallaCommis-
sione Consultiva permanente per la salute e sicurezza
sul lavoronella seduta del 27novembre2013.
Taledocumentoha lo scopodi fornireallePMI, chede-
cidano di adottare
unmodello di organizzazione e ge-
stione della salute e sicurezza
, indicazioni organizza-
tive semplificate, di natura operativa, per prevenire le
conseguenze dei reati previsti dall’art. 25-septies del
d.lgs. 231/2001 (Omicidio colposo o lesioni gravi o
gravissime commesse conviolazionedellenorme sulla
tutela della salute e sicurezza sul lavoro).
Dal momento che, come ripetuto più volte dalla Giu-
risprudenza, il modello organizzativo non è un docu-
mento universalmente valido ma tarato sulla singola
azienda e deve essere predisposto tenendo conto del-
la specifica realtà aziendale, spetterà alle PMI modifi-
care e integrare la modulistica, a seconda della com-
plessità tecnicoorganizzativadella strutturaaziendale,
dell’esposizione al rischio-reato e dell’esistenza ome-
nodi un sistema di controllo interno.
LeProcedure semplificateprevedonouna seriedi sche-
de (dalla scheda di Analisi Iniziale, alla scheda di ma-
nutenzionemacchine, alla scheda di consegna dei DPI,
all’elenco della normativa applicabile, etc.) volte a fa-
cilitare la compilazione della documentazione tecnica
richiesta da unMOG idoneo.
Si deve peraltro tener presente che le indicazioni del
decreto ministeriale riguardano in particolar modo la
parte operativa mentre si limita a fornire solo alcune
indicazioni di carattere generale riguardo alle altre
parti, quali il Sistema disciplinare e l’Organismo di Vi-
gilanza, che sono ritenute essenziali per la predisposi-
zione di unMOG veramente efficace.
Per il testodel decretoministeriale:
/
Documents/Decreto%20_13febbraio.pdf
Per il documento:
/
Documents/DOCUMENTO.pdf
Per lamodulistica:
/
Documents/MODULISTICA.doc
Informazioni possono essere richieste alla Confarti-
gianato di Vicenza (Dott.ssa Alessandra Cargiolli - tel.
0444168357).
AMBIENTE
94 Sistri: per chi non è più soggetto ad aderire
non è prevista alcuna scadenza per la
riconsegna dei dispositivi usb.
Confartigianato stanegoziandounamodalità sempliceper
restituire i dispositivi usb o per evitarne la riconsegna.
Inquestoperiododiversi soggetti hanno inviato comu-
nicazioni alle imprese non più soggette al Sistri, per
evidenziare l’obbligo della restituzione del dispositivo
usbentro il30/06/2014.Molte impreseassociateaCon-
fartigianatoVicenza si sono rivolte al settore ambiente
per avere indicazioni al riguardo. Si evidenzia che non
sussistealcunobbligodi restituzionedeldispositivousb
del Sistri entro il 30/06/2014, per le imprese che non
sonopiùsoggetteall’adesioneal sistemadi tracciabilità
dei rifiuti.
Nel contempo si informa che Confartigianato Imprese
ha sottoposto una proposta al Ministero dell’Ambiente
perattivareunaprocedurasemplificataper laconsegna
dei dispositivi in questione. Ci risulta che il Ministero
dell’Ambiente stia predisponendo una procedura (che
non ha nulla a che vedere con il 30/06/2014) che do-
vrebbe semplificare la riconsegna dei dispostivi USB.
Confartigianato Vicenza non condivide l’informazione
datadadiversi soggetti, chehannocreatouna relazione
fra la riconsegnadei dispositivi usbe il versamentodel
contributo Sistri annuale, da fare entro il 30/06/2014
(ma non sanzionato per l’eventuale ritardo, fino al
31/12/2014) e per tale motivo ha segnalato questa
situazionealMinisterodell’ambientecheprobabilmente
pubblicherà un comunicato chiarificatore.
Coloro che vogliono comunque cancellare la propria
iscrizionedal Sistri potranno farloutilizzando il proprio
2
InformaImpresa
Venerdì
11
luglio
2014